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Sep 19, 2017

 

 

Aung San Suu Kyi: nessuna pulizia etnica dei rohingya

di Gabriele Battaglia

 

Aung San Suu Kyi: nessuna pulizia etnica dei rohingya

 

Per la prima volta dall’inizio della crisi nello stato Rakhine, la leader de facto di Myanmar, Aung San Suu Kyi, ha parlato di quella che le Nazioni Unite hanno definito “pulizia etnica” dei rohingya dicendo che il suo governo deve ancora capire cosa stia succedendo e condannando “tutte le violenze”. Senza nominare mai per nome la minoranza musulmana se non riferendsi all’Arakan Rohingya Salvation Army, l’organizzazione accusata di aver provocato la repressione dell’esercito, Aung San Suu Kyi si è detta “dispiaciuta” per i musulmani che hanno lasciato il Paese?—?a oggi, circa 400mila profughi che cercano salvezza in Bangladesh?—?aggiungendo che la maggioranza comunque non è fuggita, il che lascia intendere che la situazione non sia poi così grave. Ha inoltre sottolineato che i militari in azione nell’area sono istruiti a esercitare moderazione. I rohingya non sono riconosciuti come minoranza etnica dal governo birmano.