https://www.middleeastmonitor.com Monday, 21 September 2015
L'ex capo del Mossad: Dov’è il Putin che guida la Siria e il Medio Oriente?
L'ex capo dell'intelligence israeliana Efraim Halevy ha detto che in vista "del dialogo in espansione tra Stati Uniti e Russia" Israele non dovrebbe rimanere spettatore neutrale che guarda semplicemente le azioni delle potenze mondiali in Medio Oriente.
In un articolo d'opinione pubblicato su Yedioth Ahronoth, Halevy ha commentato un recente incontro tenutosi tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ha scritto che Putin "vorrebbe capire le aspettative di Israele e la sua posizione sul sostegno della Russia all'Iran, Hezbollah e al regime di Bashar Al-Assad in Siria". Egli ha sottolineato che Washington dovrebbe tenere un occhio sugli sviluppi e "non dimenticare l'importanza di mantenere un vantaggio qualitativo a Israele in ogni situazione" e ha messo in dubbio la capacità di Netanyahu nel posizionare Israele "come un giocatore attivo e forte la cui necessità strategica deve essere tenuta in conto, soprattutto per quanto riguarda l'Iran?"
Commentando ulteriormente le relazioni tra Stati Uniti e Israele, Halevy ha osservato che l'alleanza tra le due potenze "va in due modi, e quando ... le esigenze strategiche di Israele verranno discusse alla Casa Bianca durante l'incontro Obama-Netanyahu di novembre, non ci dovrà essere alcun dubbio per quanto riguarda l'impegno di Israele verso il suo alleato. Quando si tratterà di Siria, sarà importante che gli Stati Uniti si occupino di Israele, proprio come la Russia si sta prendendo cura dell’Iran …. La visita del primo ministro Benjamin Netanyahu a Mosca Lunedi si svolgerà sullo sfondo di un significativo aumento della presenza militare russa in Siria … La mossa russa ha lo scopo di salvare il regime di Bashar Al-Assad dal crollo, la Russia sembra essere l'unica potenza mondiale a sostenere incondizionatamente la sopravvivenza del presidente siriano, anche se non è ancora chiaro come si prevede di raggiungere questo obiettivo. Attraverso nuove reclute nei ranghi in diminuzione dell'esercito siriano? Armando l'esercito iraniano, e le unità di Hezbollah con armi più aggiornate? Dov’è il Presidente Vladimir Putin che guida il Medio Oriente?”
L'esperto dell’intelligence israeliana ha aggiunto che Netanyahu sottolineerà a Putin che Israele si ostina a non permettere all'Iran e a Hezbollah di avere qualsiasi attività sulle Alture del Golan e si solleverà la questione del perché la Russia continua a sostenere questi proxy nonostante il fatto che il suo sostegno ad Assad non ha portato alcun frutto. Halevy ha detto che la vera ragione dietro la manovra russa è quella di indurre gli Stati Uniti ad avviare negoziati con il regime siriano, cosa che, in realtà, è stata proposta dal Segretario di Stato americano John Kerry Sabato.
"La gestione di Putin delle crisi esterne indica che fa progetti un passo dopo l’altro, pur mantenendo le opzioni per rapidi cambi di direzione dettati da eventi imprevisti sul campo", ha scritto Halevey. “Nel 2013, quando i siriani hanno cominciato ad usare armi chimiche nella guerra civile, il presidente americano Barack Obama è stato tenuto ad onorare il suo impegno che avrebbe visto questa come una “linea rossa” da non attraversare. Durante il calcolo dei suoi passi, Putin ha pubblicato un articolo sul New York Times, in cui ha stabilito che il reato era stato commesso da elementi dell'opposizione. Ha anche aggiunto che vi erano informazioni che avrebbero usato questa arma contro Israele in futuro." Egli ha anche notato che Obama ha distribuito armi strategiche con l'obiettivo di razziare l'arsenale di armi chimiche, osservando che "entro un breve periodo di tempo Putin ha cambiato idea e ha avviato insieme con Obama un’azione per rimuovere le armi da Assad, sotto la supervisione internazionale. Nel frattempo, la minaccia per Israele, che si è rivelata essere una mossa falsa. È stato dimenticata"
https://www.middleeastmonitor.com Monday, 21 September 2015
Former Mossad chief: Where is Putin leading Syria and the Middle East?
Former Israeli intelligence chief Efraim Halevy has said that in view of “the expanding dialogue between the US and Russia” Israel should not be neutral spectator that simply watches world powers act in the Middle East.
In an opinion article published in Yedioth Ahronoth, Halevy commented on a recent meeting held between Russian President Vladimir Putin and Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu. He wrote that Putin would “want to understand Israel’s expectations” and its stance on Russia’s support of Iran, Hezbollah and Bashar Al-Assad’s regime in Syria. He stressed that Washington should keep a close eye on developments and not forget the importance of “maintaining Israel’s qualitative advantage in every situation” and questioned whether Netanyahu would be capable of positioning Israel “as an active and strong player whose strategic needs must be taken into account, especially in regards to Iran?” Commenting further on US-Israeli relations, Halevy noted that the alliance between the two powers “goes two ways, and when… [Israel’s] strategic needs are discussed in the White House during the Obama-Netanyahu meeting in November, there must be no doubt regarding Israel’s commitment to its ally. When it comes to Syria, it will be important that the US takes care of Israel, just like Russia is taking care of Iran.” He went on, “Prime Minister Benjamin Netanyahu’s visit to Moscow on Monday will be held against the backdrop of a significant increase in the Russian military presence in Syria.” “The Russian move is aimed at saving the Bashar Al-Assad regime from collapse – Russia appears to be the only world power supporting the Syrian president’s survival unconditionally – although it is still unclear how it plans to achieve this goal. Through extensive guidance of new recruits in the dwindling ranks of the Syrian army? By arming the Iranian army and Hezbollah units with upgraded weapons? Where is President Vladimir Putin leading the Middle East?” he asked. The Israeli intelligence expert added that Netanyahu will stress to Putin that Israel insists on not allowing Iran and Hezbollah to have any activity in the Golan Heights and he will raise the question of why Russia continues to support these proxies despite the fact that its support for Assad has not borne fruit on the ground. Halevy said that the real reason behind the Russian manoeuvre is to prompt the US to engage in negotiations with the Syrian regime, which was actually proposed by US Secretary of State John Kerry on Saturday. “Putin’s handling of external crises indicates that he makes plans step by step, while maintaining options for quick changes in direction dictated by unexpected events on the ground,” Halevey wrote. “In 2013, when the Syrians began using chemical weapons in the civil war, US President Barack Obama was required to honour his commitment that he would view this as a ‘red line’ being crossed. While calculating his steps, Putin published an article in the New York Times, in which he ruled that the crime had been committed by opposition elements. He also added that there was information that they would use this weapon against Israel in the future.” He also noted Obama’s deployment of “strategic weapons” with the aim of raiding the chemical weapon arsenal, remarking that “within a short period of time Putin changed his mind and initiated together with Obama a move of removing the weapons from Assad, under international supervision. In the meantime, the threat to Israel – which turned out to be a ill-informed move – was forgotten.” |