A Monte Sole e a Marzabotto anche chi demolisce Diritti e Costituzione?

“Sentinella quanto resta della notte?”(Is. 21,11)

 

Le Comunità che vivono attorno a Monte Sole, apprendono solo in questi giorni dalla stampa, a cose fatte, le prime notizie sulle figure pubbliche che si è inteso  coinvolgere nella manifestazione celebrativa del 70° anniversario della Liberazione che, come ogni anno, si svolgerà il 25 aprile a Monte Sole.  

Fra queste figure pubbliche spicca l'invito rivolto al segretario del Partito Democratico e Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Difficile comprendere le ragioni del rigoroso silenzio in cui è stata fino ad ora celata questa decisione, se non quella di evitare qualsiasi confronto sulla opportunità o meno di portare sui luoghi in cui è nata la Costituzione, e persino sulla tomba di uno dei suoi padri, don Giuseppe Dossetti, la figura che oggi si presenta come la più determinata a stravolgerla, la figura pubblica che dall'alto del suo ruolo definisce "gufi" o "professoroni" i maggiori studiosi e costituzionalisti del nostro Paese, se solo osano esprimere la propria opinione.

Don Dossetti, infatti, negli ultimi anni della sua vita, avvertendo il pericolo che correva la costituzione di essere manomessa verso derive autoritarie, ruppe il silenzio e la difese con scritti ed interventi fino alla decisione significativa di farsi seppellire a Monte sole.

Legittimo quindi l'invito al Presidente del Consiglio, ma certamente disdicevole nei modi e sentito inopportuno per quanti, molte delle parole usate da Matteo Renzi, sono  parse irrispettose anche riguardo a questo Padre Costituente.  

Il rispetto dei Padri Costituenti dovrebbe impedire di nascondere dietro riti e parole retoriche, il tentativo di demolire la Costituzione Italiana, virtuosa sintesi di un confronto lungo e impegnativo, di alto rigore morale e culturale, per mano di un Parlamento viziato da un’elezione incostituzionale.

 Auspichiamo che Monte Sole torni ad essere un grande ed inesauribile serbatoio di memoria e di democrazia, anche attraverso un coinvolgimento largo e preventivo delle Comunità locali, per scongiurare la sgradevole percezione di venire coinvolti in strumentali scelte di parte che tanti Cittadini avvertono in questi giorni.

 

                                                  Iniziativa e Pensieri autonomi di Cittadini Liberi

Marzabotto, 19 aprile 2015