Fonte: Interfax http://www.lantidiplomatico.it/ 29/11/2016
Liberata un'area dove vivono circa 100.000 civili ad Aleppo Est
L'esercito siriano è riuscito a "cambiare radicalmente" la situazione nella parte orientale di Aleppo, ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov.
Le truppe siriane hanno completamente liberato dai terroristi, oggi, a mezzogiorno, una zona ad est di Aleppo dove risiedono più di 90.000 persone, riferisce il Centro russo per la riconciliazione delle parti in Siria.
Il Centro ha aggiunto che tutti i cittadini ricevono pasti caldi e, nel caso di coloro che hanno bisogno, anche assistenza medica.
La situazione ad Aleppo è radicalmente cambiata "Negli ultimi giorni grazie alle azioni molto precise delle truppe siriane, la situazione è completamente cambiata ", ha spiegato Konashenkov, citato da Interfax.
Il Generale ha rivelato che "la metà del territorio della periferia est di Aleppo, che erano occupate dai ribelli negli ultimi anni, è stata completamente liberata."Più di 80.000 persone, hanno cessato di subire il giogo terrorista. Tra loro ci sono migliaia di bambini"
"Molte persone hanno ricevuto per la prima volta dopo un lungo periodo di tempo acqua, cibo e cure mediche nei centri umanitari organizzati dalla Russia", ha detto il portavoce del ministero russo.
La Russia nega le massicce perdite di civili Il ministero russo ha anche smentito le informazioni fornite dai diplomatici occidentali sulle presunte massicce perdite tra la popolazione civile nel corso dell'operazione delle truppe siriane ad Aleppo.
"Un incredibile cecità colpisce i nostri colleghi occidentali, quando si tratta di valutare la situazione reale ad Aleppo", ha osservato l'alto ufficiale russo che ha aggiunto che sono stati liberati decine di migliaia di civili che "erano serviti come scudo umano per i terroristi."
"Proprio questi stavano difendendo tutti i politici occidentali. Ma ora si scopre che la liberazione di più di 80.000 residenti di Aleppo, che erano tenuti in ostaggio dai ribelli non è stato incluso nei piani dei ministeri degli esteri francese e britannico, dal Dipartimento di Stato e dal Bundestag tedesco", ha sottolineato il portavoce del ministero russo. |