http://www.lantidiplomatico.it/ 18/12/2015
Washington sta spingendo il mondo verso l’Armageddon. di Paul Craig Roberts Traduzione di Costantino Ceoldo
La base della politica estera Usa è evitare il sorgere di poteri in grado di condizionare la sua azione unilaterale
Una delle lezioni della storia militare è che una volta che la mobilitazione bellica ha avuto inizio assume una dinamica propria ed incontrollabile, scrive Paul Craig Roberts sul suo sito. Questo potrebbe essere proprio quello che si sta verificando sotto i nostri occhi.
Nel suo discorso del 28 settembre per il settantesimo anniversario delle Nazioni Unite, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia non può più tollerare l’attuale situazione nel mondo. Due giorni dopo, su invito del governo siriano, la Russia ha iniziato la [sua] guerra contro l’ISIS.
La Russia ha avuto rapidamente fortuna nel distruggere i depositi d’armi dell’ISIS e nell’aiutare l’esercito siriano a disfarne i successi. La Russia ha distrutto anche migliaia di autobotti, il contenuto delle quali stava finanziando l’ISIS trasportando in Turchia il petrolio siriano rubato, dove viene venduto dalla famiglia dell’attuale presidente Erddogan
Washington è stata colta di sorpresa dalla fermezza della Russia. Temendo che il rapido successo di tale decisiva azione russa avrebbe scoraggiato i vassalli NATO di Washington dal continuare a sostenere la sua guerra contro Assad e dall’usare il suo governo fantoccio a Kiev per tenere sotto pressione la Russia, Washington ha organizzato con la Turchia l’abbattimento di un cacciabombardiere russo, nonostante l’accordo tra Russia e NATO che non ci sarebbero stati incontri aria-aria nella zona delle operazioni aeree russe in Siria.
Anche se nega ogni responsabilità, Washington ha usato la bassa intensità della risposta Russia all’attacco, per il quale la Turchia non si è scusata, per rassicurare l’Europa che la Russia è una tigre di carta. I presstitute occidentali hanno strombazzato: La Russia è una tigre di carta.
La bassa intensità nella risposta del governo russo alla provocazione è stata usata da Washington per rassicurare l’Europa che non vi è alcun rischio nel continuare la pressione sulla Russia in Medio Oriente, Ucraina, Georgia, Montenegro ed altrove. L’attacco di Washington ai soldati di Assad viene utilizzato per rafforzare la convinzione che si sta inculcato nei governi europei che il comportamento responsabile della Russia per evitare la guerra è [invece] un segno di paura e di debolezza.
Non è chiaro fino a che punto i governi russo e cinese capiscano che le loro politiche indipendenti, ribadite dai presidenti di Russia e Cina il 28 settembre, siano considerate da Washington come “minacce esistenziali” per l’egemonia statunitense. La base della politica estera degli Stati Uniti è l’impegno ad evitare il sorgere di poteri in grado di condizionare l’azione unilaterale di Washington. La capacità di Russia e Cina di fare proprio questo li rende entrambi un obbiettivo.
Washington non si oppone al terrorismo. Washington ha creato appositamente il terrorismo per molti anni. Il terrorismo è un’arma che Washington intende utilizzare per destabilizzare la Russia e la Cina esportandolo alle popolazioni musulmane in Russia e Cina. Washington sta usando la Siria, come una volta l’Ucraina, per dimostrare l’impotenza della Russia all’Europa –ed anche alla Cina, essendo una Russia impotente un alleato meno attraente per la Cina.
Per la Russia, la risposta responsabile alle provocazioni è diventata una [forma di] passività, perché incoraggia ulteriori provocazioni. In altre parole, Washington e la credulità dei suoi vassalli europei hanno messo l’umanità in una situazione molto pericolosa, in quanto le uniche scelte rimaste a Russia e Cina sono quelle di accettare il vassallaggio americano o di prepararsi per la guerra.
Putin deve essere rispettato per aver riservato più valore alla vita umana di quanto non facciano Washington e i suoi vassalli europei e per aver evitato risposte militari alle provocazioni. Tuttavia, la Russia deve fare qualcosa per rendere i paesi della NATO consapevoli che ci sono gravi costi nel loro essere così accomodanti verso l’aggressione di Washington contro la Russia. Ad esempio, il governo russo potrebbe decidere che non ha senso vendere energia ai paesi europei che si trovano di fatto in uno stato di una guerra contro la Russia. Con l’inverno alle porte, il governo russo potrebbe annunciare che la Russia non vende energia ai paesi membri della NATO. La Russia avrebbe perso i suoi soldi, ma è più conveniente che perdere la propria sovranità o una guerra.
Per porre fine al conflitto in Ucraina, o per aumentarne l’intensità a un livello oltre la volontà dell’Europa a parteciparvi, la Russia potrebbe accettare le richieste delle province separatiste di ricongiungersi con la Russia. Per Kiev continuare il conflitto, [significherebbe] che l’Ucraina dovrebbe attaccare la stessa Russia.
Il governo russo ha fatto affidamento su risposte responsabili e non provocatorie. La Russia ha adottato un approccio diplomatico, confidando su governi europei realisti, capaci di rendersi conto che i loro interessi nazionali divergono da quelli di Washington e capaci di cessare di consentire la politica egemonica di Washington. La politica della Russia non ha avuto successo. Per ripetere, le risposte responsabili della Russia sono state utilizzate da Washington per dipingere la Russia come una tigre di carta che nessuno deve temere.
Ci ritroviamo con il paradosso che la determinazione della Russia ad evitare la guerra ci sta portando direttamente in guerra.
Che i media russi, il popolo russo e la totalità del governo russo lo capiscano o meno, questo deve essere evidente per i militari russi. Tutto ciò che i capi militari russi devono fare è guardare la composizione delle forze inviate dalla NATO per “combattere ISIS”. Come fa notare George Abert, gli aerei americani, francesi ed inglesi che sono stati dispiegati sono aerei da combattimento il cui scopo è il combattimento aereo, non l’attacco al suolo. I caccia non sono stati dispiegati per attaccare l’ISIS a terra, ma per minacciare i caccia-bombardieri russi che stanno attaccando i bersagli dell’ISIS al suolo.
Non vi è dubbio che Washington stia spingendo il mondo verso l’Armageddon e l’Europa ne sia l’attivatore. I pupazzi acquistati-e-pagati-come-marionette di Washington in Germania, Francia e Regno Unito sono stupidi, indifferenti o impotenti a sfuggire alla morsa di Washington.
A meno che la Russia non svegli l’Europa, la guerra è inevitabile.
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