Fonte: Italian Irib

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31 agosto, 2015

 

Quando Netanyahu parla di Iran a voi non viene in mente Israele?

di Davood Abbasi

 

Ormai sono anni che il premier del regime sionista parla di Iran con una tale mancanza di senno da irritare persino i suoi più stretti alleati ma il concetto che bisognerebbe notare e’ che la descrizione che lui dà della Repubblica Islamica dell’Iran, paradossalmente, combacia più di ogni altra cosa con la realtà di Israele.

Siamo ormai abituati un pò tutti alle dichiarazioni di Netanyahu, che dopo il famoso disegnino della presunta bomba iraniana all’Onu venne denominato “Bibi il coyote”. Come dimenticare che persino Obama ha detto più volte di non riuscire a sopportarlo; anche ieri, Renzi, ha taciuto completamente quando Netanyahu ha attaccato duramente l’accordo delle sei potenze mondiali con l’Iran. Renzi, gia’ in Israele, aveva espresso il suo sostegno all’accordo.

 

Ma vediamo come ha descritto l’Iran il signor Netanyahu durante l’incontro con Renzi a Firenze.

“Il mondo e’ minacciato dall’Iran che cerca di aumentare le sue scorte atomiche“.

Analisi: L’Iran, l’AIEA (agenzia internazionale per l’energia atomica), non ha nemmeno una bomba, ha fatto un accordo per limitare anche il suo programma civile ed in più nel paese la massima autorità religiosa (l’Ayatollah Khamenei) ha imposto il divieto di un qualsiasi uso non civile della tecnologia nucleare.

Scordavo, ma non e’ proprio Israele che sta aumentando le sue scorte nucleari? Non e’ proprio questo regime a non aver firmato il Trattato di Non Proliferazione, a non aver mai permesso ad un solo ispettore internazionale di controllare le sue centrali?

Ascoltiamo ancora Netanyahu. “Lo stato islamico dell’Iran e’ ancor più pericoloso dello stato islamico dell’Isis”.

Analisi: quì Netanyahu ha avuto la bella idea di usare una sorta di similitudine dei nomi per confondere le idee alla gente. L’Iran e’ una Repubblica Islamica esito di una rivoluzione del 1979 alla quale sono seguite, quasi una volta l’anno, elezioni democratiche. Persino inglesi ed americani oggi ammettono che forse la principale nazione ad aver contribuito alla lotta contro l’Isis e’ proprio l’Iran.

Invece, e’ ben noto alla cronaca che i terroristi dell’Isis feriti in Siria sono stati accolti (sic) da Israele e curati negli ospedali israeliani; lo stesso Netanyahu e’ andato a far visita a questi individui. Quindi ancora una volta da accoppiare allo stato islamico c’è Israele e non la Repubblica Islamica dell’Iran.

Ma non è finita. Netanyahu ha pure detto dell’alto. “L’Iran e’ una minaccia per la pace nel mondo. Noi vogliamo un mondo di pace e …”.

Analisi: E quà ti voglio. Ditemi voi, e’ una minaccia per il mondo una nazione che non ha aggredito nessuno da 250 anni o un regime che ha fatto guerre (tanto per citare le ultime) nel 2000, nel 2006, nel 2009 e nel 2014? E’ più minaccia per la pace una nazione che ha usato la trattativa per risolvere i problemi con la comunità internazionale o un regime che continua a violare giornalmente molteplici risoluzioni Onu reprimendo un’intera popolazione occupandone il territorio e costruendo nelle sue terre.

Insomma, ancora una volta, quando Netanyahu parla di Iran, pare che si fosse messo a fare l’identikit di quella sorta di entità che rappresenta.

Come dice un’antico proverbio persiano, “I ladri pensano che tutti siano ladri come loro”.