Fonte: Al Manar

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20 Maggio 2015

 

Israele vuole istituire una censura universale in Internet

Traduzione di Luciano Lago

 

La censura in Internet costituisce il nucleo di un piano adottato dal 5° Foro Mondiale per la Lotta contro l’Antisemitismo, organizzato dal governo israeliano nel Palazzo dei Congressi di Gerusalemme nei giorni 12 e 14 Maggio passati.

 

Secondo questo piano, pubblicato nel sito del Ministero degli Esteri israeliano, le autorità sioniste esigono:

 

“L’eliminazione dei siti internet che negano l’Olocausto, l’annullamento dei risultati delle ricerche che incitano all’odio (per esempio una ricerca su di un termine ebreo/ebraico che si diriga verso i siti antisemiti), lo stabilimento di un organismo nazionale in ogni paese incaricato di mettere in pratica questa legislazione, l’esigenza di obbligare i server ad applicare la regola di non alloggiare i siti che detengano contenuti anti semiti e l’adozione di una posizione mondiale unificata dell’industria di Internet contro il discorso dell’antisemitismo”.

 

Per quello che riguarda l’antisemitismo in Europa, il governo israeliano cerca di equiparare la critica ad Israele, il sionismo ed i suoi crimini all'”antisemitismo”.

In questo senso, il governo israeliano cerca “l’adozione di una definizione giuridica formale” di “antisemitismo”- Questa definizione dovrebbe includere gli attacchi contro la legittimità dello Stato di Israele e la negazione dell’Olocausto, il rafforzamento della legislazione contro l’antisemitismo e la migliore formazione della polizia per far rispettare le leggi esistenti. I ministeri dell’Istruzione in europa devono garantire……la “preservazione della memoria dell’Olocausto”.

Il discorso di Netanyahu

Come si è evidenziato dal discorso del primo ministro del regime di Israele, lo stesso che attua notoriamente una forma di apartheid contro la popolazione palestinese, quello che risulta essere il peggiore stato razzista nel mondo, sembra evidente che questi ( Netanyahu) cerca di respingere le critiche al suo razzismo contro gli arabi, facendosi scudo dell’ “antisemitismo”.

In un gesto di cinismo senza precedenti, Netanyahu, che ha appena finito di costituire un governo di estrema destra con partiti che sostengono la pulizia etnica contro il popolo palestinese, ha denunciato dalla tribuna l'”antisemitismo”   che secondo lui è in forte incremento in Europa.

Un altro degli interventi è stato quello del responsabile del Ministero della Diaspora e leader del partito estremista “Habayit Hayehudi” (la Casa Ebraica), Naftali Bennet, un nemico dichiarato dello Stato palestinese e promotore di politiche razziste contro i palestinesi.

Hanno partecipato anche alcuni politici europei all’evento, come la sindachessa socialista di Parigi, Anne Hidalgo, ed il presidente del Consiglio Rappresentativo delle Istituzioni Ebraiche in Ftrancia, Roger Cukerman.

 

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