Fonte: Hispan TV

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21 marzo 2015

 

I terroristi che operano in Siria esprimono le “congratulazioni” a Natanyahu per la sua vittoria elettorale

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

 

I leaders dei vari gruppi terroristi che operano contro il governo siriano hanno invito messaggi di felicitazione al primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, per la recente vittoria del suo partito (Likud) nelle elezioni parlamentari, incitando il governo di Tel Aviv nel continuare il suo sostegno.

I messaggi sono stati consegnati da un membro del parlamento israeliano che opera come mediatore tra il regime di Israele ed i gruppi dei miliziani jihadisti in Siria. Il partito Likud ha vinto in una dura corsa elettorale le elezioni legislative del martedì, nell’ottenere 30 seggi dei 120 del Parlamento, di fronte ai 24 dell’Unione Sionista.

 

“Abbiamo ricevuto con grande speranza ed allegria la notizia della sua vittoria”, recita una delle missive inviate da uno dei gruppi. In un altro messaggio, uno dei capi terroristi, oltre a felicitarsi per la vittoria del partito della destra Likud, chiede a Netanyahu di proseguire nel suo sostegno agli uomini armati “siriani” (quasi tutti stranieri) che combattono contro il governo del presidente Bashar al-Assad. Allo stesso modo, afferma che le bande terroriste “desiderano costruire le migliori relazioni a tutti i livelli con Tel Aviv”.

Il mediatore Mendi Safadi, ha anche dichiarato alla televisione israeliana di aver ricevuto due note ufficiali e varie chiamate, incluso da parte di dirigenti del denominato “Esercito Libero siriano” (ELS), considerato dai paesi occidentali “ribelli moderai” e da Damasco terroristi.

Con il fine di destabilizzare le forze del governo siriano e dividere i paesi che l’appoggiano, il regime di Tel Aviv, dall’inizio della crisi siriana, ha offerto ogni tipo di sostegno ai gruppi terroristi, in specie al Fronte Al-Nusra, branca di Al-Qaeda, che opera per rovesciare il governo di Assad per conto delle potenze occidentali e dei sauditi.

Molti dei miliziani feriti nel corso dei combattimenti con l’Esercito siriano sono stati ricoverati presso gli ospedali israeliani ed il loro trasporto è stato effettuato dall’esercito israeliano. Questo è avvenuto già dopo l’offensiva israeliana contro la striscia di Gaza (tra Luglio ed Agosto del 2014), altri centri ospedalieri hanno subito tagli delle risorse e per questo in alcuni casi non accettano i pazienti israeliani.

Il regime israelino ha prestato appoggio logistico al Fronte Al-Nusra, in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite (n.2170) e di quelle della Convenzione sulla separazione delle Forze nella zona emesse dal Consiglio di Sicurezza.

Lo scorso 5 marzo il network televisivo Press TV aveva diffuso i video che dimostravano la cooperazione tra i soldati del regime israeliano ed i componenti del Fronte Al-Nusra.

In Febbraio del 2014, Netanyahu aveva anche visitato personalmente in terroristi ricoverati presso un ospedale israeliano sulle alture del Golan dove erano stati ricoverati diverse decine di militanti di Al Nusra. Lo stesso Netanyahu aveva rivelato che, dall’inizio della crisi siriana, Tel Aviv aveva provveduto ad assistere molti miliziani feriti ricoverandoli e curandoli presso le proprie strutture ospedaliere.

Nel Marzo del 2014, il giornale locale Yadiot Aharonot ha informato che il governo di Tel Aviv fino a quel momento a veva speso ciorca 10 milioni di dollari in servizi medici per i componenti dei gruppi armati che operano in Siria.

Allo stesso modo, Kamal al-Labwani, leader dell’opposizione armata siriana, aveva ringraziato il regime israeliano per “l’appoggio” che fornisce ai terroristi che combattono contro il governo di Damasco, mettendi in risalto che loro non dimenticheranno mai quello che ha chiamato “l’appoggio umanitario” fornito dal governo di Israele ai suoi militanti feriti”.