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http://dissidentvoice.org/ Il popolo greco ha punto il compiacimento dei moneymen Congratulazioni al popolo greco per aver democraticamente bucato il compiacimento dei moneymen. Per troppo tempo i politici sono stati paralizzati dal dogma imposto da FMI, BCE e Commissione europea, che l'unica via d'uscita dal caos economico in cui siamo è l’austerity e che fa male alle persone più vulnerabili, mentre le élite continuano ad accumulare ricchezza ad un ritmo accelerato. La mancanza di immaginazione per pensare fuori dalla camicia di forza imposta ai politici dai moneymen è sconcertante. L'umiliazione della Grecia da parte dei politici stranieri e degli organismi non eletti, che hanno dettato cosa la Grecia deve fare, indipendentemente dal danno provoca alla sua gente, deve essere troppo da sopportare in un paese che ha dato al mondo il concetto di democrazia. La Grecia ha detto basta. Con l'elezione di Syriza, l'austerità appartiene al passato e la speranza sta sostituendo la disperazione. L'austerità ha causato all'economia greca una riduzione del 25%, la disoccupazione è salita al 26% e ad oltre il 50% per i giovani. L’evidente cecità di tutto questo è immorale, stupido e controproducente. Scendendo per questa strada, la Grecia non sarebbe mai stata in grado di pagare il debito più gli interessi ad essa inflitti. Avrebbe significato la schiavitù del popolo greco nel prossimo futuro. I governi successivi in Grecia e altrove in Europa hanno abdicato alle loro responsabilità di servire la gente comune. Invece hanno servito fedelmente la danarosa kasta dei super-ricchi. In contrasto che con le azioni di Syriza, da appena 48 ore al potere. Helena Smith in un articolo sul Guardian riassume così: In primo luogo le barricate scendevano al di fuori del parlamento greco. Poi è stato annunciato che i regimi di privatizzazione sarebbero stati sospesi e le pensioni ripristinate. E poi è arrivata la notizia della reintroduzione del salario minimo mensile di 751 euro. E tutto prima che il nuovo primo ministro greco, il leftwinger radicale Alexis Tsipras, avesse ottenuto la sua prima riunione di gabinetto. Dopo di che, i ministri hanno annunciato ulteriori misure: la demolizione delle tasse per le prescrizioni e le visite in ospedale, il ripristino dei contratti collettivi di lavoro, la riassunzione dei lavoratori licenziati nel settore pubblico, la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati nati e cresciuti in Grecia. Questa è vera democrazia in azione, le promesse fatte e consegnate nei primi due giorni al potere. Syriza è stata eletta e ora l'Europa e in particolare la Germania hanno il dovere di ascoltarla con rispetto. Finora la Grecia è stata trattata in modo trasandato con appena un pensiero per l'estrema difficoltà e le sofferenze inflitte al suo popolo. E' istruttivo ricordare che la metà del post debito della Germania per la WWII è stato cancellato nella conferenza di Londra del 1953. Ciò ha portato ad un forte aumento della crescita economica della Germania. Perché non fare lo stesso per la Grecia, chiede Syriza? Il popolo greco ha visto attraverso la nebbia generata dall’elite e dai moneymen. Hanno visto l'austerità per quello che è, un trucco per trasferire più ricchezza dal 99% al già gonfio 1%. http://dissidentvoice.org/ The Greek People Have Punctured the Smugness of the “Moneymen” Congratulations to the Greek people for democratically puncturing the smugness of the “moneymen”. For far too long politicians have been paralysed by the dogma imposed by the IMF, the ECB and the European Commission, that the only way out of the economic mess we are in is austerity that hurts those most vulnerable, while the elite continue to accumulate wealth at an accelerating rate. The lack of imagination to think outside the straightjacket imposed on politicians by the “moneymen” is staggering. The humiliation of Greece by foreign politicians and unelected bodies, dictating what Greece must do regardless of what harm it causes its people, must be too much to bear in a country that gave the world the concept of democracy. Greece has said enough is enough. With the election of Syriza, austerity belongs to the past and hope is replacing despair. Austerity caused the Greek economy to shrink by 25%, unemployment to rise to 26% and to over 50% for the young. It is blindly obvious all this was immoral, stupid and counterproductive. Going down that route, Greece would never have been able to pay off the debt plus interest imposed on it. It would have meant the enslavement of the Greek people into the foreseeable future. Successive governments in Greece and elsewhere in Europe have abdicated their responsibility to serve the ordinary people. Instead they have faithfully served the moneyed super-rich. Contrast that with the actions of Syriza with barely 48 hours in power. Helena Smith in an article in the Guardian summarizes thus: First the barricades came down outside the Greek parliament. Then it was announced that privatisation schemes would be halted and pensions reinstated. And then came the news of the reintroduction of the €751 monthly minimum wage. And all before Greece’s new prime minister, the radical leftwinger Alexis Tsipras, had got his first cabinet meeting under way. After that, ministers announced more measures: the scrapping of fees for prescriptions and hospital visits, the restoration of collective work agreements, the rehiring of workers laid off in the public sector, the granting of citizenship to migrant children born and raised in Greece. This is true democracy in action, promises made and delivered in the first two days of being in power. Syriza has been elected and now Europe and particularly Germany have a duty to listen respectfully. Thus far Greece has been treated shabbily with hardly a thought for the extreme hardship and suffering inflicted on its people. It is instructive to remember that half of Germany’s post WWII debt was written off in the London conference of 1953. This led to a sharp increase in Germany’s economic growth. Why not do the same for Greece, asks Syriza? The Greek people have seen through the fog generated by the elite and the “moneymen”. They have seen austerity for what it is a con-trick to transfer more wealth from the 99% to the already bloated 1%. Adnan Al-Daini (PhD, Birmingham University, UK) is a retired University Engineering lecturer. He is a British citizen born in Iraq. He writes regularly on issues of social justice and the Middle East.
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