http://www.rainews.it/ 01 ottobre 2015
Incontro Kerry-Lavrov: serve dialogo tra comandi militari
Dopo il sì del parlamento russo iniziati bombardamenti in Siria. Mosca colpisce postazioni Isis a Homs; Stati Uniti, Francia e opposizione siriana accusano: obiettivo i ribelli. Colloquio Kerry-Lavrov: imperativo un dialogo tra i comandi militari per evitare scontri sul campo
La Russia ha iniziato i bombardamenti in Siria. Obiettivo dei raid aerei le postazioni dell'Isis nella provincia di Homs ma il Pentagono smentisce: non sono stati colpiti i jihadisti ma le forze d'opposizione al presidente Bashar al Assad. "I raid russi e il sostegno crescente di Mosca ad Assad sono in contrasto con quanto si sono detti il presidente Putin e il presidente Obama nel corso del loro incontro all'Onu dove avevano individuato come priorità lavorare alla transizione politica -accusa la Casa Bianca- Questo solleva dei dubbi sulla loro strategia". Già il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius aveva ipotizzato che il primo attacco di aerei russi nel conflitto siriano non avesse colpito l'Isis. Le stesse accuse sono arrivate dall'opposizione siriana. I bombardamenti arrivano a poche ore di distanza dall'approvazione da parte del Parlamento russo dell'uso delle truppe, come richiesto nei giorni scorsi dal presidente Vladimir Putin. "Preoccupazione per le notizie secondo le quali i raid della Russia in Siria non abbiano come obiettivo l'Isis" è stata espressa dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. In particolare, la preoccupazione riguarda la mancanza di coordinamento tra Mosca e la coalizione internazionale a guida Usa, riferisce una nota dell'Alleanza atlantica. Kerry e Lavrov: imperativi colloqui tra comandi militari "E' imperativo trovare una soluzione per evitare una escalation al di fuori del controllo di tutti". Così il segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo il colloquio con il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, in merito ai raid in Siria. Proprio con l'obiettivo di trovare questa soluzione comune, Kerry e Lavrov hanno concordato sulla necessità di colloqui tra comandi militari americani e russi al più presto. Secondo il segretario di Stato americano, gli incontri potrebbero essere avviati già da oggi. "Concordiamo sul fatto che abbiamo molto lavoro da fare", ha detto Kerry in conferenza stampa. Opposizione siriana: 36 civili morti nei raid I raid aerei russi in Siria hanno ucciso 36 civili. Lo ha affermato il presidente dell'opposizione siriana sostenuta dall'occidente, Khaled Khoja, a margine dell'Assemblea generale dell'Onu. "La Russia non intende combattere l'Isis, ma prolungare la vita del presidente siriano, Bashar Assad", ha accusato Khoja. Tuttavia, il ministero della Difesa russo ha affermato che oggi sono stati effettuati una ventina di raid aerei in Siria contro otto obiettivi dell'Isis, distruggendone completamente i centri di comando sulle montagne. Stati Uniti:"Avvertiti un'ora prima" La notizia dell'inizio dei bombardamenti è arrivata dall'amministrazione americana. Gli Stati Uniti hanno precisato che sono stati informati da Mosca un'ora prima degli attacchi e il segretario di Stato Kerry ha dichiarato che i raid aerei americani in Siria continueranno. Il responsabile del Pentagono, il segretario alla Difesa Usa Ash Carter, ha chiesto di avviare contatti con la Russia sulle operazioni aeree in Siria per evitare che i raid lanciati da Mosca e quelli americani collidano o 'ostruiscano' lo spazio a vicenda. Putin: "Agire prima che arrivino da noi" "L'unico modo giusto di lottare contro il terrorismo internazionale è agire in anticipo, combattere e distruggere miliziani e terroristi sui territori già occupati da loro e non aspettare che arrivino a casa nostra" ha dichiarato il presidente Putin e ha aggiunto che si aspetta che il governo di Bashar al Assad avvii colloquio con l'opposizione siriana. Lettera di Assad Gli aiuti militari forniti dalla Russia a Damasco sono stati espressamente richiesti dal presidente Bashar al Assad all'omologo Vladimir Putin tramite un'apposita lettera. In un comunicato l'ufficio stampa della Presidenza della Repubblica siriana conferma così quanto detto da Mosca: il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la Russia è "l'unico paese" a intervenire militarmente in Siria contro l'Isis nel rispetto del diritto internazionale perché la decisione di lanciare dei raid aerei arrivava in seguito alla richiesta di assistenza militare ricevuta dal presidente siriano Bashar al Assad. Tali operazioni, aveva aggiunto Peskov, sono possibili solo sullabase di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu o, appunto, su richiesta delle autorità legittime di un Paese interessato. Russia propone coalizione con Assad e Iran La Russia si appresta a presentare al Consiglio di Sicurezza Onu una bozza di risoluzione per costruire una coalizione anti-Isis che includa il presidente siriano Assad e l'Iran. Lo hanno rivelato all'Ansa fonti diplomatiche del Consiglio. La bozza esorterebbe a lottare contro i gruppi estremisti "in coordinamento con i governi degli stati colpiti". Durante il suo discorso in Assemblea Generale Onu, il presidente russo Vladimir Putin aveva chiesto che l'organo delle Nazioni Unite adottasse una risoluzione per coordinare le forze anti-Isis. A suo parere, per fare questo serve una coalizione più ampia che comprenda anche le forze del presidente siriano Assad.
|