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February 18th, 2016

 

"Gaza, questo pianeta inabitabile ... voglio scappare da questa follia"

di Stuart Littlewood

 

Le ultime parole della mamma di tre intrappolati in un inferno che abbiamo contribuito a creare ...

 

C'è poca gioia nello scrivere circa la situazione dei palestinesi, come ho fatto negli ultimi 10 anni. Ma uno dei vantaggi è che, di tanto in tanto, ricevo una lettera da qualcuno che sta vivendo l'incubo che è pronto a condividere le paure più intime.

Così mi ha fatto piacere sentire di nuovo Amal, ma temevo quello che avrebbe potuto essere sul punto di dirmi.

 

Amal (significa 'speranza') è una giovane moglie e madre di tre figli a Gaza. Ha un’istruzione universitaria e il suo inglese è eccellente. Come ho detto prima, i palestinesi, soprattutto le donne, sono molto appassionati all’istruzione e fanno il possibile per ottenere il meglio che possono in circostanze difficili. Il suo ultimo messaggio, nove mesi fa, descriveva la sua piccola situazione famigliare, sulla scia delle aggressioni genocide di Israele, circondata da morte, distruzione, dolore e privazione cronica.

 

“I miei figli sono nelle classi 4° e 3° elementare e il più giovane va all’Asilo” scriveva allora. “Vanno alle scuole dell'UNRWA perchè siamo rifugiati. Essi ricevono un'istruzione di qualità abbastanza buona. Ma le scuole lavorano in 2 o 3 turni al giorno, soprattutto nelle zone dove gli sfollati dell'ultima guerra hanno trovato riparo, nelle scuole dell'UNRWA; non hanno nessun altro posto dove andare. Hamas ha la sua recente crisi finanziaria, dopo che Al-Sisi divenne presidente in Egitto e distrusse tutte le gallerie che usava per portare dentro denaro. Anche le sue relazioni esterne non sono come prima, in particolare con l'Iran, a causa del fatto che Hamas non sostiene al-Asaad nella sua guerra civile. Anche il Qatar non sembra fidarsi più e il suo nuovo principe ha diminuito i fondi. E' normale per le persone qui, parlare, discutere e analizzare le questioni politiche; che è la ragione per cui parlo un piuttosto liberamente. Quando ho altro tempo libero parlo di calcio e sostengo il Barcellona .... Huhh.”

 

Nella sua ultima lettera si scusa per non aver scritto prima. La situazione qui è deprimente ancora non abbiamo l'elettricità per più di 2-4 ore al giorno. Io la uso per cose più utili di Internet come lavanderia, pulizia, cucina, forno e altri doveri domestici. Soprattutto non abbiamo forniture di gas sufficienti. Si dovrà attendere per mesi prima di ricevere 6 chili di gas per cucinare; in caso contrario, è possibile utilizzare fuoco di legna e carbone per cucinare e per altre attività per mantenere la vita in corso. Stiamo tornando ai vecchi tempi, anche questi prodotti sono relativamente costosi a Gaza, dove la maggior parte delle famiglie ancora lottano per garantire le necessità di base.

 

La mancanza di energia elettrica, la gente può rimanere ore o giorni senz’acqua,

è necessaria energia per pompare l'acqua nelle case; e anche, pompare l'acqua di scarico è una grande preoccupazione. Gaza; questo pianeta inabitabile, soffre ancora in modi diversi. Ci si può sedere al sole o utilizzare le coperte per portare caldo. Ma non ci sono molte opzioni in una regione che ha vissuto un inverno insolitamente freddo. Le forti piogge hanno già portato gravi inondazioni e danni nelle case e nelle scuole. Ed è ancora più tragico per le persone che vivono ancora nelle roulotte, rifugi di fortuna con l'acqua piovana che cola attraverso il soffitto ogni volta che piove. Ci sono migliaia di case che sono state distrutte nelle guerre del 2014 e non sono state mai ricostruite di nuovo e, naturalmente, le persone non possono permettersi l'affitto di nuove abitazioni. Migliaia vivono in case gravemente danneggiate. Fino a quando la situazione rimane questa, non c'è molta speranza di ricostruire ciò che è stato distrutto a Gaza. La ricostruzione richiede centinaia di migliaia di camion carichi di materiali; ma solo pochi entrano a Gaza mensilmente, la ricostruzione potrebbe richiedere decenni. Il blocco del governo israeliano è ancora intatto. Anche il Valico di Rafah con l’Egitto, è ben chiuso e viene aperto solo per 2-3 giorni ogni mese per specifici gruppi con la massima priorità, come le persone con malattie gravi o con il Visto straniero e studenti che studiano all'estero. Gli altri non possono nemmeno sognare di lasciare Gaza.

 

A Gaza; vengono imposte nuove tasse, cosa che lascia le persone adirate. I tassi di povertà sono più alti in un momento in cui, trovare un lavoro o una qualsiasi fonte di reddito è quasi impossibile. Hamas continua ad scaricare le sue crisi sulla vita e il futuro della gente di quì. Dobbiamo tacere perché non abbiamo scelta. Il conflitto interno è giunto all’estremo, nonostante si parli di un accordo a Doha, in Qatar, per riunire la Striscia di Gaza e la Cisgiordania in un unico gabinetto. In effetti, abbiamo perso la fiducia in entrambe le parti molti anni fa. Molti tentativi precedenti non hanno avuto successo e hanno creato ulteriore frustrazione e senso di sconfitta; le aspettative di riconciliazione questa volta non sono altissime.

 

Una quarta operazione israeliana nella Striscia di Gaza è inevitabile, prima del previsto. E' il rituale della vita a Gaza, vivere in guerra o aspettarsi la guerra. La popolazione dell’enclave costiera è intrappolata, traumatizzata, e scivola sempre più profondamente nella disperazione, con tassi di suicidio alle stelle. Dieci anni di oppressione e frustrazione hanno prodotto una generazione di pensieri negativi e atteggiamenti angosciati. Non è facile per un giovane uomo la cui famiglia ha venduto tutto per completare la sua formazione, alla fine, rimanere a casa. La Gioventù a Gaza è impotente e senza speranza, non ha fiducia, ne fede in qualcosa o in alcun cambiamento. Ieri un giovane si è bruciato e un altro chiamato Hamada ha concluso la sua vita impiccandosi. Ha scritto alcune parole spegando che lui è già morto e se n’è andato. Anche un altro giovane si è impiccato tre giorni fa. A Gaza; ci si può suicidare o morire improvvisamente. Sò di decine di giovani uomini tra i 20 e i 30 anni, morti di recente per attacchi di cuore. Le lacrime silenziose nei loro occhi sono del peggior tipo e anche le preghiere delle loro madri non possono alleviare i problemi accumulati.

 

Si tratta di nuovi fenomeni qui, andare a letto la sera per non rialzarsi più. Oppure si può morire di malattia cronica o di cancro. Per l’uso incontrollato di pesticidi e inquinanti di armi che, durante le guerre, lasciano 130 nuove diagnosi di tumore ogni mese e questa è solo la punta di un iceberg. Voglio scappare da questa follia. E so che centinaia di migliaia di abitanti di Gaza vogliono anch’essi fuggire. Stiamo al freddo non solo fisicamente ma anche metaforicamente. In realtà; Non sono sicura circa l'accuratezza del mio nome Speranza perché sono anch’io senza speranza. A volte mi chiedo perché non sono stata uccisa durante una delle guerre. Se il cielo è la dimora finale, è quindi la grande ricompensa per tutte le sofferenze che abbiamo assistito. Se è l'inferno, non c'è grande differenza dall'inferno di Gaza.

 

Questo è quello che ho potuto scrivere in fretta. So che ho perso la mia abilità artistica e sto raccontando solo fatti. Sono angosciata e di cattivo umore. Non riesco a sorridere ne a disegnare sorrisi .... Spero che la vostra casa non sia stata colpita dalla tempesta e che siate tutti al sicuro. Vorrei che tutto andasse bene per voi e desidero sapere dove seguire i tuoi articoli quando ho tempo e energia elettrica.

 

La tragedia di Gaza è il più vergognoso dei tanti oltraggi che i nostri leader politici non solo hanno creato, ma cercano di perpetuare. Che insulto all'umanità sono questi individui. Uno di questi è il nostro Ministro di Gabinetto, Matthew Hancock. Attualmente è in visita in Israele, per promuovere relazioni commerciali con la Gran Bretagna e annunciare i dettagli del divieto del governo su tutti gli istituti finanziati con fondi pubblici, compresi i consigli e le università locali, di fare scelte etiche in materia di investimenti dei fondi pensione e di appalti. L'obiettivo è quello di far cessare il boicottaggio pubblico di beni e servizi forniti da società complici nel commercio di armi, prodotti del tabacco o prodotti delle colonie israeliane abusive nella West Bank, su terra palestinese rubata dall’occupazione e a Gerusalemme Est.

 

Una dichiarazione dall’ufficio del primo ministro David Cameron afferma che il boicottaggio "mina le buone relazioni tra comunità, avvelenando e polarizzando il dibattito, indebolendo così l'integrazione e alimentando l'antisemitismo", aggiungendo che "boicottaggi imposti a livello locale possono riportare indietro l'integrazione così come ostacolare il commercio di esportazione della Gran Bretagna, danneggiando le relazioni internazionali". Il fatto è, che gli inglesi sono disgustati da alcune delle relazioni del governo Cameron, in particolare la sua devozione per Israele.

 


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February 18th, 2016

 

“Gaza, this uninhabitable planet… I want to run away from this madness”

by Stuart Littlewood

 

Latest word from mom of three trapped in the hell we created...

 

There is little joy in writing about the plight of the Palestinians, as I have done for the last 10 years. But one of the rewards is that, occasionally, I receive a letter from someone who’s living the nightmare and prepared to share their innermost fears.

So I was delighted to hear from Amal again but dreaded what she might be about to tell me.

Amal (means ‘hope’) is a young wife and mother of three in Gaza. She is university educated and her English is excellent. As I’ve said before, Palestinians – especially the ladies – are very keen on education and do their utmost to get the best they can in difficult circumstances. Her last message, nine months ago, described her little family’s situation in the wake of Israel’s genocidal assaults and surrounded by death, destruction, grief and chronic deprivation.

My kids are in the 4th & 3rd primary grades and the youngest goes to KG [?kindergarten],” she wrote then. “They go to UNRWA schools as we are originally refugees. They receive education of quite good quality. But schools work in 2 or 3 shifts a day especially in areas where displaced people of the last war still shelter in UNRWA schools; they don’t have any other place to go.

Hamas has its recent financial crisis after Al-Sisi became president in Egypt and destroyed all tunnels where they used to bring in money. Also its external relationships are not as before especially with Iran due to Hamas not supporting Al-Asaad in his civil war. Also Qatar seems not trusting anymore and its new prince decrease the fund.

It is common here for people to talk, discuss and analyse the political issues; that [is] why I talk freely somewhat. When I have other free times I talk about football and I support Barcelona…. huhh.”

In her latest letter she apologises for not writing sooner.

The situation here is depressing still and we don’t have electricity for more than 2-4 hours a day. I use it for things more useful than the internet such as laundry, cleaning, cooking, baking and other house duties. Especially we don’t have sufficient gas supplies. You will wait for months to receive 6 kilos of gas for cooking; otherwise, you can use wood fire and coal for cooking and other tasks to keep life going on. We are going back to the old days, even these commodities are relatively expensive in Gaza where most families still struggle to secure the basic necessities.

The lack of electricity means people can go hours or days without water as power is needed to pump water into homes; as well, pumping the waste water is a big concern. Gaza; this uninhabitable planet, is still suffering in different ways. You can sit in the sun or use blankets to bring warm. But there are not many options in a region that has experienced an uncommonly cold winter. Heavy rains have already brought severe flooding and damages into homes and schools.

It is even more tragic for people who still live in caravans, makeshift shelters with rainwater leaking through the ceiling every time it rains. There are thousands of houses that were destroyed in 2014 wars and were not built again; people can’t afford the rent for new places of course. Thousands are living in badly damaged homes. As long as the situation remains the same, there is not much hope in rebuilding what have been destroyed in Gaza. Reconstruction requires hundreds of thousands of truckloads of materials; yet few have entered Gaza monthly and it could take decades for reconstruction to happen. The blockade is still firm by the Israeli government. Also; Rafah crossing [into Egypt] is tightly closed and is opened for only 2-3 days every month for specific groups with high priority such as people with severe illnesses or foreign visa and students who study abroad. Others can’t even dream to leave Gaza.

In Gaza; new taxes are imposed that leaves people fuming. Poverty rates are higher in a time [when] finding a job or any source of income is next to impossible. Hamas still send its crises to the lives and future of people here. We keep silent because we don’t have choices. The internal conflict is extreme despite the talks about near deal in Doha, Qatar to reunite Gaza Strip and the West Bank in one cabinet. Indeed, we lost trust in both parties many years ago. Many attempts before were not successful and left further frustration and defeat; expectations of near reconciliation this time are also not high.

A fourth [Israeli] operation in the Gaza Strip is inevitable sooner than expected. It is the life ritual in Gaza either to live in war or to expect war. The coastal enclave population is trapped, traumatized, and descending ever deeper into despair, with suicide rates skyrocketing. Ten years of oppression and frustration have produced a generation of negative thoughts and distressed attitude. It is not easy for a young man whose family sold everything to complete his education to stay at home eventually.

Youth in Gaza is helpless and hopeless, has no trust or faith in anything or any change. Yesterday a young man burnt himself and another one called Hamada ended his life by hanging. He wrote a few words that he is already dead and went away. Another young man also hanged himself three days ago. In Gaza; you may suicide or die suddenly. I knew tens of young men ageing between 20-30 died recently of heart attacks. Silent tears in their eyes are the worst type and even the prayers of their mothers can’t relieve their accumulated problems. It is new phenomena here that you go to bed at night and don’t get up again. Or you may die of chronic disease or cancer. Uncontrolled use of pesticides and the pollutants of weapons during the wars leave 130 new detection of cancer monthly and this is the tip of the iceberg.

I want to run away from this madness. And I know that hundreds of thousands of Gazans want to leave as well. We are cold not only physically but also metaphorically. Actually; I’m not sure about the accuracy of my name Hope because I’m also hopeless. I sometimes ask why I wasn’t killed during one of the wars. If the heaven is the final abode, so it is the big reward for all the suffering that we have witnessed. If it is Hell, there is no big different from the hell of Gaza.

This [is] what I could write in a hurry. I know I have lost my artistic ability and I’m telling just facts. I’m distressed and in bad mood; I can’t smile or draw smiles….  I hope that your home was not affected by the storm and that you are all safe. I wish that everything is going well with you and I wish to know where to follow your articles when I have time and electricity.

The Gaza tragedy is the most disgraceful of the many outrages that our political leaders not only created but seek to perpetuate. What an insult to humanity these individuals are. One such is our Minister for the Cabinet Office, Matthew Hancock.

He is currently on a visit to Israel promoting business links with Britain and announcing details of the Government’s ban on all publicly funded institutions, including local councils and universities, from making ethical choices regarding pension investments and procurement. The aim is to stop public boycotting of goods and services supplied by companies complicit in the weapons trade, tobacco products or products from Israeli squatter colonies on stolen Palestinian land in the occupied West Bank and East Jerusalem.

A statement from the office of Prime Minister David Cameron says that boycotts “undermine good community relations, poisoning and polarising debate, weakening integration and fuelling anti-Semitism”, adding that locally imposed boycotts “can roll back integration as well as hinder Britain’s export trade and harm international relationships”.

The fact is, British people are sickened by some of the Cameron government’s “relationships”, especially its devotion to Israel.

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