http://popoffquotidiano.it/ 17 agosto 2015
Renoize 2015. #IoNonDimentico di Marina Zenobio
“Naturally against fascism”. In arrivo Renoize 2015, il festival in memoria di Renato Biagetti, ucciso a 26 anni sul litorale romano, da coltellate fasciste. “Perché l’unico modo per non perder la memoria, per fortificarne le radici per il futuro è farla vivere nel presente, nella creazione di percorsi e progetti, di incontri e relazioni, di battaglie e resistenze”.
Inizierà giovedì 27 agosto a Focene, per concludersi sabato 29 agosto al Parco Schuster di Roma, Renoize2015, il festival da diversi anni dedicato dai compangni e dalle compagne di Acrobax Projet Laboratorio del Precariato, alla memoria di Renato Biagetti, ucciso a 26 anni dalle coltellate di due fascisti il 27 agosto del 2006, all’uscita del Buena Onda di Focene, un locale sul litorale romano, dove aveva assistito ad un concerto reggae con la sua compagna.
Il programma E proprio dal Buena Onda giovedì 27 agosto, lo stesso luogo lo stesso giorno dell’omicidio di Renato,inizierà la staffetta di Renoize2015, con un torneo di beach rugby alle 17, e continuare la serata alle 20, a Fiumicino, per un aperitivo “No Porto” al Bilanciano Occupato, nei pressi del vecchio faro. Sabato 29 agosto, la seconda giornata del festival si terrà invece a Roma, a Parco Schuster, dalle 17 con performance e laboratori per bambine e bambini con Cantieri Comuni e Kirimba (samba). E poi musica, tanta musica, con Militant A, Ice One, Los3Saltos, Made in Luna, Spam, Iliaria Viola Quartet, Giulia Anania, Veeblefetzer e Lucci.
La convocazione Nella convocazione dell’evento, i compagni e le compagne di Renato Biagetti, rivendicano la determinazione con cui, a nove anni dall’assassinio del giovane tecnico del suono, hanno continuato a raccontarne la storia, le sue passioni, a mantenere vivo l’ingranaggio della memoria. “Perché l’unico modo per non perder la memoria, per fortificarne le radici per il futuro è farla vivere nel presente, nella creazione di percorsi e progetti, di incontri e relazioni, di battaglie e resistenze”. Ricordano quanto “espliciti messaggi di intolleranza e fascismo stiano prendendo piede nella nostra società, trovando terreno fertile nella paura generalizzata prodotta dalla crisi economica e dalla precarizzazione delle nostre vite. Questo dato appare ancora più evidente se facciamo scorrere lo sguardo prima sul contesto europeo e poi su quello globale, dove vediamo proliferare e affermarsi formazione politiche di chiara matrice fascista e pericolosamente guerrafondaie”. Denunciano come, in Italia, “il connubio tra la vecchia destra nostrana che prova a prendere spazio con iniziative xenofobe, con aggressioni e assalti ai rifugiati , e l’opzione della ‘nuova’ destra di Salvini che riempiendo quotidianamente gli spazi televisivi, fomenta odio verso i più deboli, spostando il problema degli effetti della crisi verso le marginalità sociali, dimenticandosi, volontariamente, che proprio la sua forza politica è stata complice ed artefice dell’ impoverimento generalizzato che tutti subiamo sulla nostra pelle. Da un altro verso, l’ondata giustizialista e legalitaria si serve a sua volta di questo clima d’odio per ridurre i nostri spazi di democrazia e ristrutturare ancora più violentemente un modello di governo delle città fondato su corruzione e rapporti clientelari, che determinano la condizione per cui queste stesse città assumono il carattere di invivibilità che ben conosciamo. In questo modo, dopo aver speculato per anni su tutto ciò che è patrimonio pubblico, arriva la narrazione legalitaria a svendere la città, incentivare processi di privatizzazione (dalla scuola, alla sanità, ai trasporti) e trasformare Roma in una città inaccessibile”. Per questo ribadiscono l’importanza di lotte, come quella del 28 febbraio scorso, contro la visita a Roma del leader della Lega che, però, ha trovato nelle strade della capitale oltre 30 mila persone a gridare #MaiConSalvini. Perché, conclude il comunicato, “Roma non si piega e non dimentica, anzi, ricorda le ingiustizie che ha subito e contro cui si è battuta. Ricorda le squadracce dei fascisti, i saluti romani e le aggressioni, ricorda laparentopoli di Atac, i biglietti falsi, il business delle cooperative ai danni dei migranti, la Lega Nord quando era al governo e le misure che ha sostenuto, il Pd di Renzi e la connivenza con le politiche di austerity. Una Roma con la memoria lunga, che ricorda e continua a lottare”. In tal senso e in concomitanza con il festival Renoize2015, hanno lanciato anche la campagna #IoNonDimentico. Per Renato e per l’idea del mondo che avrebbe voluto vivere insieme a tutte e tutti noi. Perché la memoria non è un esercizio individuale ma “un processo collettivo, in movimento, una forma comune per continuare a camminare, insieme..” |