Fonte: http://www.zerohedge.com/

http://www.comedonchisciotte.org/

20 luglio 2015

 

“Le strade di Atene strariperanno di carri armati”: Mathimerini svela lo scioccante “libro nero” del Grexit

di Tyler Durden

traduzione Fa Ranco

 

Nel corso di sei mesi di sofferenza, incontro dopo incontro per negoziazioni fraudolente tra la Grecia e i suoi creditori si sono venute a creare un’infinta sorta di speculazioni su come effettivamente si sarebbe svolto il Grexit.

Senza precedenti a cui guardare come esempio, chiarire le implicazioni di un’uscita dalla valuta comune era (ed è tutt’ora) un compito virtualmente impossibile, ma lo sforzo congiunto dei venditori, dei media mainstream, degli analisti politici e degli economisti ha prodotto un monte veritiero di diagrammi, alberi decisionali, diagrammi di flusso e schematizzazioni, in un futile tentativo di mappare la complesse interconnessioni tra politica, economia e preoccupazioni finanziarie che si produrrebbero sicuramente se Atene decidesse davvero di troncare la relazione malata che la lega a Bruxelles.

 

Non si tratta solo di osservatori esterni che pontificano sul Grexit. Nonostante l’UE ufficialmente abbia sostenuto di non avere un “Piano B” a portata fino a che l’alternativa di “pausa di cambio” del Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble è stata “spifferata” lo scorso weekend, nessuno al di fuori degli educati circoli eurocrati fingeva che un’uscita greca non fosse contemplata e sicuramente Yanis Varoufakis sostiene che Atene sia stata minacciata di controllo dei capitali non più tardi di febbraio in caso non avesse rispettato le richieste dei creditori.

Ora, in quella che probabilmente è la più scioccante rivelazione riguardo al vero pensiero degli ufficiali dell’UE in caso la Grecia venisse buttata fuori dall’Euro e fosse reintrodotta la Dracma, Kathimerini se ne esce con una descrizione di ciò che i Greci definiscono “il libro nero del Grexit”, che presumibilmente contiene l’ipotesi che scoppi una guerra civile in caso la Grecia sia cacciata dalla valuta comune.

Ecco un estratto [tradotto dal Greco all’Inglese con google translate, poi tradotto in Italiano, NdT]

Al 13° piano del Palazzo Verlaymont a Bruxelles, a pochi metri dall’ufficio del Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, è conservato in una speciale stanza il piano di uscita della Grecia dall’Eurozona. Lì, in un volume di molte pagine, scritto in meno di un mese da un team di 15 persone della Commissione Europea, ci sono le risposte riguardo di come gestire un’uscita di questo tipo, tra cui, scioccante come sembra, l’eventualità che la nazione esca dal Trattato di Schengen e che sia estromessa non solo dall’Euro, ma dall’UE.

Secondo gli ufficiali europei presenti al summit della Commissione Europea era già stato presentato un documento, illustrato al Primo Ministro greco direttamente da Juncker, con tutti i dettagli del Grexit, in modo da fargli capire il contesto politico-legale di una tale decisione. Nel documento sono contenute le risposte a 200 domande che potrebbero sorgere in caso di Grexit.

Queste domande, come viene spiegato, sono interconnesse, dato che l’uscita dell’Euro creerebbe un domino di eventi che potrebbero succedersi in un tempo breve. Dal ritorno alla dracma, al controllo della valuta straniera che nascerebbe ai confini nazionali e che porterebbe la Grecia ad essere estromessa anche dal Trattato di Schengen.

Gli autori del documento hanno lavorato in assoluta segretezza. Un gruppo speciale di 15 persone della Commissione Europea l’hanno preparato stando in contatto diretto con la Grecia e con un gruppo di ufficiali esperti della CE che avevano conoscenze specifiche nelle aree di interesse. La stesura del progetto è iniziata in prossimità della scadenza del programma (fine di giugno), la CE si preparava ad ogni eventualità e non appena il referendum è stato annunciato, venerdì 26 giugno, le procedure sono state velocizzate. Il weekend del referendum le operazioni si sono intensificate, tanto che due giorni dopo il progetto era concluso.

Secondo una fonte attendibile, le persone coinvolte “soffrivano” ed erano “oppresse” perchè non potevano credere che gli eventi fossero giunti ad un tal punto, per di più la maggior parte di loro era coinvolta direttamente con i piani di salvataggio. La Commissione Europea sperava anche che una soluzione potesse essere trovata anche all’ultimo momento, dato che i membri sapevano meglio di chiunque altro le quali sarebbero potute essere le conseguenze di un’uscita della Grecia dall’Eurozona e capire il costo di una tale decisione. Una delle persone coinvolte, in possesso di un’approfondita e diretta conoscenza della realtà greca ha detto che questo piano “se implementato, le strade di Atene risuoneranno del rumore dei carri armati”

A scatola chiusa non si può sapere cosa stia dietro all’affermazione “rumore dei carri armati”, noi supponiamo che non si intenda che l’UE e i suoi stati membri vogliano in qualche modo provare ad organizzare un colpo di mano militare, in caso la Grecia faccia la scelta sbagliata riguardo l’Unione Monetaria.

Piuttosto, ciò che traspare sembra essere – e si tratta sempre di un’interpretazione basata sulle informazioni di Kathimerini – che Bruxelles fosse convinta del fatto che i risultati del referendum, assieme alla retorica contrapposta dei legislatori di destra e di estrema sinistra, avesse tradito la fiducia del popolo greco, che si era ritrovato spaccato. Le concessioni di Tsipras avranno sicuramente implicazioni a lungo termine per la politica e la società greche in generale, sembra che il timore di Bruxelles fosse che il malessere economico che sarebbe potuto scaturire dalla ridenominazione avrebbe potuto causare diffuso malcontento sociale, che in ultima istanza avrebbe potuto essere contenuto solo da un intervento dell’esercito greco.

Lasciamo ai lettori il decidere riguardo l’accuratezza della nostra disamina e il grado in cui il documento “segreto” che parla di “carri armati” rappresenti davvero un’analisi accurata oppure l’ennesima sparata per costringere Tsipras a capitolare, tuttavia una cosa è certa: menzionare la possibilità che “le strade di Atene” saranno occupate dall’esercito non sembra un’affermazione che un “partner” farebbe ad un altro.

 


Link: http://www.zerohedge.com/news/2015-07-19/streets-athens-will-fill-tanks-kathimerini-reveals-grexit-black-book-shocker

19.07.2015