DEBKAfile Exclusive Report

February 10, 2016

 

Nel nuovo esodo siriano, circa 50.000 rifugiati sono diretti ai confini giordani e israeliani

 

La crisi dei rifugiati della Siria nel nord, si ripete ormai anche nel sud, con decine di migliaia di donne indigenti, bambini e anziani in fuga dalle loro case, questa volta non dall’assediata Aleppo al confine turco, ma dalla regione meridionale di Daraa verso i confini giordani e israeliani. A differenza dell’ampia copertura della crisi dei rifugiati sul confine siriano-turco, l'esodo dei profughi dal sud ha ricevuto scarsa attenzione dai media, anche dai corrispondenti israeliani.

 

Con l'intensificarsi degli attacchi nel sud della Siria, circa 50.000 rifugiati stanno ora riversandosi verso la Giordania e altri 20.000 seguono verso il confine di Israele a Quneitra, nel Golan. Fonti militari riferiscono che, dal momento che il tempo è migliorato, e con esso sono ripresi gli attacchi aerei russi contro i ribelli che tengono la parte settentrionale di Daraa, decine di migliaia di civili sono in movimento da sud. Circa 15- 20.000 hanno raggiunto il confine giordano, e più di 30.000 stanno preparandosi verso quella meta; mentre altri 20.000 rifugiati potrebbero dirigersi verso la città di Quneitra nel Golan, al confine con Israele. La Giordania ha già accolto 650.000 rifugiati siriani negli esodi dei cinque anni precedenti della guerra in Siria.

 

Un disperato SOS apparso sui social media Mercoledì 10 febbraio, in cui il Consiglio Provinciale di Daraa, controllato dai ribelli, ha avvertito che decine di migliaia di civili erano in fuga dagli attacchi aerei russi e dalle bombe a botte lanciate da aerei da guerra ed elicotteri dell’aviazione siriana. Non c'era modo di portare acqua, cibo o medicine ai rifugiati in fuga. Fonti militari che monitorizzano la situazione, riferiscono che l'esodo è iniziato negli ultimi giorni dopo la caduta di Alaman, 3 km a nord di Daraa, a causa delle forze siriane e Hezbollah. Essi hanno poi interrotto tratti della Highway 5 da Daraa a Damasco. I ribelli si sono ritrovati con una sola via di fuga residua, la strada per il confine giordano, ma anche questa è sotto il fuoco pesante, che costringe i rifugiati a fare un giro attraverso un terreno accidentato.

 

Come ad Aleppo, il distretto Derna è detenuto da centinaia di milizie ribelli assortite, che vanno dal Free Syrian Army sostenuto dagli Stati Uniti ai gruppi che hanno giurato fedeltà all’ISIS. Secondo le nostre fonti di intelligence, è spesso difficile determinare quali gruppi stanno prendendo ordini da chi.

La Giordania ha seguito la politica turca verso le decine di migliaia di profughi ammassandoli sul suo confine, con un singolo passaggio in funzione a Ramtha, dove però i rifugiati non sono autorizzati a passare. Il governo israeliano non ha ancora rilasciato le dichiarazioni politiche per quanto riguarda i rifugiati siriani in direzione del Golan.

 

DEBKAfile Exclusive Report

February 10, 2016

 

In new Syrian exodus, some 50,000 refugees head to Jordanian, Israeli borders

 

Syria’s refugee crisis in the north is now repeating itself in the south, with tens of thousands of destitute women, children and elderly people fleeing their homes – not this time from beleaguered Aleppo to the Turkish border, but from the southern region of Daraa towards the Jordanian and Israeli borders.

Unlike the broad coverage of the refugee crisis on the Syrian-Turkish border, the refugee exodus from the south has received scant media attention – even from Israeli correspondents.

With the intensification of attacks in southern Syria, about 50,000 refugees are now streaming toward Jordan and another 20,000 making tracks from Israel’s Golan border at Quneitra. 

DEBKAfile’s military sources report that, since the weather has cleared and Russian air strikes resumed against the rebels holding the northern part of Daraa, tens of thousands of civilians are on the move from the South. About 15,000 to 20,000 have reached the Jordanian border, and more than 30,000 are believed heading that way; while another 20,000 refugees may be making for the Golan town of Quneitra on the Israeli border.

Jordan has taken in 650,000 Syrian refugees in previous exoduses from the five-year old war.

A desperate SOS appeared on social media Wednesday, Feb. 10, in which the rebel-controlled Daraa Provincial Council warned that tens of thousands of civilians were in flight from Russian air strikes and the barrel bombs dropped by the Syrian warplanes and helicopters.

There was no way to bring water, food or medicines to the fleeing refugees.

Military sources monitoring the situation report that the exodus was first touched off by the fall of Alaman, 3 km north of Daraa in the last few days to Syrian and Hizballah forces. They next cut off parts of Highway 5 from Daraa to Damascus. The rebels were left with only one remaining escape route, the road to the Jordanian border, but that too is under heavy fire, forcing the refugees to go round through rough country.

As in Aleppo, the Darnah district is held by hundreds of assorted rebel militias, ranging from the US-backed Free Syrian Army to groups which have sworn allegiance to ISIS. According to our intelligence sources, it is often hard to determine which groups are taking orders from whom.

Jordan has followed the Turkish policy towards the tens of thousands of refugees massing on its border  A single crossing is operating at Ramtha, but refugees are not allowed to pass through.

The Israeli government has not yet issued any statements of policy with regard to the Syrian refugees heading for the Golan.

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