Asharq al-Awsat 01/03/2015
Siria: il fallimento di Staffan de Mistura di Abdulrahman al-Rashed Traduzione e sintesi di Marianna Barberio.
Negli ultimi quattro mesi, l’inviato delle Nazioni Unite, Staffan de Mistura, non ha fatto altro che alimentare la rabbia della maggioranza dei siriani per il suo piano di salvataggio della nazione piuttosto deludente. Infatti, il mediatore internazionale è riuscito esclusivamente a garantire l’arresto del conflitto in sole due aree della città di Aleppo, trascurando un intero Paese in fiamme. Tuttavia, anche tale risultato è apparso di poco valore allorché il presidente siriano, Bashar al-Assad, gli ha concesso di operare in un luogo dove non esercita alcun controllo diretto. Inoltre, per ciò che concerne l’opposizione armata, essa non ha trovato nessun posto nel disegno proposto da de Mistura. L’inviato delle Nazioni Unite ha lasciato alla cooperazione internazionale il compito di combattere nei territori occupati da Daesh (ISIS), con l’invio di aerei e forze terrestri accanto ad un regime che continua ad uccidere civili e ad ampliare le dimensioni della tragedia locale. Migliaia di siriani sono abbandonati nella ricerca giornaliera e forzata di cibo e acqua, privati di alloggio e risorse. Ecco spiegata l’ira dei siriani nei confronti di de Mistura, il quale, per quattro mesi, ha continuato a sorridere al presidente Assad, permettendo così la morte di più di un quarto di milione di civili. Sappiamo che de Mistura non gode di nessuna autorizzazione internazionale ad emanare sanzioni. Sappiamo anche che non potrà fare niente di drammatico, come realizzare il desiderio della maggioranza con la caduta di Assad e del suo regime. Ciò che ci si aspetta è, quindi, di iniziare laddove si era fermata la Conferenza di Ginevra, con la costituzione di un nuovo regime, dal basso, composto dallo stesso regime di Assad, ma senza la sua persona, dalle forze di opposizione insieme ai rappresentanti della società siriana, tra cui la componente alawita. De Mistura ha sprecato questi quattro mesi invalidando ogni sforzo internazionale precedente contro Assad. Al contrario, gli ha permesso di continuare ad uccidere altre decine di migliaia di siriani, distruggere città con barili, missili e forze armate finanziate da Iran, Libano e Iraq. Inoltre, ha per ultimo proclamato proprio Assad parte della soluzione del conflitto locale. Noi, in quanto subordinati, siamo rimasti in silenzio nell’attesa di una soluzione che però tarda ad arrivare. La presenza dell’inviato internazionale ha soltanto aggravato la situazione, cancellando in noi qualsiasi sentimento di rispetto per le Nazioni Unite. Forse è giunto il momento per Staffan de Mistura di farsi da parte e di lasciare la regione.
Abdulrahman al-Rashed è l’ex capo redattore del quotidiano Asharq al-Awsat e l’ex direttore generale di Al-Arabiya.
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