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http://www.orange.mu Lunedi, Decembre 22, 2014 La minaccia di una nuova guerra sulla striscia di Gaza Quattro mesi dopo la sanguinosa guerra estiva, la minaccia di un nuovo conflitto si libra sopra la striscia di Gaza, dove, avvertono gli esperti, la ricostruzione stenta ad iniziare e la riconciliazione palestinese sembra moribonda,.Poco è cambiato dala fine della guerra, il 26 agosto, nella stretta striscia di terra dove vivono stipati 1,8 milioni di palestinesi.100.000 abitanti di Gaza rimangono senza casa ad affrontare il rigido inverno e la ricostruzione delle loro case sembra ancora lontana. Da una parte, Israele lascia passare con il contagocce i materiali da costruzione, per paura che vengano usati per la fabbricazione di armi; dall'altra, il battibecco politico tra I rivali storici, Hamas che è riluttante a cedere il potere a Gaza, e Fatah del presidente Mahmoud Abbas, rallentano il processo."Tutte le opzioni sono aperte, ma una nuova guerra si profila se nulla cambia", avverte Charab Naji, un politologo di Gaza. "Se Hamas non riesce a trovare soluzioni, potrebbe pensare di non avere altra scelta", se non tornare a combattere.I leader di Hamas brandiscono la minaccia: hanno fatto, delle recenti celebrazioni del 27° anniversario del partito, una nuova dimostrazione di forza, la parata dei loro uomini in uniforme, appollaiati sul loro arsenale di razzi e altri proiettili che hanno lanciato a migliaia, verso Israele la scorsa estate.In questa occasione, il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, ha avvertito: "Fate attenzione all’esplosione, non accetteremo niente di meno della ricostruzione di tutto ciò che il nemico sionista ha distrutta a Gaza. Se non saremo ascoltati, ci saranno conseguenze per il nemico, la sua gente e i suoi leader."Questo fine settimana, per la prima volta dalla fine della guerra, aerei da guerra israeliani hanno mirato al sud della Striscia di Gaza dopo che un razzo è stato lanciato. Questi attacchi hanno causato feriti ma hanno ravvivato i timori che la situazione si possa aggravare di nuovo a Gaza, devastata da tre guerre in sei anni.Le minacce non vengono prese alla leggera dagli israeliani. "Se il blocco continua, se le frontiere restano chiuse e se la ricostruzione è ancora troppo lenta per i prossimi sei mesi, Hamas sta alzando il tono e, a seconda della risposta israeliana, si potrebbe andare verso una nuova guerra", dice AFP Avi Issacharoff, che ha coperto, a lungo i territori palestinesi per la stampa israeliana.Il Politologo di Gaza Walid al-Moudallal ritiene inoltre che l'atteggiamento di Israele prevarrà. "Se tutto la ricostruzione rimane ferma, allora la guerra sarà l'unica opzione. Hamas non avrà altra scelta", ha predetto. "Ci sono solo poche opzioni e sono una peggio dell’altra."Il nocciolo del problema è il blocco imposto da Israele per otto anni alla Striscia di Gaza.I palestinesi credevano che avrebbero visto arrivare 175 camion carichi di materiali da costruzione ogni giorno per ricostruire Gaza in tre anni. Ma, secondo Oxfam, sono solo 287 i camion che sono stati autorizzati nel mese di novembre di entrare nell’enclave dalle frontiere israeliane ed egiziane di, spesso chiuse a beni e soprattutto agli uomini.E niente sembra destinato a cambiare, la situazione politica appare bloccata. In primavera, la riconciliazione palestinese che prevedeva il trasferimento del potere a un governo di unità nazionale, che avrebbe diretto la Cisgiordania occupata e la Striscia di Gaza. Otto mesi più tardi, il governo è stato in grado di visitare Gaza una sola volta, dove Hamas controlla sempre la polizia, le elezioni promesse non hanno avuto luogo e le guardie presidenziali di Abbas dovrebbe prendere il controllo dei passaggi laterali sono ancora pendenti.Ramallah ha accusato Hamas di non giocare la partita della riconciliazione e mantenere un potere concorrente. Gaza ha denunciato che il governo di unità nazionale si rifiuta di pagare I funzionari in carica, e la crisi finanziaria è in crescita, con la zona cuscinetto costruita dall'Egitto al suo confine settentrionale con Gaza.Per Aviram Zino editorialista del quotidiano di destra israeliano Maariv, "la bomba di Gaza ha iniziato il suo conto alla rovescia. Se la situazione non cambia, un nuovo ciclo di violenza rischia di esplodere. "http://www.orange.mu Quatre mois après la guerre sanglante de l'été, la menace d'un nouveau conflit plane sur la bande de Gaza, où la reconstruction peine à débuter et la réconciliation palestinienne semble moribonde, avertissent des experts.
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