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Mercoledì, 30 Novembre -0001

 

Giovani e bambini tra i più poveri al mondo

di Irene Giuntella

 

La povertà colpisce i giovani. Più della metà della popolazione mondiale che attualmente si trova in condizione di indigenza è rappresentata da ragazzi intorno ai diciotto anni o minori(47%). Questi sono i dati drammatici riportati da una recente analisi del Parlamento Europeo. Ragazzi che vivono spesso in situazioni di esclusione sociale , abusi e violenze, in particolare le ragazze e le giovani donne. Almeno 300 mila sono i bambini soldato coinvolti nei conflitti armati.

 

Bambini soldato e conflitti armati

Negli ultimi dieci anni si conta siano morti circa due milioni di bambini a causa dei conflitti armati e oltre sei milioni sono rimasti menomati. Circa 20 milioni di minori sono dislocati o rifugiati, un milione almeno sono gli orfani, mentre altri sono in ostaggio, rapiti o vittime di traffico umano. Bambini che crescono senza i genitori, istruzione, qualcuno che si prenda cura di loro, assistenza sanitaria e servizi sociali di base. In una guida sui diritti dei bambini , il Servizio di azione esterna Ue (EEAS), ribadisce l’impegno Ue a seguire le necessità di breve e lungo termine dei minori post-situazioni di conflitto: il reinserimento ad una vita normale, al disarmamento, una reintegrazione sociale e riabilitazione psico-sociale. Seppure rimanga alta la percentuale di mortalità infantile sotto i cinque anni di vita, nel 2012 si registravano 53 morti su mille nascite, mentre nel 1990 il tasso era di 99 decessi su mille nascite. Ogni giorno 18 mila bambini muoiono prima di compiere il loro quinto anniversario: l’obiettivo di ridurre di due terzi la mortalità infantile entro la fine del 2015 appare molto lontano ancora. Spesso i bambini muoiono per la mancanza di accesso ad una alimentazione sufficiente, per la mancanza di acqua sicura o depurata, la carenza di servizi universali per la salute, per la sessualità e la maternità. Qualche passo in avanti sulla denutrizione si è fatto invece: nel 1990 i bambini sotto peso erano all’incirca 160 milioni, nel 2012 se ne registravano 99 milioni, anche se un bambino su sette al disotto dei cinque anni rimane ancora sottopeso. Ancora allarmante è il numero dei bambini nel mondo con problemi di crescita: uno su quattro con meno di cinque anni, 162 milioni. Si tratta di una condizione che può diminuire lo sviluppo cognitivo e fisico e continuare un circolo vizioso di povertà e malnutrizione. Nel 2014 il Consiglio Ue Affari Esteri si è posto un obiettivo ambizioso appoggiando un Piano di Azione sulla Nutrizione : il piano si pone di ridurre il numero di bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione di almeno 7 milioni e del 40% i problemi di sottosviluppo entro il 2025. Inoltre gli obiettivi prefissati dalle Nazioni Uniti per lo Sviluppo Sostenibile e l’agenda post 2015 prevedono anche di arrivare alla riduzione della mortalità neonatale a dodici o meno casi ogni mille nascite e il tasso di mortalità dei bambini al disotto dei cinque anni a venticinque decessi o meno ogni mille nascite. Oltre naturalmente a combattere il lavoro minorile, il fenomeno dei bambini soldato, le forme di abuso e violenza sui minori. Mentre si lavorerà per garantire un’identità legale a tutti e l’effettiva registrazione delle nascite.

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