Fonti: Al Manar

Telesur

http://www.controinformazione.info/

Dic 12, 2016

 

Mentre i media occidentali abbaiano la loro rabbia, la Russia salva i civili in Siria e liquida i terroristi appoggiati da USA e Sauditi

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

Il Ministero russo della Difesa (Mindef) ha annunciato oggi il riscatto di oltre 100.000 persone, inclusi 40.484 bambini, che sono fuggite dalle zone controllate dai gruppi armati che si erano trincerati nei quartieri est di Aleppo e che trattenevano in ostaggio la popolazione civile .

Questa liberazione si aggiunge agli altri 90 mila abitanti di una cinquantina di quartieri liberati questa settimana dalle truppe siriane con l’appoggio del “Centro russo di Riconciliazione” tra le parti che si sono affrontate nel conflitto che ha devastato lo stato arabo.

 

Fino a questo momento, 2215  miliziani delle formazioni armate violente hanno deposto le armi, di questi 2137 sono stati amnistiati, secondo le disposizioni del presidente siriano, Bashar al Assad, come indicato un comunicato del menzionato organismo russo.

Inoltre gli sminatori russi del Centro internazionale di Sminamento russo hanno ripulito e messo in sicurezza 24 etteri di terreno, inclusi 162 edifici residenziali ad Aleppo e 11 kilomentri di strada, mentre hanno distrutto e disattivato 1340 artefatti esplosivi.

Le fonti militari hanno comunicato inoltre, questo Lunedì,  che ormai oltre il 94% della città di Aleppo si trova sotto controllo delle forze siriane e resistono soltanto alcune sacche isolate di terroristi, trincerati in alcuni palazzi delle  zone  dell’Est della città, che rifiutano di arrendersi e deporre le armi. Questione ormai solo di 48 ore massimo per  la bonifica totale anche di queste ultime  sacche.

La fonte militare ha segnalato anche che attualmente le truppe siriane, con l’appoggio della Forza Aereospaziale Russa, hanno respinto una offensiva lanciata da gruppi armati, in particolare il movimento dello Stato Islamico, nella storica città di Palmira.

Nel corso dell’operazione in cui, secondo le fonti militari, sono stati utilizzati bombardieri strategici e missili da crociera Kalibir, sono stati effettuati 64 attacchi aerei contro le concentrazioni, contro colonne di mezzi e posizioni isolate dei terroristi.

Come risultato sono stati distrutti 11 Carri armati e blindati BMP, 31 fuoristrada artigliati e sono stati annichiliti 300 membri delle bande armate, sottolinea il comunicato del Mindef.

 

Mentre i Governi ed i media europei fanno propaganda, falsificano le informazioni per diffamare le forze siriane e russe, risulta che le truppe dell’Esercito siriano stanno strenuamente difendendo quello che è stato definito un “patrimonio dell’umanità” a prezzo del proprio sangue, Palmira e lo storico anfiteatro romano, dall’attacco dei barbari, i miliziani jihadisti di fatto sostenuti da USA, alleati occidentali e Arabia Saudita.

 

Miliziani si arrendono all’Esercitro siriano ad Aleppo

Da parte sua, il portavoce del Ministero della difesa russo, il maggiore -generale Igor Konashenkov, ha richiamato ad adempiere le loro promesse coloro che in questi ultimi mesi si erano espressi, negli Stati Uniti, in Francia, in Italia, in Germania, nel Regno Unito ed in Canada per la loro disponibilità ad inviare aiuti umanitari ad Aleppo.

“Ci sono più di 90.000 persone provenienti dai quartieri liberati di Aleppo Est, i quali necessitano di questo aiuto. E’ arrivata l’ora di mettere alla prova le vere intenzioni dei paesi occidentali”, ha dichiarato il generale russo. “Fino ad ora hanno inviato tonnellate di armi ed equipaggiamenti ai gruppi terroristi, adesso vedremo se avranno intenzione di inviare aiuti alimentari e medicinali alla popolazione civile”.

In questi stessi giorni l’alto rappresentante dell’Unione Europea, Federica Mogherini, ha anticipato che la UE provvederà ad intensificare le sanzioni contro la Siria, per “punire il regime di Al Assad” per aver voluto liberare la città di Aleppo, in modo da infliggere ulteriori sofferenze alla popolazione siriana, già duramente provata da quasi sei anni di conflitto.

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