fonte: Counterpunch Difendere l’umanità, con le buone o con le cattive Il fascismo sarà combattuto Un altro passo, un’altra esplosione di follia e tutto ciò per cui l’umanità si è battuta, ciò per cui ha lavorato e cui ha mirato per anni, secoli e millenni, può scomparire in una mostruosa serie di esplosioni. Il nostro pianeta potrebbe finire a pezzi o potrebbe essere avvelenato e diventare inabitabile, per sempre. Iperbolico? Per nulla, considerati i precedenti dell’Impero: una guerra dopo l’altra, un’invasione dopo l’altra, con centinaia di paesi destabilizzati, leader assassinati e governi rovesciati. La trama può essere simile a quella del famoso romanzo di Gabriel Garcia Marquez: “Cronaca di una morte annunciata”. Siamo in grado di prevedere quello che potrà presto accadere, stiamo avvertendo che la carneficina è probabile possa aver luogo in un futuro prossimo e su vasta scala, ma i nostri avvertimenti, mentre li registriamo, non stanno spingendo all’azione quasi nessuno. Ma questo può presto cambiare. Quelli che oggi stanno spingendo il mondo a un disastro irreversibile sono chiaramente identificabili: sono i fondamentalisti del mercato, i dogmatici cristiani conservatori che credono nella superiorità della loro dottrina e nella “natura eletta” del popolo e della cultura occidentali, così come i milioni di loro lacchè e di cortigiani minori: migliaia di amministratori delegati e ‘strateghi militari’ fuori di testa. Se si lascia decidere a loro tra distruggere il mondo e il perdere il controllo su di esso, loro sceglieranno la distruzione. E non avrebbero rimorsi a por fine a milioni di vite umane, perché la loro ‘logica’ e ‘moralità’ si fonda su certi dogmi bizzarri e di una confusa ‘santa rettitudine’ e perché, nel corso di lunghi secoli oscuri, sono riusciti a coltivare infiniti argomenti, intesi a giustificare la loro follia. La sola condizione in cui consentirebbero al resto di noi di sopravvivere ed esistere sarebbe se diventassimo loro schiavi incondizionati; non semplicemente servi, ma schiavi. Vogliono dominarci e contemporaneamente pretendono di essere temuti, ammirati e adorati. Sì, il controllo, la sottomissione devono essere totali. E tutti quei vergognosi sentimenti servili che si aspettano che noi dimostriamo devono essere assoluti, ‘puri’ e incondizionati. State indovinando correttamente: tutto ha le sue radici da qualche parte ‘là dietro’, nell’era della ‘Santa Inquisizione’. Se osiamo opporci sono capaci di gettarci addosso le atomiche, di ridurci tutti in polvere, anche se pure loro e le loro famiglie svanirebbero in quel fuoco. E’ perché questa gente è davvero estremista e fanatica, perché vuole assolutamente tutto, perché sono maniaci del possesso non solo di enormi apparati di propaganda, sorveglianza e polizia, ma anche delle bombe atomiche. *** Dopo che questo regime e i suoi reggitori hanno colonizzato e schiavizzato quasi l’intero pianeta Terra, ben poca decenza è rimasta nei luoghi caduti nelle loro mani, poiché su tutto ciò che era puro, su tutto ciò che era naturale e umano loro hanno sputato, l’hanno pervertito, banalizzato e reso merce. La gente di tutto il mondo era solita sognare e desiderare cose come solidarietà, bellezza, amore, giustizia per tutti, uguaglianza e fratellanza, oltre a una permanente assenza di paura. Il sapere doveva avere uno scopo e uno solo: dare alle persone gli strumenti intellettuali per costruire società migliori. Oggi bambini e adulti vanno a scuola per diventare formiche obbedienti e stupide, pronte per la routine dell’industria. Più istruzione e diplomi ricevono e più stereotipati e condizionati diventano i loro cervelli. Nella maggior parte dei paesi la medicina non è nulla di più che un’attività ben remunerata, mentre quasi tutte le case farmaceutiche sono indaffarate a saccheggiare foreste pluviali e a registrare i loro brevetti, invece di curare le persone. La grande scienza è morta, dopo essere stata rinchiusa dietro le porte di laboratori prevalentemente industriali o in università o centri di ricerca. Le migliori menti scientifiche lavorano per l’esercito, o sono occupate a sviluppare ‘prodotti’ per i mercati, invece di far progredire l’umanità. Le Arti, un tempo l’avanguardia del pensiero e del progresso umano, sono state ridotte a intrattenimento, prevalentemente a una massa di roba pop, prive d’anima e d’intelligenza quanto i supermercati o i centri commerciali. Invece di guidare le persone alle barricate, invece di farle mirare a qualcosa di più elevato, gli artisti sono stati ridotti al livello d’intrattenitori da quattro soldi. Deliberatamente, la forma è stata posta prima della sostanza. In tutte le principali città del mondo governate dall’Impero, la gente sugli autobus e sui treni oggi guarda gli schermi dei propri telefonini più recenti, scambiando sempre più messaggi incomprensibili, idioti, infantilmente abbreviati e centrati sull’io. Quasi nessuno legge libri. Quasi nessuno pensa. Quasi nessuno prova sentimenti. Ogni amore è diventato simile all’involucro pop prodotto in serie di coriandoli. Nessuno sembra essere felice. Nello stesso Impero le persone sono miseramente atomizzate, sole e perse. Sono troppo spaventate per aprirsi reciprocamente il cuore, per amare, per dare tutto agli altri. Nelle colonie, sono messe al lavoro famiglie e strutture religiose orrendamente ritardate per servire l’oppressione, che a sua volta serve l’Impero. Sugli ideali si sputa; sono trascinati nel fango dagli onnipotenti fabbricanti di obbedienza e dai loro strumenti più potenti: i media di massa, gli imprenditori religiosi, il sistema dell’istruzione privata e la macchina dell’intrattenimento popolare. Solo il consumismo, la mercificazione, i successi in affari e la lealtà al regime sono glorificati. Non c’è nulla che incoraggi la gente a sognare un mondo molto migliore o a lotta per una società nuova, giusta e ugualitaria. Ogni società o ideologia che osi mettere al primo posto le persone è demonizzata e ridicolizzata. E’ attaccata ideologicamente. Se rifiuta di arrendersi, è attaccata militarmente, è bombardata e in conclusione finisce per essere interamente distrutta. *** L’Impero occidentale insiste nel controllare tutto ciò che abbia qualche sostanza. E’ persino riuscito a radicalizzare religiosi non cristiane, in modo più impressionante l’Islam: prima attraverso il sostegno britannico ai wahabiti, poi attraverso la creazione occidentale dei mujaheddin in Afghanistan, che successivamente hanno dato vita ad al-Qaeda, e recentemente mediante la creazione dell’ISIS da parte della NATO. L’Impero è unicamente interessato a controllare il mondo, non al suo benessere o alla prosecuzione della sua esistenza. Di fatto dimostra uno spettacolare disinteresse alla sopravvivenza della razza umana e del nostro pianeta. Ho visto ‘affondare’ intere nazioni, o diventare inabitabili a causa del riscaldamento globale: Kiribati, Tuvalu e le Isole Marshall. Ho visto isole enormi, come Sumatra o il Borneo, totalmente tagliate fuori, coperte da neri fiumi tossici, interamente distrutte. Ho visto orrori inimmaginabili; città interamente abbandonate alle ‘forze del mercato’: Giacarta, Nairobi, Tegucigalpa … Ho parlato con persone di New York terrorizzate all’idea di ammalarsi un giorno: non a causa della malattia in sé, ma perché non sarebbero state in grado di pagare le parcelle mediche. Ho visto giovani oppressi dal peso mortale dei debiti per gli studi. Ho parlato a eserciti di persone che “non hanno idea di cosa fare della propria vita”, ogni significato, ogni motivo di esistere semplicemente persi! Ho visto dozzine di campi di battaglia, di città e paesi rasi al suolo da bombardamenti. Ho visto milioni di profughi. Tutto ciò perché l’Impero potesse conservare questo mostruoso sistema egoista che si autopromuove, un sistema che nessuno vuole davvero, né ha mai davvero voluto. E oggi, un altro passo ed esso scatenerà un conflitto con la Russia, la Cina, forse l’Iran … *** Più vedo, più penso: dobbiamo trovare un modo per disarmare questi maniaci che governano il mondo e trovare anche un modo per disarmare i loro servi e lacchè degli ‘stati vassalli’. Questa è una follia totale! Non è dove dovrebbe trovarsi l’umanità, oggi. Hanno sequestrato l’umanità, incarcerato il progresso, assassinato i sogni e coperto interi continenti di una coltre buia, sarcastica, deprimenti di nichilismo. Invece di creare musica e poesia magnifiche, invece di costruire parchi pubblici e città ecologiche, stiamo soffocando di automobili i nostri centri urbani; stiamo assassinando milioni di persone per l’accesso alle risorse naturali. Viviamo per l’iper-produzione e l’iper-consumo, mentre miliardi marciscono vivi in una fogna. Stiamo rovesciando leader politici onesti e assassinando giornalisti che si rifiutano di mentire. Ci spiamo a vicenda, ci inganniamo a vicenda e ci torturiamo a vicenda, ci intimidiamo a vicenda, ci assassiniamo gli uni gli altri e ci odiamo reciprocamente. La maggior parte delle persone è stata indotta a dimenticare che gli esseri umani sono essenzialmente creature ottimiste, affettuose e generose. La maggior parte delle persone è stata indotta a dimenticare, o non le è mai stato permesso di sapere, che costruire società migliori è molto più glorioso e divertente che vivere in un qualche incubo individualistico estremo. Vivere per l’umanità, non per il profitto, non per il dogma di “prima io-io-io”, è gratificante e dà veramente significato alla propria esistenza. *** I nostri cosiddetti ‘leader’, politici, religiosi ed economici/affaristici, dovrebbero stare in un manicomio. Come rinchiuderceli richiederà, indubbiamente, una manovra estremamente delicata. Suggerisco: promettiamo loro, diamo loro, ogni paracadute dorato immaginabile che possano desiderare. Qualsiasi cosa: pur di liberarcene, di cacciarli dal potere. Dovrebbero stare dietro le sbarre, ovviamente, a subire accuse che vanno dalla frode al genocidio; ma punirli non è la mia priorità, almeno non ora. La priorità è che l’umanità sopravviva; sopravviva come moltitudine di persone, non di schiavi. Quei maniaci sanno che possono prosperare solo in un mondo da essi creato. Non hanno gentilezza, non hanno potere creativo. Il loro sistema può prosperare solo grazie all’inganno, all’intimidazione e al terrore. E’ per questo che loro e il loro sistema non scompariranno volontariamente, e pacificamente. La vita, per loro, è una questione d’affari. Non esistono per l’umanità; esistono da proprietari di schiavi (anche la schiavitù è un affare per loro, fin dall’inizio) e da inquisitori religiosi; ed esistono anche per i loro giochi mortali; per gli affari, per il mercato. Troviamo un modo per ricomprarci il mondo da loro! Troviamo un modo per comprare erba e fiumi, oceani e foreste pluviali, città antiche, creature, alberi e fiori. Troviamo un modo per riacquistare il rispetto per la razza umana. Compriamolo da loro e poi non rivendiamolo mai più. Non vendiamolo a nessuno, indipendentemente da quanto meravigliosamente ci seduca! Recuperiamo, anche pagando un prezzo, la logica e la ragione: facciamo sì che l’amore sia di nuovo amore; che il dolore sia dolore, che la giustizia sia esattamente ciò, giustizia, e nient’altro! Qualsiasi prezzo andrà bene, purché essi lascino in pace questo pianeta. Per millenni le loro Crociate, il loro colonialismo, i loro saccheggi hanno trasformato il nostro mondo in un enorme globo di paura, di torture, di fumo e in una grottesca parodia di moralità. E dopo tutta quella follia e quel terrore che sono stati commessi alcuni ancora prendono sul serio questo regime, questa miscela Molotov di cristianesimo, imperialismo e capitalismo fondamentalisti! Per favore, non prendiamola più sul serio. E’ solo uno scherzo terribile, un incubo e un insulto all’essenza stessa dell’umanità. Ridiamone, sbellichiamoci al vederlo o, come ho suggerito: negoziato un accordo immediato, anche se finiremo totalmente al verde per un certo tempo. Ma per nessun morivo dovremmo più prenderlo ‘sul serio’. E non continuiamo più a vivere in questo modo! Questo regime ha pervertito tutte le più grandi aspirazioni dell’umanità. Ha fatto deragliare il progresso e distrutto la speranza. Ha soffocato la gentilezza e la solidarietà. Ha rapinato la grande maggioranza delle persone e poi ha suggerito che ‘la povertà andrebbe mitigata mediante la carità’. E ha assassinato centinaia di milioni di persone, forse miliardi. Insultiamolo. Scherniamolo. Gettiamogli soldi in faccia. Se si rifiuta di andarsene, combattiamolo! *** Guardate il nichilismo che ci circonda! L’Impero non ha canzoni splendide, canzoni sulla costruzione di nazioni; non ha poesia che possano farci venire la pelle d’oca. Non ha leader che possano, difesi da scarsa polizia, affacciarsi a una folla da un balcone, condividendo con la gente la propria passione per la costruzione di una grande mondo per tutti noi. Non ha lealtà e non offre alcuna certezza. L’’amore’ che produce è ‘orientato all’interesse e agli affari’, non dura, e non ci si può fare affidamento. L’Impero non è neppure più in grado di combattere, perché è malaticcio e vigliacco. Assassina milioni, sì, ma li assassina premendo tasti e facendo volare droni, e usando regimi vassalli, le proprie colonie. E’ perché gli ideali dell’Impero sono meschini, perché i suoi dogmi religiosi sono deprimenti, perché il capitalismo è vuoto, perché il neocolonialismo è immorale! *** Se l’Impero ci ucciderà moriremo tutti per niente; solo in tal modo l’Impero e i suoi maniaci possono prosperare! Perciò non moriamo! Combattiamo per vivere, contro il fascismo che ci sta oggi stringendo alla gola. Uniamoci e gridiamo: “Rivogliamo indietro questa Terra!” “Rivogliamo indietro la gentilezza, l’onestà e l’amore!” Ma queste grida non dovrebbero essere slogan in qualche marcia di protesta. Le marce di protesta non funzionano. O combattiamo o non cambieremo nulla. Queste dovrebbero essere le rivendicazioni sulle nostre bandiere, i nostri gridi di battaglia! Chiedete dovunque in America Latina e in Africa, in Asia e in Oceania, in Medio Oriente, persino negli epicentri dell’Impero, in Europa e negli Stati Uniti: la gente vuole vivere in un modo libero dalla costante paura e dall’irrazionale senso di colpa. Vuole ospedali per curare i malati e impedire che altri si ammalino, scuole per istruire davvero, e case per dare un tetto e un rifugio alle persone, città e paesi per offrire un’elevata qualità di vita ai loro abitanti. Vuole certezze. La vuole che la vita riabbia un senso … e sia piena di bellezza, di speranze e di sogni! Vuole guardare le stelle in cielo, e sognare. A volte non è nemmeno più in grado di descriverlo, ma se ci si parla, è questo che la maggior parte della gente vuole davvero. “Un viaggio di mille li comincia con un singolo passo”, ha detto il grande filosofo cinese Lao-Tse, circa venticinque secoli fa. Ma al fine di compiere quello stesso primo passo, uno deve alzarsi in piedi, essere eretto. E per alzarsi in piedi uno deve essere vivo, deve essere deciso. Vero, a volte è più facile inginocchiarsi o prostrarsi, piuttosto che alzarsi in piedi, piuttosto che avanzare, piuttosto che lottare. A volte è più facile tradire che restare leali ai propri sogni, al proprio amore, ai principi essenziali. Ma si vive davvero solo quando si è in piedi, quando si marcia in avanti e si mira a un mondo migliore, quando si mantengono le promesse e gli impegni. L’Impero ha spezzato molti; ha comprato molti o li ha spaventati inducendoli a sottomettersi. Ma altri si stanno alzando in piedi. Non tutti sono in vendita, né tutti sono disposti a servire. I primi passi sono compiuti, dovunque. Molte migliaia di li di distanza saranno presto coperte. Il fascismo sarà combattuto. L’umanità sarà difesa! Con le buone o con le cattive il regime dovrà piegarsi agli interessi dell’umanità. Non gli sarà permesso di compiere quel passo finale, il più distruttivo! Andre Vltchek è un romanziere, regista e giornalista d’inchiesta. Si è occupato di guerre e conflitti in dozzine di paesi. La sua discussione con Noam Chomsky ‘On Western Terrorism’ [A proposito del terrorismo occidentale] sta andando ora in stampa. Il suo romanzo politico, acclamato dalla critica, ‘Point of No Return’[Punto di non ritorno] è ora riedito e disponibile. Oceania è il suo libro sull’imperialismo occidentale nel sud del Pacifico. Il suo libro provocatorio sull’Indonesia post-Suharto e sul modello fondamentalista del mercato è intitolato “Indonesia The Archipelago of Fear” [Indonesia l’arcipelago della paura]. Ha appena completato il documentario ‘Rwanda Gambit’ [Gambetto ruandese] sulla storia del Ruanda e sul saccheggio della Repubblica Democratica del Congo. Dopo aver vissuto per molti anni in America Latina e in Oceania, Vltchek attuale risiede e lavora in Asia Orientale e in Africa. Può essere raggiunto attraverso il suo sito web o al suo indirizzo Twitter. Lo spirito della resistenza è vivo Originale: http://www.counterpunch.org/2015/01/02/2015-defending-humanity-by-reason-or-force/
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