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Fotografie sulle foglie, la magia della linfotipia di Enzo Santambrogio
Viviamo in un epoca che va veloce, forse troppo veloce, le innovazioni tecnologiche ci vengono proposte di continuo. Ed ecco che una cosa qualsiasi che fino al giorno prima era il massimo sul mercato, di colpo diventa “vecchia”.
È proprio partendo da questo concetto di sviluppo che il mio lavoro prende forma. E fu così che un bel giorno mentre pensavo a tutto ciò, mi prese una tristezza infinita nel pensare ad una semplice domanda: e se domani tutta l’energia del mondo, per una qualsiasi causa voluta o non, finisse di colpo? Che ci faremmo con i milioni di gigabyte di fotografie che abbiamo nei nostri PC? Sì, li potremmo vedere ancora per poco, magari usando delle batterie ma poi anche quelle finirebbero per esaurirsi e poi...il buio calerebbe sui nostri ricordi digitali in maniera inesorabile. È proprio dopo avere tirato questo freno a mano in maniera brusca che iniziai il mio percorso di ricerca sulla fotografia sperimentale, libri e articoli improbabili di foto impossibili e di fotografi/scienziati che cercavano strade diverse, mi portarono poco a poco a scoprire delle tecniche nuove o a migliorare quelle già esistenti, come la cianotipia. Oggi come oggi il mio più grande alleato è la luce per eccellenza, il SOLE. È con esso che faccio e stampo tutte le mie immagini. Distillo e applico sulle foglie i miei intrugli estratti dalle piante africane e su di esse sviluppo le immagini che desidero, è sempre emozionante vedere apparire una fotografia su una foglia, e ogni volta sembra un miracolo. Agli occhi degli indigeni locali che mi chiamano "Mchawi" cioè Stregone, devo apparire come un uomo magico da guardare con un misto di paura e rispetto, per loro che comunque hanno il telefono cellulare con delle fotografie, vedere delle foto apparire su delle foglie è abbastanza disarmante, nessuno osa avvivinarsi e assolutamente nessuno le tocca.
Non si sa mai che magari un demone ne possa uscire. Mi piace pensare che io possa stampare una foto anche senza la minima traccia di energia eletrica, e usando come supporto per l’immagine una semplice foglia al posto della carta fotografica, in poche parole una BIO-FOTO o anzi come ho batezzato la tecnica una LINFO-TIPIA. |