Originale: teleSUR English Fonte: http://zcomm.org/ 4 giugno 2015
Le persone marce e il mondo di Nikos Raptis Traduzione di Maria Chiara Starace
Quando si considera che una persona sia “marcia”? Poiché i dizionari sono strumenti dell’ordine stabilito in qualsiasi società, tendono a essere conservatori, perfino reazionari, sebbene la maggior parte del materiale contenuto in essi sia semplicemente una “ripetizione” di quello che sappiamo, istintivamente. Quindi, riguardo all’’aggettivo “marcio” troviamo le parole: orribile, disonesto, immorale, corrotto, ecc. Penso che una persona marcia sia molto di più di quanto il dizionario cerchi di spiegare. La corrispondente parola del Greco classico per “marcio” è “sapros” [accento sulla “o”], preso a prestito in inglese con il significato di “sapro-phagous [che si ciba di materia in decomposizione – saprophyte – in italiano saprofita], ecc. In greco moderno la parola “sapros” è diventata “sapios” [accento sulla “a”]. Una persona definita “sapios”, non è semplicemente “marcia”, è “marcia fino al midollo”. Non dovrebbe far parte della società degli esseri umani normali. Chi sono, quindi le “persone marce” nelle nostre società, quali sono le loro azioni, e che cosa fa il mondo al riguardo? Eccone alcune, le loro azioni e che cosa fa il mondo riguardo a loro: -“La commissione programma di rivelare la gamma completa delle violazioni di diritti commessi in oltre 60 anni di governo autoritario… - Le peggiori camere di tortura erano nel piano interrato del Ministero dell’Interno…che si trova a un’estremità di un viale centrale lungo il quale sono allineati molti caffè…. I residenti dei dintorni sentivano gli strilli dei prigionieri che interrompevano la quiete alle 3 di notte. …” [Questi stralci sono presi da un articolo di Carlotta Gall pubblicato sul numero del 20 maggio 2015 dell’International New York Times]. Il paese è la Tunisia. I governanti della Tunisia, in questi 60 anni sono stati: Habib Bourghiba e Ben Ali. Le persone torturate in questi anni ammontano a diecine di migliaia. Ci sono delle persone normali su questa terra che non definirebbero questi due individui, “orrendi”? Erano quelli che si potrebbero chiamare persone orrende con i “colletti bianchi” (impiegati) . Quelli che facevano il “lavoro” materiale della tortura erano gli individui orrendi con le “tute blu” (operai). C’è una differenze tra le due categorie? L’unica differenza sta nei numeri. Le “élite” corrotte distruggono gli esseri umani a centinaia di migliaia. Le perfide “tute-blu, li distruggono a migliaia, dato che il loro “lavoro” è fisicamente limitato per il raggiungimento di maggiore “produzione”. Che cosa fa, quindi, il mondo, rappresentato in questo caso dall’attuale Governo della Tunisia, per punire queste persone mostruosamente orrende, “che mettono perfino dei bastoni nelle nostre parti intime”, come testimoniato dal Signor Hamemi, nell’articolo di Carlotta Gall? I Tunisini hanno istituito una “Commissione per la verità e la dignità”, le cui sedute pubbliche devono iniziare in questo mese di giugno 2015. Tuttavia, l’esperienza storica dimostra che la maggior parte del tempo, tali commissioni, in grande misura, sono controllate dalle “élite” locali come strumenti dell’Imperatore statunitense che in Tunisia ha creato una società che si presume sia laica, che fa parte della “Grande Area” del pianeta, secondo quel grande uomo che si chiama George. F. Kennan. [Nota: mi chiedo se ci sia un individuo onesto nel ”Reparto Tunisia” della CIA che potrebbe raccontarci di più su questo argomento, alla maniera di Phil Agee (agente della CIA e scrittore, 1935-2008]. Petros Babalis, un poliziotto greco, è stato uno dei più famigerati torturatori della recente storia della Grecia. In inglese il nome proprio “Petros” viene tradotto “Peter”. Petros deriva dalla parola greca “petra” che significa “pietra” e che ha la stessa radice del nome di un altro famigerato individuo: il Generale David Petraeus la cui fama è legata all’Iraq [vedere il mio articolo su Znet: “Etica di pietra”, del 21 ottobre 2007). Il numero di persone torturate da Babalis nel modo più brutale, è di migliaia. Per avere una vaga idea della perfidia di quell’uomo, ecco un esempio: Anastasia Tsirka era una giovane donna incinta. Babalis, dopo averla sottoposta al bastinado [colpi dato con un oggetto duro sulle piante dei piedi nudi] sul terrazzo della sede dei servizi di sicurezza della polizia, l’ha trascinata lungo le scale ai piani inferiori mentre perdeva sangue dopo aver abortito a causa del bastinado. L’alter ego di Babalis era Euvangelos Mallios (Euvangelos in greco significa: “colui che porta buone notizie”]. Entrambi erano stati addestrati dagli Stati Uniti alla “scienza” della tortura. Qualsiasi descrizione delle prodezze di Mallios nel campo della tortura, è superflua. Quale è stata la reazione del mondo contro questi uomini spregevoli, in questo caso, tramite il governo? Sono stati processati da giudici greci, nel 1975, e in sostanza, sono stati assolti. Babalis è stato ucciso in una strada da cittadini greci, nel 1979. Mallios è stato ucciso da due cittadini greci, un uomo e una donna, nel 1976. [Nota: Il processo di primo grado per Babalis e Mallios si è svolto nel centro di Atene, in un’aula di tribunale di 7 m.x14. Durante un intervallo per caso mi sono trovato in piedi nello stretto spazio che separava il lato riservato agli imputati e ai loro parenti, da quello riservato alle persone torturate e ai loro parenti. Babalis stava in piedi alla mia destra a una distanza di poco più di mezzo metro. Poi Tsirka è passata alla mia sinistra andando verso il suo posto. Babalis ha borbottato: “Puttana!” Non sono sicuro che Tsikra abbia sentito l’insulto, ma anche se lo avesse sentito, che cosa avrebbe potuto fare? Il processo di secondo grado per Babalis e Mallios è stato trasferito ad Halide, una cittadina a circa 80 km. a nord-est di Atene, per proteggere i torturatori da qualsiasi reazione popolare. La mattina presto del primo giorno del processo, sono andato in macchina ad Halide. L’aula era quasi vuota. Ero l’unico cittadino presente. C’erano un paio di giornalisti locali che e due o tre maiali della sicurezza in abiti civili. Nei giorni successivi, i torturatori si comportavano come se fossero i “padroni” dell’aula. Ridevano, deridevano le loro vittime, le insultavano, ecc. I torturatori della polizia, quella razza di mortali corrotti, non si limitano soltanto alla soddisfazione di infliggere dolori, hanno anche benefici collaterali. Guadagnano denaro dai parenti delle loro vittime che fanno qualsiasi cosa per proteggere i loro consanguinei.Ecco un esempio di “benefici” aggiuntivi per i torturatori della polizia: un mio collega ingegnere era stato arrestato dalla polizia della sicurezza durante la dittatura militare in Grecia del 1967-1974 introdotta dagli Stati Uniti, perché era di sinistra. Sua moglie è andata al commissariato di polizia per scoprire che cosa succedeva a suo marito. Per parecchi minuti ha tentato di evitare un’aggressione sessuale da parte di un poliziotto che la inseguiva girando attorno alla scrivania. L’Arcivescovo di El Salvador, Oscar Romero, è stato assassinato dalla CIA nel 1980. La domanda che ci dovremmo porre tutti, è: chi è più perfido, come essere umano, il funzionario della CIA bene educato e con alto livello di istruzione che ha ordinato l’assassinio di Romero, o l’individuo subumano che gli ha sparato? Non è forse stato Ronald Reagan che è arrivato al livello più basso di infamia per tutti i Romero uccisi durante il suo regno? Di nuovo, chiedo, quale è stata la reazione del mondo per l’assassinio di Romero? La beatificazione…di Romero proclamata dal Papa! Kavalla è una città greca di circa 60.000 persone nella Macedonia Orientale. L’area più vasta di Kavalla originariamente era il sito della città greca di Filippi. Sfortunatamente per Kavalla, “…durante la notte Paolo ebbe una visione: gli apparve un uomo della Macedonia che lo pregava, dicendogli; vieni in Macedonia, aiutaci…E quindi [Paolo] andò a Filippi che è la città principale di quella parte di Macedonia ed è colonia [romana] e ci fermammo in quella città e vi abbiamo vissuto per alcuni giorni.” [Atti degli Apostoli, 16:10, 12, KJV] Così, fin da circa 50 anni dopo la nascita di Cristo, quando San Paolo ha visitato Filippi, che ora è Kavalla, il fanatismo religioso cristiano e l’odio per gli ebrei che avevano ucciso Cristo, si sono radicati nella città. Un paio di settimane fa, la sindachessa di Kavalla, signora Tsanaka, eletta con i voti delle persone di destra, è stata d’accordo con gli anti-Semiti di Kavalla a fermare la iniziativa di dedicare di un monumento alla memoria dei 1.484 ebrei di Kavalla che erano stati sterminati dai nazisti durante la II guerra mondiale. In questo caso, tra le persone più immorali c’erano i capi Cristiani Ortodossi della zona. Che cos sta facendo il mondo riguardo a questo? Nessun mortale può andare contro la religione. -Non c’è alcuna necessità di dire nulla sul marciume dei politici. Quando si fanno domande su questo alla gente di tutto il mondo, rispondono: “tutti loro!” Non è una generalizzazione molto imprecisa. -Infine, i Jjhadisti sono esseri umani più orrendi dei loro “creatori” di Langley? (città in Virginia, USA dove c’è la sede della CIA, n.d.t.) E allora, che cosa sta facendo il mondo riguardo a questi “creatori”? Ipotizzando che, nella sua maggioranza, il mondo consista di uomini e donne razionali, onesti e gentili, è logico aspettarsi che chiederanno di sapere chi sono i governanti infami che ordinano la tortura; chi sono gli uomini orribili che eseguono gli atti materiali della tortura, chi sono il resto degli uomini corrotti, e che cosa fa il mondo riguardo alla punizione di questi esseri umani marci. Il fatto è che le persone ordinarie del mondo sanno chi sono “le persone marce” nelle nostre società. Spetta a noi fare qualcosa al riguardo, in maniera partecipativa.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Fonte: http://zcomm.org/znet/article/rotten-people-and-the-world |