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17 febbraio 2016

 

Montenegro, 2017 anno della svolta con ingresso in Nato

 

Amb.Sbutega, grazie a Roma per suo sostegno diplomatico

 

''Salvo imprevisti entro i primi sei mesi del 2017 dovremmo entrare a fare parte della Nato. La nostra adesione non è rivolta contro nessuno, ma rappresenta invece una sorta di assicurazione'' contro eventuali ''minacce esterne e per la stabilità della regione''. A parlare in un incontro organizzato stamani dall'Istituto Affari Internazionali a Roma, è l'ambasciatore del Montenegro in Italia, Antun Sbutega. Il 2017 dovrebbe essere l'anno della svolta per il piccolo Stato balcanico grazie all'ingresso nell'Alleanza atlantica. Un viatico anche per un futuro accesso all'Ue.

 

''Speriamo di diventare il 29esimo Stato dell'Unione'', dice. Si tratta, ammette, di un processo faticoso. ''A oggi abbiamo aperto 22 capitoli negoziali su 34''. ''Entrare a far parte della Nato prevede un processo più rapido e rappresenta un incentivo per andare oltre, verso l'Ue''. Un passo quasi obbligato, che accomuna il Montenegro agli altri Paesi dell'ex blocco dell'Est entrati a far parte dell'Organizzazione del Patto atlantico. ''Nessun ex regime comunista - fa notare - è potuto entrare in Ue senza prima entrare nella Nato''.

 

L'allargamento a Est dell'Organizzazione provoca, però, tensioni con Mosca. ''I russi - sottolinea - sanno che non possono fermare questo processo, ma queste prese di posizioni ben poco diplomatiche rientrano nel quadro dei rapporti già molto tesi esistenti tra Mosca e Ue. Non è comunque nostra intenzione rompere i nostri legami con la Russia. Sono legami che durano da secoli. E abbiamo radici comuni. Siamo slavi e siamo ortodossi come loro''. Ormai, prosegue, ''oltre 2/3 del Parlamento di Podgorica appoggia il nostro ingresso, mentre un recente sondaggio ha reso noto che il 48% dei cittadini è favorevole''.

 

Un trend che va crescendo, commenta. Le prossime elezioni politiche previste tra fine settembre e inizio ottobre non cambieranno le cose. ''I cittadini potranno scegliere liberamente i loro rappresentanti che saranno a chiamati a pronunciarsi definitivamente sulla ratifica del trattato di adesione''.

 

L'invito espresso dai ministri degli Esteri riuniti a Bruxelles a aderire al Trattato del Patto atlantico è giunto a inizio dello scorso mese di dicembre. ''Ringrazio per questo anche l'Italia e per il suo lungo lavoro diplomatico in questo senso''. I rapporti con Roma, sottolinea l'ambasciatore, ''sono ottimi su tutti i fronti, politico, economico, scientifico. E l'Italia è il più importante investitore in Montenegro nel settore energetico''. (ANSAmed).

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