Fonte: http://ilmanifesto.info http://www.comedonchisciotte.org Giovedì, 16 aprile 2015
"Oggi sono solo una farfalla che porta un messaggio, ma stai attento che arriverà altro. Ci riprenderemo le nostre vite" di Roberto Ciccarelli
Bce, il blitz contro Draghi dell'attivista freelance Josephine Witt
«End the ECB Dick-Tatorship». Josephine Witt, attivista tedesca 21enne, si chiama in realtà Josephine Markmann. E' riuscita a infiltrarsi nell'Eurotower spacciandosi da giornalista. Come Femen ha partecipato alla protesta contro il maschilismo della Chiesa interrompendo la messa di Natale nel duomo di Colonia. Il presidente della Bce: "Gli acquisti funzionano, nessuno stop anticipato del Quantitative Easing". Anche la Cdp entra nella lista del Qe. «L’attacco ai coriandoli non era una protesta di Femen, mi spiace ragazze» ha scritto Josephine Witt, attivista tedesca 21enne (vero nome Josephine Markmann) che ieri all’Eurotower di Francoforte ha realizzato un blitz salendo sul banco dove il presidente della Bce Mario Draghi teneva una conferenza stampa. «Mi considero un’attivista indipendente» ha spiegato Josephine. «Mario Draghi si è preso un bel carico di coriandoli. Bene così!» ha scritto la rete di movimenti Blockupy in un tweet. Sulla t-shirt dell’attivista freelance lo slogan: «End the ECB Dick-Tatorship». La giovane attivista è riuscita a infiltrarsi nell’Eurotower spacciandosi come giornalista. Secondo il tabloid tedesco “Bild” Josephine avrebbe partecipato all’azione delle Femen durante la messa di Natale a Colonia nel 2014. La protesta a seno nudo è avvenuta mentre il cardinale e arcivescovo Joachim Meisner celebrava il rito. L’attivista è stata condannata a una multa di 1200 euro. «È stata una protesta delle Femen», ha spiegato, contro l’atteggiamento maschilista della chiesta in generale e del cardinale Meisner in particolare. «Non lo rifarei» ha detto. «Bce, creatore dell’Universo, non c’è nessun dio, ma persone dietro queste vite«; «non siamo fiches di una scommessa»; «oggi sono solo una farfalla che porta un messaggio, ma stai attento che arriverà altro». Questi alcuni dei passaggi del foglio A4 lanciato insieme a dei coriandoli dall’attivista. Dall’ironico al minaccioso, la lettera sembra un pò un salmo tra reiterazioni, sospensioni, moniti e appellativi. «Le nostre vite ci appartengono — E davanti al dilagante potere dell’ambiente esterno della politica monetaria della Bce, qualche volta è difficile ricordarlo», si legge nel testo la cui foto è riportata sul sito del ‘Guardian’. E poi ancora: «Le nostre vite ci appartengono — e non siamo fiche di una scommessa con cui giocare, da vendere o da devastare«. «Le nostre vite ci appartengono! Noi rappresentiamo la protesta di quanti si trovano in questa repressione». «Bce, creatore dell’Universo «se tu fai regole invece di servire allora sentirai la nostra protesta più forte, più accesa, dentro e fuori le tue stanze, dovunque». La banca viene accusata di «autocratica egemonia «e arroganza». «Non mi aspetto che la mia voce venga ascoltata». «Oggi sono solo una farfalla che porta un messaggio, ma attenta che altro arriverà, ci riprenderemo le nostre vite. Il debito della Bce non è ancora stato pagato».
Draghi: «Dove eravamo rimasti?» Alla ripresa della conferenza stampa Draghi è sembrato quasi divertito: «Dove eravamo rimasti?» ha detto suscitando l’ilarità tra i giornalisti presenti. Senza il blitz la tradizionale conferenza stampa che segue l’incontro del Consiglio Direttivo della Bce non avrebbe riservato alcuna sorpresa. Draghi ha mantenuto fermi i tassi al minimo storico e ha confermato che «l’attuazione del QE procede regolarmente in linea con le nostre stime e ci sono evidenti prove» dei suoi benefici. «Gli ultimi indicatori — ha precisato — suggeriscono che la crescita sta guadagnando slancio e che si amplierà e si rafforzerà gradualmente». Fra i primi benefici, la leggera ripresa dell’inflazione che dopo la leggera risalita al –0,1% a marzo, nell’Eurozona «grazie alle nostre misure di politica monetaria dovrebbe risalire durante il 2015 e crescere ancora nel 2016 e nel 2017». Un andamento atteso verso quello che è il vero oggetto del mandato della Bce e che ha portato a ipotizzare una uscita anticipata dal programma di acquisti programmato fino a settembre 2016.
La Bce e la Cassa Depositi e prestiti Cassa Depositi prestiti (Cdp) è entrata nella lista degli enti finanziari del settore pubblico ammessi al programma della Bce di ‘quantitative easing’. Lo ha confermato una nota della Bce al termine della riunione del Consiglio. Insieme a Cdp è stata ammessa l’omologa francese Caisse des Dèpots. La controllata dal Tesoro italiano ha in programma un piano da 13 miliardi di euro di emissioni di Emtn (euro-medium term notes) obbligazioni a medio termine che normalmente vengono quotate alla borsa del Lussemburgo che dovrebbero essere appetibili per Bce. Non si conosce la quantità di bond che la Banca Centrale acquisterà da Cdp. L’operazione aumenterà peso e influenza di Cdp sull’economia italiana. La Cassa presieduta da Franco Bassanini ha mobilitato risorse per 29 miliardi di euro nel 2014: il 53% è andato alle imprese, il 39% in favore degli enti pubblici e l’8% per la realizzazione delle infrastrutture. Cdp ha registrato un attivo di 402 miliardi di euro in aumento del 9% rispetto al 2013 (di cui 350 miliardi di pertinenza della capogruppo, +13%). In calo invece l’utile netto sia per Cdp, pari a 2,2 miliardi di euro (-8%), sia per il Gruppo a 2,7 miliardi di euro (-22%). Enorme la liquidità a disposizione: 184 miliardi di euro in aumento del 21% rispetto al 2013. Il patrimonio netto del Gruppo è stato pari a 35 miliardi con un aumento del 16%. Stabile a 103 miliardi lo stock di crediti verso la clientela e verso le banche. In crescita dell’11% la raccolta complessiva pari a 325 miliardi di euro, di cui 252 miliardi rappresentati dalla raccolta postale aumentata anche quest’anno rispetto ai 242 miliardi raccolti lo scorso anno.
Ieri si è svolto il Cda di Cassa Depositi e Prestiti che ha autorizzato il piano di rinegoziazione dei mutui per 4.400 Comuni. Un piano analogo è stato varato per Regioni e Città Metropolitane
Link: http://ilmanifesto.info/josephine-witt-blitz-contro-mario-draghi-e-la-dittatura-dellausterita-bce/ 15.04.2015 |