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02 maggio 2016

 

Kerry, speriamo fine ostilità in uno-due giorni

 

Dopo colloqui con de Mistura a Ginevra e al telefono con Lavrov

 

Usa, Russia, altri Paesi e le Nazioni Unite stanno "lavorando intensamente per fermare le ostilità" in Siria, e l'auspicio è di arrivare a una soluzione "in un giorno o due". Lo ha detto oggi il segretario di Stato americano John Kerry dopo avere incontrato a Ginevra l'inviato speciale dell'Onu, Staffan de Mistura, e i ministri degli Esteri di Arabia Saudita e Giordania. "Ho parlato anche al telefono con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov", ha aggiunto Kerry, che rilasciava alcune dichiarazioni con De Mistura, trasmesse in diretta dalla televisione panaraba Al Jazira. Da parte sua De Mistura ha aggiunto che domani vedrà lui stesso Lavrov a Mosca. De Mistura ha sottolineato che le parti stanno lavorando a creare in seno all'Onu "un meccanismo migliore" per tornare ad applicare la cessazione delle ostilità, ufficialmente in vigore dal 27 febbraio in base a un accordo tra Usa e Russia ma ormai praticamente fallita, soprattutto a causa dei combattimenti e dei bombardamenti ad Aleppo.

In questa città nel nord della Siria Almeno 250 civili sono stati uccisi negli ultimi nove giorni e tre ospedali, ha sottolineato l'inviato dell'Onu, sono stati colpiti.

De Mistura ha tuttavia aggiunto che per arrivare a risultati concreti non basta il nuovo meccanismo, ma ci vuole una "volontà politica". Kerry ha richiamato la Russia e l'Iran alla loro responsabilità di convincere il presidente Bashar al Assad a rispettare la tregua e a lasciare passare i convogli con gli aiuti umanitari per le popolazioni delle aree assediate.

"Con il ministro degli Esteri saudita Adel al Jubeir - ha aggiunto il segretario di Stato Usa - abbiamo convenuto di fare i massimi sforzi con l'opposizione perché torni al tavolo dei negoziati non appena la cessazione delle ostilità sia applicata e l'accesso agli aiuti umanitari sia sbloccato".

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