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Mercoledì 22 marzo 2017

 

R.d.congo: almeno otto fosse comuni scoperte a Tshimbulu, nel kasai centrale

 

Nella regione del Kasai Centrale, in Repubblica democratica del Congo, reporter delle agenzie Radio France Internacional (RFI) e Reuters hanno documentato l'esistenza di almeno otto fosse comuni intorno a Mfuamba e Tshimbulu, capitale del territorio di Dibaya, paese che è stato a lungo epicentro della rivolta popolare guidata dal capo tribù, Kamuina Nsapu. Tre delle fosse comuni erano già state segnalate al governo di Kinshasa dalla missione Onu nel paese (Monusco).

Non si conosce il numero dei corpi sepolti in quello che la gente del posto definisce “il cimitero scavato dai militari” a pochi chilometri dalla strada principale di Tshimbulu. Testimoni raccontano di una fossa di dieci metri per cinque, poco coperta, con corpi di uomini, donne e persino bambini. Le fosse, dicono, sono tredici e la quattordicesima è ancora aperta. Una tomba troppo grande per contenere un solo corpo. Ma le fosse comuni potrebbero essere ancora di più.

Alcune sepolture - cinque tombe sulla strada per Kanang - sono state scoperte dai contadini nei giorni seguenti il 3 gennaio, quando vi fu un’incursione di un gruppo di miliziani Kamuina Nsapu. Un mese dopo, tra il 9 e il 13 febbraio, la gente del posto ha scoperto, sulla stessa strada, due nuove fosse nel luogo in cui si era fermato di notte un camion con uomini dell’esercito. In quei giorni le Nazioni Unite denunciavano la sospetta uccisione di almeno 84 miliziani a Tshimbulu, da parte delle forze di sicurezza.

La Monusco ha dichiarato d’aver trasmesso al governo informazioni su un totale di dieci fosse comuni, tre a Tshimbulu e sette a Nkoto, ma continua a documentare l’esistenza di altri siti e non solo nella provincia di Kasai Centrale, ma anche in altro quattro province.

Le ricerche sono iniziate a gennaio, dopo la pubblicazione di un primo video amatoriale, diffuso sui social network, che documentava le uccisioni a sangue freddo da parte di militari, di un gruppo di civili disarmati, tra cui anche donne. La giustizia militare congolese ha poi scoperto due fosse comuni nel Kasai Orientale e arrestato sette soldati, accusati di crimini contro l'umanità. RFI sostiene che altri tre video simili stiano circolando sui social networks, diffusi da agosto 2016 a gennaio 2017.

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto una commissione d'inchiesta internazionale.

Domenica 19 marzo il governo congolese ha firmato a Kananga un accordo di pace con la famiglia del defunto Kamuina Nsapu – la cui uccisione da parte dell’esercito congolese ha scatenato le violenze - nella speranza che la ribellione, che dura ormai da nove mesi, finisca. (Afrique Presse / VoA)

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