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March 01, 2016
Fermate il massacro a Sur!
di Figen Yüksekda? e Selahattin Demirta?
Co-Presidenti del Partito Democratico dei Popoli
Nel corso di 58 diversi coprifuoco imposti in diverse zone dei 21 distretti delle 7 province curde, fino ad ora hanno perso la vita 290 cittadini. Il coprifuoco e il blocco nel distretto di Sur di Diyarbakir, dichiarato dal governatorato di Diyarbak?r senza alcuna base legale e costituzionale il 2 dicembre 2015, entra ora nel 91° giorno. Ventiquattro cittadini hanno perso la vita durante questo coprifuoco. Il numero di perdite include solo coloro che è stato possibile identificare.
Per secoli il distretto di Sur è stato il cuore culturale, sociale, economico e storico di Diyarbak?r. Il coprifuoco imposto nel distretto costituisce un blocco militare ed è una chiara violazione dei diritti e delle libertà fondamentali e di responsabilità dello Stato stabilite nella Costituzione, quali il diritto alla vita, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione e il diritto a spostarsi. La vita economica, sociale culturale a Sur si è fermata, senza elettricità e acqua nelle case e senza servizi di base come farmacie o forni nelle strade. In queste gravi circostanze – e sotto gli occhi di tutto il mondo – bambini, donne e persone anziane stanno perdendo la vita uno ad uno. Persino luoghi pubblici emblematici e sacri, considerati patrimonio culturale e religioso comune dell’umanità sono ridotti in rovine durante il coprifuoco messo in atto congiuntamente da militari, polizia e forze paramilitari. Carri armati e artiglieria pesante hanno danneggiato le mura di Diyarbakir che figurano ufficialmente come sito che fa parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO. La moschea di Kur?unlu vecchia di cinque secoli, la moschea storica di Has?rl?, la chiesa di Santa Maria di 1700 anni, la chiesta storica di Surp Giragos e chiese protestanti, sono tra i luoghi storici che sono stati distrutti e resi inagibili dall’applicazione del coprifuoco.
Centosettantotto copri sono stati fino ad ora raccolti dalle “cantine della ferocia” nel distretto di Cizre di Sirnak. I familiari ai quali è stato chiesto di identificare i morti riferiscono che i corpi sono stati bruciati fino a renderli irriconoscibili. Inoltre i corpi sono stati intenzionalmente trasportati in varie città della Turchia per le autopsie, aggravando le sofferenze dei familiari. Non abbiamo altra scelta che prevenire che si verifichi un’altra atrocità del genere a Sur. Il coprifuoco a Sur deve essere immediatamente rimosso. Questo è l’unico modo per prevenire il ripetersi del massacro di Cizre che, in tutta la sua crudeltà, si è verificato davanti agli occhi indifferenti del mondo. Il blocco militare deve essere rimosso perché le persone la cui vita è in pericolo possano essere evacuate in sicurezza. Tutto questo sta succedendo a Sur in questo momento e tutto ciò che succederà nei prossimi giorni è una questione di umanità e di dignità umana. L’opinione pubblica internazionale e gli attori politici sono necessariamente coinvolti nella sostenibilità e nella stabilità delle Turchia e della regione. A fronte dei recenti eventi che si stanno verificando in Turchia è diventata una necessità urgente prendere una posizione chiara in linea con la libertà, la pace e la democrazia. Facciamo appello a tutte le Istituzioni democratiche nazionali e internazionali perché reagiscano con fermezza contro l’attuale crisi politica e umanitaria a Sur e agiscano in solidarietà con la popolazione di Sur.