Fonti: Jeune Afrique / Afp / Ansa

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Lunedì 04 aprile 2016

 

Banca centrale e compagnia petrolifera appoggiano governo unità

 

La Banca centrale libica (Bcl) e la Noc (National Oil Corporation), la principale compagnia petrolifera libica, hanno annunciato il loro sostegno al governo di unità nazionale appoggiato dalle Nazioni Unite.

Un altro duro colpo per le autorità non riconosciute del governo di Tripoli che si sono rifiutate di cedere il potere all'esecutivo di unità nazionale del primo ministro designato Fayez al Sarraj, arrivato mercoledì nella capitale.

L'appoggio di entrambe le istituzioni è cruciale, visto che l'esecutivo d'unità nazionale è avversato da fazioni rivali che puntano a controllare le ricchezze economiche e petrolifere del Paese. La Libia a infatti enormi riserve pterolifere stimate in 48 miliardi di barili. La sua produzione nel 2011 era di 1,6 milioni di barili al giorno nel 2011, ma è eneromemente calata a causda del conflitto e dei ripetuti attacchi del gruppo Stato Islamico ai pozzi petroliferi.

Fondata nel 1970, la Noc ha sede nella capitale Tripoli dove la Banca Centrale della Libia - che amministra i ricavi garantiti dalle risorse di greggio del Paese - ha il suo quartier generale. Entrambe le istituzioni sono rimaste neutrali e hanno continuato a operare indipendentemente malgrado il caos che attanaglia la Libia dalla rivolta del 2011 che ha portato alla destituzione del regime del dittatore Muammar Gheddafi.

Il prossimo passo da compiere per Sarraj e il suo esecutivo è quello di ottenere la fiducia a Tobruk. In tal proposito il quotidiano panarabo Al Hayat, pubblicato a Londra, riferisce che un incontro è previsto tra il presidente del Consiglio presidenziale libico, Fayez el Sarraj, designato dall'Onu, ed il presidente della Camera dei rappresentanti e deputati, ripreso dal sito Al Wasat.

Citando fonti vicine al presidente del Consiglio presidenziale, il giornale afferma che Sarraj andrà a Tobruk per presentare il programma del governo di unità nazionale, allo scopo di ottenere la fiducia ed entrare ufficialmente in funzione, dopo che il numero degli oppositori al nuovo governo tra i parlamentari si è ridotto. Non sono state ancora definite le misure per il trasferimento dei poteri, aggiunge Al Hayat, citando una fonte accreditata di Tripoli.

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