http://english.palinfo.com/ Agenzia stampa Infopal 27/8/2015
Guerra israeliana contro Gaza: 1000 bambini resi disabili permanenti Traduzione di Edy Meroli
Gaza- Defense for Children International – Palestine (DCIP) ha rivelato martedì che oltre 1.000 bambini hanno subito lesioni, a seguito dell’aggressione israeliana contro Gaza della scorsa estate, che li hanno resi permanentemente disabili, secondo l’OCHA. L’aggressione israeliana, che è durata 51 giorni, ha causato la morte di 2.220 Palestinesi, di cui almeno 1.492 civili. Altri 3.374 sono rimasti feriti, tra cui 1000 bambini che hanno subito disabilità, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). Il DCIP ha verificato, in forma indipendente, la morte di 547 bambini palestinesi tra i morti di Gaza, 535 di loro come conseguenza diretta degli attacchi israeliani. Quasi il 68 per cento dei bambini uccisi dalle forze israeliane aveva 12 anni o anche meno. Prove e testimonianze raccolte dal DCIP hanno dimostrato che non c’era un posto sicuro per i bambini a Gaza durante l’attacco israeliano. I bambini sono stati uccisi nelle loro case da missili israeliani, mentre cercavano riparo dall’artiglieria israeliana ad alto esplosivo nelle scuole, e nelle strade dai missili lanciati dai droni israeliani e da colpi di artiglieria mentre tentavano di sfuggire all’attacco con le loro famiglie. Tra questi casi c’era un bambino di Rafah, di nome Ibrahim Abu Shabab, di prima media. Era stato ferito da una granata al collo e aveva subito una frattura del femore destro e schegge in altre parti del corpo che lo avevano lasciato in una situazione molto critica. Sua madre ha detto che ha subito diversi interventi chirurgici ed è stato assente da scuola per tre mesi – mesi che hanno interessato il suo progresso educativo. Un altro bambino di nome Bilal al-Sherafi, di 11 anni, della città di Gaza, è stato ferito da schegge in tutto il corpo a causa dei missili israeliani. Sua madre e suo fratello sono stati uccisi durante l’attacco missilistico israeliano. E’ rimasto per un mese in ospedale a causa della gravità delle sue condizioni, poi è stato mandato da solo in Germania, per le cure mediche. Ha trascorso là 10 mesi e ha perso la possibilità di iscriversi all’anno scolastico nella quinta elementare. Un terzo bambino di nome Thaer Jodeh, di anni 10 , di Jabalya, ha perso la gamba destra ed è stato ferito da schegge nel corpo e ha subito lacerazioni alle mani a causa dei missili israeliani che hanno ucciso sua madre e quattro dei suoi fratelli. Anche lui è stato portato in Germania per le cure e ha trascorso là dieci mesi. Gli hanno dato un arto artificiale che ha bisogno di essere cambiato perché il bambino sta crescendo. |