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AFP

http://www.maannews.com/

11/03/2015

 

Il capo dell’UNRWA si unisce al convoglio di aiuti per il campo assediato di Yarmouk

 

Martedì il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ha accompagnato il primo convoglio di aiuti degli ultimi tre mesi dentro al campo assediato di Yarmouk nella capitale siriana.

 

Pierre Krahenbuhl ha detto che è "totalmente inaccettabile" che 18.000 residenti in Yarmouk non abbiano ricevuto aiuti per tanto tempo.

 

I gruppi ribelli all'interno del campo, il più grande della Siria, subiscono l’assedio dell'esercito siriano da più di un anno.

 

Oltre 200 persone sono state uccise da quando è iniziato l'assedio, tra cui decine sono morte d’inedia, lo affermano i gruppi non governativi.

 

Krahenbuhl ha detto all’AFP "Ci dovrebbe essere una distribuzione più regolare durante la settimana, non solo per un giorno e poi di nuovo interrotta … L'ultima consegna degli aiuti dell'UNRWA è stata in dicembre, che da un punto di vista umano è totalmente inaccettabile … Certamente non ci dovrebbe essere alcun limite al numero di persone che possiamo sostenere su una base quotidiana. Questa cosa deve continuare a migliorare", ha aggiunto.

 

Krahenbuhl ha detto che "ha ricevuto da parte del governo messaggi forti del loro impegno a che questo avvenga … Ci deve essere una soluzione a questa situazione", ha detto Krahenbuhl, che ha incontrato il ministro degli Esteri siriano Walid al-Muallem a Damasco, Lunedi.

 

Egli ha anche esortato i gruppi ribelli "a rispettare i rifugiati palestinesi, a rispettare i civili e, naturalmente, a non interrompere ne interferire con le distribuzioni di aiuti".

 

Più di 160.000 persone, sia palestinesi e siriani, vivevano in Yarmouk prima dell'inizio del conflitto in Siria, che entrerà nel suo quinto anno Domenica.

 

I gruppi ribelli presero posizione nel campo più di un anno fa, e da giugno una tregua parziale, ha facilitato l'assedio in una certa misura.

 

Il conflitto siriano, iniziato con le proteste pacifiche di marzo 2011, si è sviluppato in una guerra civile, che ha ucciso più di 200.000 persone e ne ha spinto milioni a fuggire dalle loro case.

 

I palestinesi dalla Siria hanno rappresentato una percentuale elevata delle migliaia di persone che sono morte quest’anno, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, unendosi ai cittadini di molti Stati dell'Africa subsahariana e ai palestinesi di Gaza nel esodo mortale.

 

Prima del conflitto, fino a 600.000 profughi palestinesi vivevano in Siria, anche se l’UNHCR stima che più della metà siano stati costretti a lasciare le loro case in Siria a causa della violenza nel Paese.

 

Tra 7-800,000 palestinesi furono espulsi dalle loro case in Israele durante il conflitto del 1948 che ha portato alla creazione dello Stato di Israele, e oggi il numero dei loro discendenti sparsi in tutto il mondo, supera i cinque milioni.

 

 


AFP

http://www.maannews.com/

11/03/2015

 

UNRWA chief joins aid convoy into besieged Yarmouk camp

 

The head of the UN agency for Palestinian refugees accompanied the first aid convoy in three months to enter the besieged Yarmouk camp in the Syrian capital on Tuesday.

 

Pierre Krahenbuhl said it was "totally unacceptable" that some 18,000 residents of Yarmouk had not received aid for so long.

 

Rebel groups inside the camp, the largest in Syria, have been under army siege for more than a year.

 

More than 200 people have been killed since the siege began, among them dozens who have died of starvation, non-governmental groups say.

 

"There should be distributions more regularly during the week, not just one day and interrupted again," Krahenbuhl told AFP.

 

The last UNRWA aid delivery was in December, "which from a human point of view is totally unacceptable."

 

"Certainly there should be no limit to the number of people that we can support in this on a daily basis. This is the thing that has to continue to improve," he said.

 

Krahenbuhl said he has received "strong messages from the government of their commitment to this happening."

 

"There has to be a solution to this situation," said Krahenbuhl, who met Syrian Foreign Minister Walid al-Muallem in Damascus on Monday.

 

He also urged rebel groups "to respect Palestine refugees, to respect civilians and, of course, to not interrupt and interfere with distributions" of aid.

 

More than 160,000 people -- both Palestinian and Syrian -- lived in Yarmouk before the start of the conflict in Syria that will enter its fifth year on Sunday.

 

Rebel groups took up positions in the camp more than a year ago, and since June a partial truce has eased the siege to some extent.

 

The Syrian conflict, which began as peaceful protests in March 2011 but developed into a civil war, has killed more than 200,000 people and prompted millions to flee their homes.

 

Palestinians from Syria have represented a high proportion of the thousands of people who have died trying to cross the Mediterranean to reach Europe so far this year, joining nationals of many Sub-Saharan African states as well as Palestinians from Gaza in the deadly exodus.

 

Prior to the conflict, up to 600,000 Palestinian refugees lived in Syria, though the UN's Palestine refugee agency UNRWA estimates that more than half have been forced to leave their homes in Syria due to violence in the country.

 

Between 7-800,000 Palestinians were expelled from their homes inside Israel during the 1948 conflict that led to the creation of the State of Israel, and today their descendants number around five million, spread across the world.

 

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