Euronews - 21 - 22/10/2015 - “Hitler non voleva uccidere ebrei, solo espellerli dalla Germania” - Non sono le parole di un feroce antisemita. A pronunciarle è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu al Convegno Sionista Internazionale. Frasi che hanno scatenato ferocissime reazioni fuori e dentro il Paese visto che l’eliminazione degli ebrei era stata teorizzata nel “Mein Kampf” dello stesso Hitler. La tristemente nota “soluzione finale”. “Gli attacchi contro gli ebrei nel 1920, 1921 e 1929 sono stati suggeriti dal mufti di Gerusalemme dell’epoca. Personaggio poi accusato al processo di Noriberga. Hitler all’inizio non voleva sterminare gli ebrei, ma solo espellerli. Fu il mufti al-Husseini a suggerire lo sterminio a Hitler dicendo se li espelli verranno tutti qui in Palestina. Bruciali tutti”. Ma le cose non stanno proprio così secondo molti storici dell’olocausto. Al Husseini era un razzista e antisemita panarabo che collaborò con i nazisti in più occasioni e venne accusato di crimini di guerra, ma l’idea dello sterminio di massa degli ebrei era già stata pianificata da Hitler anni prima. Questo il testo completo del *discorso del premier:


Jpost - 21/10/2015 - "Tutti i tedeschi conoscono la storia della smania razziale omicida dei nazisti che ha portato che è stato l'Olocausto", ha detto il portavoce del Cancelliere Angela Merkel, Steffen Seibert, quando gli sono state chieste osservazioni sul discorso di Benjamin Netanyahu al Convegno Sionista Internazionale. "Questo è quello che insegnamo nelle scuole tedesche e lo facciamo per una buona ragione, perché non vada mai dimenticato. E non vedo alcun motivo per cambiare la nostra visione della storia in alcun modo. Sappiamo che la responsabilità di questo crimine contro l'umanità è tedesca, è molto nostra."


Jpost - 22/10/2015 – Il Segretario per la Stampa della Casa Bianca, Josh Earnest, ha detto ai giornalisti che l'amministrazione Obama non ha alcun dubbio su chi fosse responsabile del genocidio, che ha coinvolto l'assassinio sistematico di sei milioni di ebrei. "La retorica infiammatoria deve smettere ... le prove degli studiosi non supportano quella posizione", ha detto Earnest riferendosi al racconto storico del primo ministro.


Tratto da: I Rothshild e gli altri, dal governo del mondo all’indebitamento delle nazioni: i segreti delle famiglie più potenti. Di Pietro Ratto per i tipi di Arianna Editrice, 2015 – Pagine: 75 – 76 – 77.

 

La famiglia Warburg*, a parte la potentissima banca MM Warburg, possedva anche la IG Farben, colosso nato nel 1925 dalla fusione di Agfa, Bayer**, Basf e altre industrie chimiche minori. Il primo direttore della IG Farben fu Carl Bosch, scienziato e premio Nobel per la Chimica per aver messo a punto la sintesi dell’ammoniaca. La IG Farben fu responsabilità di Paul Warburg fino all’inizio degli anni trenta e poi del fratello Max Warburg, influente banchiere formatosi proprio nella banca dei Rothshild e da essi, successivamente collocato ai vertici della Deutsche Bank, nonché nominato consulente finanziario del Kaiser e poi, nel 1918, capo della commissione per i negoziati di Pace a Versailles e direttore dei Servizi Segreti tedeschi. Nel 1945 il colosso industriale venne trascinato alla sbarra nel Processo di Norimberga. Fu accertato che la multinazionale, la quale aveva un’importantissima sede anche negli Stati Uniti, utilizzava cavie umane per i suoi esperimenti, prelevandole direttamente dai campi di concentramento nazisti, e che decine di migliaia di schiavi, almeno 83.000, lavoravano gratuitamente per l’azienda. La IG Farben, infatti, nel 1941 aveva costruito ad Auschwitz uno stabilimento che produceva gomma sintetica e nafta, utilizzando come bacino di manodopera a costo zero, il tristemente famoso campo di concentramento. In cambio, si sostenne durante il processo, la IG Farben forniva ai nazisti il famigerato gas Zyklon-B*. pare inoltre che la IG Farben abbia sfruttato anche un’altra quarantina di campi di concentramento. Come del resto anche altre aziende, ad esempio la Siemens. Dai laboratori dei Warburg non è uscito solo lo Zyklon-B, ma anche i terribili gas nervini Sarin e Soman, grazie agli studi dello scienziato nazista e premio Nobel viennese Richard Kuhn. A Norimberga, comunque, Max Warburg non venne toccato, mentre vennero coinvolti tutti i principali dirigenti, a partire dall’amministratore delegato. Uno dei membri del Consiglio di Amministrazione, Fritz Ter Meer, tornato in libertà dopo aver scontato sette anni di prigione, divenne Amministratore Delegato della Bayer.

D’altra parte di scandali come questo se ne scoprirono a bizzeffe. A puro titolo di esempio, ricordiamo l’affaire delle bombe sgangiate su Londra dai tedeschi, prodotte nientemeno che dalla Ford di Detroit. La stessa Ford che produceva carri armati nazisti, alimentati con benzina Standard Oil. Non è un segreto, peraltro, il fatto che lo stesso figlio di Henry Ford, Edsel Ford, sedesse nel Consiglio di Amministrazione della IG Farben americana. Naturalmente insieme a Walter Teagle, presidente della Standard Oil, a charles Eedwin Mitchell, presidente della National City Bank, oggi Citybank, di proprietà dei Rockefeller, e a Herman Metz, direttore della Manhattan Bank anche questa dei Rockefeller.

 

Note

 

*La famiglia Warburg è una prominente famiglia americana, originaria di una dinastia finanziaria tedesca di origine ebraica …

vedi: https://en.wikipedia.org/wiki/Warburg_family

 

**Nei primi mesi del 1942, lo Zyklon B è emerso come lo strumento preferito della Germania nazista per l’uccisione durante l'Olocausto nei campi di sterminio.

Vedi: https://en.wikipedia.org/wiki/Zyklon_B