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https://www.middleeastmonitor.com Ehud Barak: il BDS si sta sviluppando, Israele rischia il boicottaggio L'ex primo ministro israeliano Ehud Barak ha avvertito che Israele è vulnerabile al boicottaggio, mentre il movimento BDS si sviluppa. In un'intervista sul quotidiano israeliano Haaretz, a Barak è stato chiesto se pensava che un boicottaggio di Israele si stesse sviluppando, sulla falsariga di ciò che il regime di apartheid in Sud Africa dovette fronteggiare. Descrivendo un processo di "delegittimazione" che si svolge "sotto la superficie", Barak ha riconosciuto che "il movimento BDS si sta sviluppando". Finché quelle voci contro Israele provenivano dall'Eritrea o dalla Mauritania, bene; quando cominciano a venire dalla Scandinavia e dalla Gran Bretagna, si tratta di un problema serio. Riguardo alla posizione di Israele nella comunità delle organizzazioni sindacali di tutto il mondo, è una situazione molto triste. Che continua con le organizzazioni dei consumatori, i fondi pensione, le università. Barak ha anche commentato la situazione dei campus negli Stati Uniti, notando che "35 anni fa, le università erano bastioni di simpatia per Israele." Oggi, tuttavia, "all’interno delle università ti viene detto in anticipo se ci sarà una dimostrazione." Questi gruppi sono quantitativamente trascurabili, ma in termini di essenza, sono la guida futura degli Stati Uniti e del mondo. Si tratta di una tendenza graduale, ma sta scivolando verso un punto di non ritorno, e alla fine di quel punto di non ritorno l’attende un pendio o, Dio non voglia, un baratro. Livellando le pesanti critiche al governo Netanyahu, Barak ha detto che l'isolamento di Israele è una possibilità sempre più reale. Ma dire che non possa succedere? Potrebbe accadere, anche se non lo vogliamo. Non vogliamo un boicottaggio, ma rischia di essere un boicottaggio. Non vogliamo l'isolamento di Israele, ma Israele potrebbe trovarsi in un isolamento molto doloroso. Barak fa riferimento alla situazione che, fronteggiò il Sud Africa prima della fine dell'apartheid, e osserva che "la pressione e le sanzioni" sono ciò che "ha portato il risveglio della leadership." Erano persone di un livello molto alto, intellettualmente e non, e avevano meravigliose spiegazioni. Hanno detto: "Gli americani ci predicano la moralità Beh, hanno commesso un genocidio, tutto quello che hanno lasciato sono rimorsi di coscienza." O hanno detto: "Abbiamo dato ai neri tutto, la possibilità di lavorare, e vivono relativamente meglio che nei loro deserti, abbiamo dato loro opportunità e sviluppo." https://www.middleeastmonitor.com
Ehud Barak: BDS is developing, Israel liable to a boycott
Former Israeli Prime Minister Ehud Barak as warned that Israel is vulnerable to a boycott, as the BDS movement develops. In an interview in Israeli newspaper Haaretz, Barak was asked whether he thought that a boycott of Israel was developing, along the lines of what the apartheid regime in South Africa faced. Describing a process of "delegitimisation" taking place "below the surface", Barak acknowledged that "the BDS movement is developing". As long as those voices against Israel came from Eritrea or Mauritania, fine; when they start to come from Scandinavia and Britain, it's a serious problem. Look at Israel's standing in the community of labor organizations worldwide it's a very grim situation. That will continue with consumer organisations, pension funds, the universities. Barak also commented on the situation on US campuses, noting that "35 years ago, the universities were bastions of sympathy for Israel." Today, however, "you come to a university and you're told in advance whether there will be a demonstration." These groups are quantitatively negligible, but in terms of their essence, they are the future leadership of the United States and of the world. It's a gradual trend, but it's sliding toward a tipping point, and at the end of that tipping point awaits a slope or, heaven forbid, an abyss. Levelling heavy criticism at the Netanyahu government, Barak said Israel's isolation was very much a possibility. But to say it can't happen? It could happen, even if we don't want it to. We don't want a boycott, but there is liable to be a boycott. We don't want Israel's isolation, but Israel could find itself in very painful isolation. Barak referenced the situation that faced South Africa prior to the end of apartheid, and noted that "the pressure and the sanctions" were what "brought about [the leadership's] awakening." They were people of a very high level, intellectually and otherwise, and they had wonderful explanations. They said: "The Americans are preaching morality to us? Well, they committed genocide, all they have left are pangs of conscience." Or they said: "We gave the blacks everything, the possibility to work, and comparatively they are living better than in their deserts, we gave them opportunities and they developed."
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