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28 febbraio 2015

 

10 motivi per pregare per il declino di Israele

di Medea Benjamin

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

Dato che sono un’ebrea laica, non dico molte preghiere, ma questa settimana, dato che la potente lobby governativa filo-israeliana AIPAC ( Comitato israelo-americano per gli affari pubblici) tiene il suo incontro annuale a Washington, D.C., prego affinché questo anno segni l’inizio della fine della stretta di questa lobby sulla politica americana.

Dall’1 al 3 marzo, circa 10.000 sostenitori dell’AIPAC arriveranno nella capitale della nazione. L’incontro avviene in un momento in cui il rapporto tra il presidente Obama e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è al livello più basso mai registrato. L’invito del presidente della Camera dei Rappresentanti, John Boehner a Netanyahu di  rivolgersi a una sessione congiunta del Congresso subito dopo aver parlato alla Conferenza dell’AIPAC, è considerato dalla Casa Bianca un tentativo diretto di indebolire il presidente e i colloqui nucleari con l’Iran della sua amministrazione. Con una mossa senza precedenti, oltre 50 coraggiosi membri del Congresso hanno deciso di non assistere al discorso di Netanyahu al Congresso.

L’appoggio all’AIPAC al primo ministro israeliano  invece che al presidente degli Stati Uniti sta trasformando l’AIPAC in una lobby  con predisposizione Repubblicana   che se tutto va bene potrebbe dimostrarsi fatale per la sua futura influenza a Washington. Ecco 10 motivi per cui questa sarebbe una cosa positiva per la pace mondiale:

1 L’AIPAC vuole sabotare i colloqui nucleari con l’Iran. L’AIPAC, come il governo israeliano, non ha fiducia nei complessi negoziati in corso tra l’Iran e gli Stati Uniti

(insieme ai suoi 5 partner) per impedire che l’Iran ottenga armi nucleari. Spinge per imporre maggiori sanzioni all’Iran, sapendo che – come ha detto il Segretario di Stato John Kerry – ulteriori sanzioni minaccerebbero la via diplomatica. L’AIPAC che nel passato ha fatto con successo pressioni sul governo statunitense perché adottasse sanzioni economiche rovinose per l’Iran, ignora gli avvertimenti  della Casa Bianca e nella sua Giornata delle richieste di quest’anno farà pressioni per il disegno di  legge sulle sanzioni denominata Kirk-Menendez (sono i cognomi dei due senatori che lo hanno presentato, n.d.t.), una legge a cui il presidente ha promesso di mettere il veto.

Se i colloqui sul nucleare falliranno, la violenza che ha travolto il Medio Oriente diventerà soltanto peggiore e metterà gli Stati Uniti su una strada pericolosa verso altre guerre.

2. L’AIPAC promuove gli insediamenti israeliani in opposizione diretta alla legge internazionale. Fino a questo anno passato, approssimativamente 350.000 israeliani sono stati registrati come residenti in insediamenti illegali israeliani, il livello massimo raggiunto. Malgrado il fatto che il Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani avesse richiesto la rimozione di tutti i coloni della Cisgiordania e la cessazione di tutte le attività degli insediamenti senza precondizioni, la costruzione degli insediamenti è aumentata del 40% sotto il primo ministro Netanyahu. Gli insediamenti israeliani violano le Convenzioni di Ginevra e possono essere oggetto di causa penale nell’ambito della Corte Penale Internazionale (ICC) come “clamorose violazioni della legge per i diritti umani e gravi violazioni della legge umanitaria internazionale.” Non c’è da meravigliarsi che l’AIPAC non  voglia che la Palestina diventi membro della Corte Penale Internazionale…

3 L’AIPAC appoggia le orrende invasioni di Israele a Gaza e l’assedio che pone a quella città. Sostenendo che Israele era stata costretta a difendersi da Hamas, l’AIPAC ha appoggiato l’offensiva israeliana durante l’estate del 2014, chiamata “Operazione Margine Protettivo”. L’attacco ha avuto come  conseguenza migliaia di morti (compresi 500 bambini), 6 scuole dell’ONU e ospedali rasi al suolo, 18.000 unità abitative distrutte, 108.000 persone rimosse dalle loro abitazioni. Robert Cohen, presidente dell’AIPAC, ha giustificato l’iniziativa nel corso di un incontro con il Congresso svoltosi il 23 luglio. L’AIPAC ha anche appoggiato le due precedenti invasioni di Gaza e l’assedio che ha lasciato che 1.800.000  residenti di Gaza avessero vite di profonda povertà e infelicità.

4. La richiesta dell’AIPAC di appoggio incondizionato al governo di Israele, minaccia la nostra sicurezza nazionale. L’appoggio unilaterale degli Stati Uniti a Israele, richiesto dall’AIPAC, ha accresciuto in maniera significativa un sentimento anti-americano in tutto il Medio Oriente, spargendo i semi di altri possibili attacchi terroristici  contro di noi. Il Generale David Petraeus, ora caduto in disgrazia, ha ammesso che il conflitto tra Stati Uniti e Palestina “fomenta un sentimento anti-americano, a causa della percezione del favoritismo statunitense verso Israele.” L’Iran, per esempio, potrebbe essere un alleato essenziale per gli Stati Uniti in Medio Oriente nella lotta per controllare l’ISIL. Però, a causa dell’odio di Israele verso l’Iran e della sua forte influenza (leggasi: soldi) sui nostri politici, la nostra politica estera riflette di più gli interessi percepiti di Israele che i nostri.

5. L’AIPAC fa apparire gli Stati Uniti all’ONU come un pariah. L’AIPAC descrive gli Stati Uniti come un corpo ostile allo stato di Israele e ha fatto pressione sul governo degli Stati Uniti perché si opponga alle risoluzioni che chiamano in causa Israele. Fin dal 1972, gli Stati Uniti hanno posto il veto ad almeno 45 risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU che condannano le azioni di Israele contro i palestinesi. Nel 2011 l’AIPAC ha aiutato a persuadere 446 membri del Congresso a collaborare al sostegno delle risoluzioni contrarie alla richiesta palestinese di ottenere la condizione di stato all’ONU. Ignorando le obiezioni degli Stati Uniti (e dell’AIPAC), nel 2012 l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato una mozione che garantisce alla Palestina lo “stato di osservatore  non-membro” con 138 voti a 9. Più di recente, in risposta al tentativo palestinese di aderire alla Corte Penale Internazionale, l’AIPAC ha fatto pressioni sull’Amministrazione Obama per tirar  fuori dei finanziamenti dall’Autorità Palestinese. Malgrado l’opposizione degli Stati Uniti, il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon, ha assicurato che la Palestina diventerà membro della Corte Penale Internazionale il 1° aprile  2015, una mossa altamente  controversa  che permetterà alla Palestina di  fare causa  a Israele per crimini di guerra.

6. L’AIPAC fornisce ai funzionari governativi statunitensi un modo distorto di considerare il conflitto israelo/palestinese. L’AIPAC porta i rappresentanti degli Stati Uniti a  fare visite di Israele “addolcite”, visite considerate quasi obbligatorie per ogni nuovo membro del Congresso. L’AIPAC  ospita loro e molte  delle consorti, durante una visita ufficiale gratuita a Israele perché vedano esattamente quello che il governo israeliano vuole che vedano. E’ illegale che gruppi lobbistici portino persone del Congresso a fare dei viaggi, ma l’AIPAC aggira la legge con un finto gruppo che a scopi istruttivi, l’AIEF – American Israel Education Foundation) “per organizzare”

le visite. L’AIEF ha lo stesso indirizzo che ha l’ufficio dell’AIPAC e lo stesso personale. Questi viaggi cementano i legami tra AIPAC e il Congresso, incoraggiando la loro influenza inappropriata.

Per dimostrare che l’AIPAC ha in pugno la  maggior parte del Congresso, basta guardare a quello di cui si vanta l’AIPAC circa la sua conferenza sulle politiche, cioè che “a questa sarà presente un numero di membri del Congresso maggiore di quello presente a qualsiasi altro evento, tranne che non si tratti di una seduta congiunta del Congresso o del discorso sullo stato dell’Unione.”

7.L’AIPAC attacca i politici che contestano l’appoggio incondizionato a Israele. L’AIPAC chiede che il Congresso approvi la legge stilata dal personale dell’AIPAC.

Questo tiene un elenco di come votano  i membri del Congresso e questo elenco viene usato dai donatori che danno contributi ai politici che ottengono un buon “punteggio”. I membri del Congresso che mancano di appoggiare la legge dell’AIPAC, sono stati segnalati per rifiutare la loro richiesta di candidatura alle elezioni. Questi comprendono i senatori Adlai Stevenson III and Charles H. Percy, e I Rappresentanti Paul Findley, Pete McCloskey, Cynthia McKinney, and Earl F. Hilliard. Più di recente, molti Democratici che hanno rifiutato pubblicamente di essere presenti al discorso di Netanyahu in marzo, sono stati presi direttamente di mira dai più grossi sostenitori dell’AIPAC.

Ha detto che: “Se questi Democratici preferiscono mettere le politiche faziose prima dei principi e  “mollano”  il primo ministro di Israele, allora abbiamo l’obbligo di renderlo noto.” Adelson e gli altri potenti sostenitori di destra di Netanyahu, giurano di usare la loro ricchezza e le loro vaste risorse per punire i Democratici che “saltano” il discorso.

8. L’AIPAC tenta di zittire tutte le critiche di Israele di “etichettare” i critici come “anti-semitici”, “deleggimatori” o “ebrei che odiano se stessi.” I giornalisti, i gruppi esperti, studenti e professori sono stati accusati di anti-semitismo per avere soltanto assunto posizioni critiche riguardo alle politiche del governo israeliano. Questi attacchi soffocano le discussioni critiche e i dibattiti che sono al centro dello sviluppo politico democratico.

9. L’AIPAC fa pressioni perché miliardi di dollari dei contribuenti statunitensi vadano a Israele invece che per ricostruire l’America. Mentre le comunità in tutta la nazione tagliano i bilanci per gli insegnanti, i vigili del fuoco e la polizia, l’AIPAC spinge per dare oltre 3 miliardi di dollari all’anno a Israele. Questi soldi vanno alle forze armate israeliane per mantenere, in modo altamente tecnologico, il sistema di apartheid di oppressione dei palestinesi.

10. Il denaro per Israele proviene dai fondi destinati ai poveri del mondo. Israele ha la 24° più grande economia del mondo, ma grazie all’AIPAC riceve più dollari dei contribuenti statunitensi di qualsiasi altro paese. In un periodo in cui il bilancio degli aiuti stranieri sta subendo dei tagli, tenere la parte più grossa dell’assistenza estera per Israele,  significa sottrarre fondi dai programmi  fondamentali di nutrire, fornire rifugio e offrire assistenza d’emergenza alle persone più povere del mondo.

La conclusione è che l’AIPAC che di fatto è agente di un governo straniero, ha influenza sulla politica statunitense   sproporzionata rispetto al numero di americani che appoggiano le sue politiche. Quando un piccolo gruppo come questo ha un potere sproporzionato, danneggia tutti, compresi gli israeliani e gli ebrei americani.

Dal superare una guerra catastrofica con l’Iran a risolvere finalmente il conflitto israelo/palestinese, un punto di partenza iniziale è interrompere la stretta dell’AIPAC sulla politica degli Stati Uniti. Ecco perché prego che questa volta, mancando di rispetto al  presidente Obama e offendendo i membri Democratici del Congresso, l’AIPAC possa procedere sbandando verso la sua stessa rovina.

 

Medea Benjamin (@MedeaBenjamin) è co-fondatrice del gruppo pacifista CODEPINK e dell’Organizzazione per i diritti umani Global Exchange. E’ una delle organizzatrici di #ShutDownAIPAC, che si terrà dal 28 febbraio al 3marzo a Washington, D.C.

 

Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://zcomm.org/znet/article/10-reasons-to-pray-for-aipac-s-decline

Originale: non indicato