sputniknews.com - 03.11.2016 - Il sito Wikileaks ha recentemente pubblicato oltre 43mila messaggi di posta elettronica dall'account hackerato di John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton. Parlando durante il dibattito presidenziale finale nel mese di ottobre, la Clinton ha accusato il governo russo di aver effettuato attacchi informatici per influenzare le elezioni americane. Il ministero degli Esteri russo ha definito tali accuse assurde e infondate. Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha respinto in un'intervista a RT le accuse dell'entourage di Hillary Clinton secondo cui la Russia sarebbe responsabile per le rivelazioni fatte dal suo sito. "Hillary Clinton ha dichiarato più volte, erroneamente, che 17 agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno valutato che Mosca sarebbe la fonte di questi documenti. Questo è falso. Noi possiamo dire che il governo russo non è la fonte" ha detto Assange. https://it.sputniknews.com/ 02.11.2016
La “gola profonda” di WikiLeaks è nello staff di Hillary
Una fonte nella stanza dei bottoni a Washington è responsabile di aver fornito la corrispondenza elettronica di John Podesta, il direttore della campagna elettorale di Hillary Clinton del Partito Democratico, la Russia non c'entra nulla.
Lo ha detto in un'intervista con Sputnik Craig Murray, ex ambasciatore britannico in Uzbekistan e rappresentante del Partito Nazionale di Scozia e amico molto vicino del fondatore di WikiLeaks Julian Assange. "La fonte che ha rivelato queste mail non ha alcun legame con la Russia. Sono venuto a conoscenza dell'identità di questa persona quando ero a Washington un paio di mesi fa ed avevo presieduto la giuria per il premio intitolato Sam Adams assegnato agli informatori", — ha dichiarato Murray. "La gola profonda che ha rivelato queste mail frequenta i circoli di potere a Washington. Se volete sapere di chi si tratta, andate a cercarla lì, ma non in Russia", — ha aggiunto. Ai primi di ottobre durante una videoconferenza con Berlino Assange aveva promesso entro la fine dell'anno di pubblicare "informazioni sensibili" sui governi di 3 Paesi e sulle elezioni americane. Martedì ha pubblicato la 25esima parte della corrispondenza riservata di Podesta. Questa estate si è saputo della violazione degli hacker del sistema informatico del Partito Democratico degli Stati Uniti. La presidente della direzione dei Democratici Debbie Wasserman Schultz si è dimessa dopo le rivelazioni di WikiLeaks sui dettagli scandalosi della corrispondenza dell'apparato del partito; era stato sostenuto che i dati erano stati trasferiti dall'hacker con il nickname Guccifer 2.0. I pirati informatici erano riusciti a penetrare nei sistemi delle organizzazioni del Partito Democratico responsabili per le elezioni e le primarie. E' stato inoltre riferito che gli hacker sarebbero entrati in possesso dei dati del passaporto della first lady Michelle Obama. I rappresentanti del Partito Democratico e della Clinton hanno denunciato il coinvolgimento in questi attacchi della Russia, che aveva l'obiettivo di influenzare i risultati delle elezioni presidenziali. Tuttavia le accuse non sono state supportate da nessuna prova oggettiva. Il presidente russo Vladimir Putin, parlando delle accuse contro Mosca sugli attacchi hacker, ha affermato che i dati pubblicati non giovano gli interessi della Russia e l'isteria attorno a questa vicenda serve a distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dal loro contenuto.
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