Fonte: New Eastern Outlook http://www.mintpressnews.com January 15, 2016 http://www.comedonchisciotte.org/ 19 gennaio 2016
Al tavolo del caos dei rifugiati siriani, Soros gioca da solo di F. William Engdahl traduzione di Bosque Primario
George Soros - quello che vive speculando sui fondi - si è autodefinito filantropo, e le sue fondazioni esentasse sono un ingranaggio della macchina della guerra preventiva
Da quando, nel 1913, consigliarono a John D. Rockefeller di proteggere il suo patrimonio dalle tasse del governo, creando una fondazione filantropica che godeva di esenzioni fiscali, le fondazioni sono state utilizzate dagli oligarchi americani per mascherare tutte le loro azioni più sporche, sotto il cappello del "fare del bene per l'umanità" conosciuto come "filantropia", una cosa fatta da chi ama l'umanità.
Non è da meno George Soros, che probabilmente ha più fondazioni esenti da tasse di chiunque altro in giro per il mondo. Le sue fondazioni Open Society hanno sedi in qualsiasi paese in cui Washington voglia mettere un 'proprio uomo', o almeno dove voglia estromettere qualcuno che non sa leggere la sua musica. Queste fondazioni giocarono un ruolo chiave nei cambi di regime avvenuti dopo il 1989 nella ex Unione Sovietica e in tutta l' Europa orientale; adesso hanno spostato la loro attenzione sulla propaganda al servizio della guerra con cui USA e UK vogliono distruggere la stabilità della Siria, come fecero in Libia tre anni fa, creando l'attuale crisi dei rifugiati che sta travolgendo la UE.
Dovremmo dare uno sguardo più da vicino all'attuale crisi dei rifugiati siriani per tutto il caos ed il disordine che sta provocando specialmente in Germania, il punto di arrivo preferito per la maggior parte dei richiedenti asilo oggi. George Soros, oggi americano naturalizzato, ha appena scritto una proposta in sei punti che spiega alla Unione Europea cosa deve fare per gestire la situazione. Vale la pena di entrare nei dettagli. Inizia affermando "La UE ha bisogno di un piano globale per rispondere alla crisi, un piano che sia capace di riaffermare una governance efficace sui flussi dei richiedenti asilo, in modo che tutto si svolga in modo sicuro, ordinato ..." - poi dice che - "Per prima cosa, la UE deve accettare almeno un milione di richiedenti asilo ogni anno per il prossimo futuro.”
Soros non dice da dove ha tirato fuori quel numero, né parla del ruolo che svolgono le sue ONG - quelle che finanzia in Siria e altrove - per produrre finta propaganda che serve a promuovere una lobby di simpatia intorno alla "No Fly Zone" voluta da USA e UK in Siria, come già avevano voluto per distruggere la Libia. Lo speculatore americano di hedge fund poi aggiunge, tra i suoi punti da attuare, una serie di proposte che servirebbero a consolidare un apparato statale sovranazionale della UE, che de facto metterebbe i paesi sotto il controllo di burocrati senza volto, non eletti e scelti dalla Commissione Europea. Le proposte di Soros prevedono la creazione di una quantità di obbligazioni per i profughi, che emetterebbe la UE. Dice: "L'UE dovrebbe fornire 15.000 € (16.800 US$) per ogni richiedente asilo, per ciascuno dei primi due anni per contribuire all'alloggio, all'assistenza sanitaria, e alle spese di istruzione - questo renderebbe agli Stati membri più gradevole accettare i rifugiati. Lui stesso potrebbe trovare i soldi emettendo obbligazioni a lungo termine usando la sua ampia capacità di prestito AAA, largamente sottoutilizzata.
Questo affare arriva fino a 30 miliardi di euro in un momento in cui la maggior parte degli Stati membri della UE sta lottando per far fronte a crisi economiche interne. Soros è sempre generoso con i soldi degli altri. L'aver fatto menzione del rating delle obbligazioni come AAA, si riferisce al rating del soggetto giuridico chiamato "Unione Europea". Soros ha manovrato per anni affinché Bruxelles riuscisse ad avere un potere finanziario indipendente e centralizzato che raccogliesse in sé le ultime vestigia delle sovranità finanziarie nazionali, lontano da Berlino, Parigi, Roma e dagli altri paesi della UE, come parte di un piano per distruggere i resti dei confini nazionali e dei princìpi dello stato-nazione, quelli che furono stabiliti con la pace di Westfalia nel 1648, alla fine della guerra dei Trent'anni. Ma George Soros ha ancora delle altre idee su come si possono spendere gli euro delle tasse dei cittadini europei. Infatti invita la UE a prendere un altro impegno annuale con i "paesi in prima linea" (Turchia, Libano, Giordania) per almeno altri € 8-10 miliardi all'anno. Poi, insidiosamente, dichiara: "Si devono trovare dei canali sicuri per i richiedenti asilo, che devono partire dalla Grecia e dall'Italia fino ai paesi di destinazione. Questo è molto urgente per calmare il panico.”
I Paesi di destinazione Il suo modo di usare il termine "paesi di destinazione” è molto interessante. Oggi, con un margine enorme questo termine indica la Repubblica Federale Tedesca, la strategia di Soros è ovviamente colpire, in particolare, la Germania con una marea di rifugiati. Si è venuto a sapere che molti dei rifugiati o dei richiedenti asilo che stanno inondando la UE dall'estate del 2015 sono arrivati dopo aver letto su Twitter o Facebook che soprattutto la Germania è un paradiso per i rifugiati che vengono accolti amorevolmente, a braccia-aperte, per soddisfare tutte le loro esigenze. Ma come si è venuto a sapere che la Germania era il "posto" per tutti quelli che scappano dalla Siria e dalle altre zone di conflitto? Vladimir Shellac - dell'Accademia Russa delle Scienze - ha sviluppato un Internet Content-Analysis System per Twitter (Scai4Twi) dopo aver svolto uno studio su oltre 19.000 tweet originali dei rifugiati (senza contare i retweet). Questo studio ha dimostrato che la maggior parte dei tweets indicano la Germania come il paese più accogliente per i rifugiati in Europa. Lo studio di Shalak ha scoperto che il 93% di tutti i tweet sulla Germania conteneva riferimenti positivi all'ospitalità dei tedeschi e alla sua politica per i rifugiati. Alcuni esempi di Tweets:
Adesso però arriva la vera martellata. La stragrande maggioranza di questi tweet “Germany welcomes refugee” non arriva dalla Germania, ma dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, i due paesi che sono nella merda fino al collo per gli atti di sangue dell' ISIS e di Al Qaeda e di innumerevoli altre bande terroristiche che hanno insanguinato la Siria negli ultimi quattro anni. Shalak ha analizzato 5704 tweet originali che contenevano l'hashtag #RefugeesWelcome e il nome del paese che dava il benvenuto. Ha visto che l'80% di tutti i Tweet dicevano che la Germania era il paese più accogliente in Europa. Il secondo paese più accogliente era l'Austria con il 12%. Comunque, lo studio ha anche rilevato che quei tweet con "La Germania vi dà il benvenuto" non avevano origine dall'interno della Germania. Oltre il 40% di tutti i tweet avevano origine negli USA, in UK o in Australia. Solo il 6.4% aveva origine in Germania.
George Soros è anche il Daddy Warbucks che finanzia i nuovi think-tank europei che hanno il nome di European Council on Foreign Relations (ECFR). Sul sito Web dell' ECFR c'è un editoriale intitolato "Se l'Europa vuole che la gente smetta di annegare bisogna farli volare". Il Think-Tank di Soros afferma che la ragione principale per cui gli immigrati scelgono di arrivare con i barconi è dovuto alla direttiva UE 51/2001 / CE "Se l'Europa vuole che la gente smetta di affogare deve farla arrivare con gli aerei.": Nella direttiva UE, approvata nel 2001, in parole povere, si afferma che le compagnie aeree o le linee marittime sono responsabili di verificare che i cittadini stranieri che desiderano recarsi nella Unione Europea abbiano documenti di viaggio validi per la loro destinazione. Se tali viaggiatori arrivano nella UE e sono respinti, le compagnie aeree hanno l'obbligo di pagare tutte le spese di rientro a casa. In altre parole, "Apri bene le porte del cielo, o mio Signore". ( N.d.T.: questa direttiva ribadisce regole già esistenti e non introduce nessuna innovazione)
Le ONG di Soros suonano tamburi di guerra in Siria Il cinismo di Soros che chiama i contribuenti europei a riempire il piatto e ad accettare che milioni di nuovi rifugiati, possano volare in Europa, senza i documenti necessari, mostra ancora più chiaramente quello che stanno facendo la rete delle ONG finanziate da Soros, che agiscono in Siria e che stanno cercando consensi di pubblico per far approvare una "No Fly Zone" sulla Siria, come fu fatto contro l'Iraq nel 1991 e contro la Libia nel 2012 per bombardare quei paesi sino a farli tornare all'età della pietra. Uno dei principali sostenitori online per la "No Fly Zone" USA-UK sulla Siria - quella che l'intervento russo dopo il 30 settembre ha di fatto bloccato - è una organizzazione conosciuta come Avaaz. Avaaz ebbe un sostegno finanziario iniziale dalla fondazione di Soros nel 2007 per promuovere politiche chiave compatibili con il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Avaaz indica la 'Open Society Foundation' come suo partner fondamentale ed ha svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la No Fly Zone in Libia nel 2011, quella che ha fatto cominciare un regime di terrore e di caos in una nazione africana che, fino a quel momento, era stata prospera e stabile. Avaaz sta spingendo ora perché lo stesso trattamento sia riservato anche alla Siria.
Un’altra ONG, finanziata da Soros e attiva nel demonizzare il governo di Assad come causa di tutte le atrocità che accadono in Siria ed attiva anche nel costruire un pubblico consenso alla guerra in Siria da parte di USA e Unione Europea è Amnesty International. Suzanne Nossel, che è stata fino al 2013 Direttore esecutivo di Amnesty International USA, era arrivata dal Dipartimento di Stato USA, dove era stata Vice Assistente Segretario di Stato, non esattamente un ente "imparziale" verso la Siria. Come pure, Human Rights Watch, anche finanziato da Soros, che ha svolto un ruolo importante nel raccontare il falso dichiarando che bombardamenti sui civili, fatti da ISIS e da Al Qaeda, erano stati opera del regime di Assad, in modo da creare consenso intorno ad un’azione militare di USA e EU contro la Siria.
Le guerre in Medio Oriente e le altre guerre di oggi, tra cui quella in Ucraina, sono il prodotto della dottrina di politica estera stabilita nel 1992 dall'allora Vicesegretario alla Difesa Paul Wolfowitz: l'infame dottrina Wolfowitz che giustifica la guerra "preventiva", senza nessun vincolo né supervisione da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, contro qualsiasi nazione o gruppo di nazioni che minaccino gli USA come "unica superpotenza".
George Soros - quello che vive speculando sui fondi - si è autodefinito filantropo, e le sue fondazioni esentasse, sono un ingranaggio di quella macchina della guerra preventiva. Ora Soros dà lezioni ai paesi dell'Unione Europea, soprattutto alla Germania, sul modo in cui devono ricevere la ricaduta umana causata dalle guerre che hanno creato lui e i suoi compari del Dipartimento di Stato USA. Questa è la vera Chutzpah, o forse è solo vera arroganza.
F. William Engdahl è consulente di rischio strategico e docente, si è laureato in Scienze Politiche all'Università di Princeton ed è autore di best-seller su petrolio e geopolitica, in esclusiva per la rivista on-line “New Eastern Outlook”.
Link:http://www.mintpressnews.com/212798-2/212798/ 15.01.2016
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