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20-12-15 - n. 570

 

Fermare gli eredi della banda hitleriana! L'attività del Partito Comunista di Ucraina è stata ufficialmente proibita da un tribunale

Dichiarazione del Presidium del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa

Traduzione da marx21.it

 

17/12/2015

 

"L'attività del Partito Comunista di Ucraina è stata ufficialmente proibita... Oggi tutte le forze sane del pianeta devono battersi in difesa dei comunisti ucraini, la cui libertà e vita è messa in gioco. Non c'è dubbio che dopo il divieto del Partito Comunista la giunta di Kiev cercherà di scatenare il terrore individuale. Più di una volta si è dimostrato che è pronta a farlo: a Odessa allo stesso modo di Khatyn, con gli omicidi politici e il genocidio nel Donbass. Non possiamo permettere che nuove tragedie avvengano!... Ci appelliamo ai dirigenti dei paesi dell'Unione Europea: voi che vi pronunciate regolarmente sull'inviolabilità dei diritti umani, perché non imponete alla presuntuosa dirigenza ucraina di smetterla? Non è la prima volta che avete dimostrato di saper imporre la vostra volontà a Kiev. Dimostrate allora questa volta la vostra disponibilità ad agire come difensori dei diritti civili e delle libertà."

 

L'attività del Partito Comunista di Ucraina è stata ufficialmente proibita da un tribunale. Per tutti coloro che hanno a cuore gli ideali di libertà, uguaglianza e amicizia tra i popoli, per chi ricorda le lezioni della storia, quanto accaduto a Kiev significa solo una cosa: la dittatura fascista a Kiev ha completato il suo disegno. Nella carta dell'Europa è nuovamente apparso uno stato, i cui caporioni sono ideologicamente gli eredi della banda hitleriana. Le conseguenze di ciò potrebbero tragicamente riflettersi in tutto il mondo e, in particolare, in Europa.

 

 

Il passo cinico della dirigenza ucraina non è inaspettato. Il colpo di stato portato a compimento a Kiev nel 2014, era colorato di marrone. E' stato attuato ad opera di coloro che dichiarano apertamente la loro adesione all'ideologia nazista. Nel corso della guerra nel Donbass, la giunta fascista ha dimostrato con una serie di azioni odiose la sua natura contraria all'umanità: il terrore contro la popolazione civile, le torture e gli omicidi di massa.

 

Il governo illegale ucraino, seguendo la strada battuta dai nazisti tedeschi, ha ripetutamente cercato di vietare il Partito Comunista. Ciò ha incontrato la resistenza di giudici onesti e responsabili, di molti rappresentanti della società civile. I coraggiosi, rischiando la sicurezza personale, non si sono fatti portare al guinzaglio dai brutali radicali. Ma il costante sostegno politico degli Stati Uniti e dei loro complici della NATO ha convinto chi ha preso il potere in Ucraina che tutto gli era permesso. Il regime "banderista" di Kiev ha limitato l'attività dei comunisti, ha incoraggiato la demolizione dei monumenti dell'epoca sovietica, ha proibito i simboli sovietici, fino ad arrivare al definitivo divieto illegale del PCU.

 

Il Partito Comunista di Ucraina ha difeso disinteressatamente i semplici cittadini, che il colpo di stato ha gettato nella povertà e privato dei diritti. Ha difeso gli ideali di fratellanza e amicizia tra i popoli russo e ucraino, mentre i fanatici impazziti urlavano "non saremo mai fratelli". Proprio per queste ragioni il PCU è stato oggetto dei durissimi attacchi da parte delle autorità di Kiev. Il fascismo, dando l'assalto al potere, ha sempre cominciato con il divieto dell'attività dei partiti comunisti e il massacro dei patrioti onesti e coraggiosi.

 

Oggi tutte le forze sane del pianeta devono battersi in difesa dei comunisti ucraini, la cui libertà e vita è messa in gioco. Non c'è dubbio che dopo il divieto del Partito Comunista la giunta di Kiev cercherà di scatenare il terrore individuale. Più di una volta si è dimostrato che è pronta a farlo: a Odessa allo stesso modo di Khatyn, con gli omicidi politici e il genocidio nel Donbass. Non possiamo permettere che nuove tragedie avvengano!

 

Ci appelliamo ai dirigenti dei paesi dell'Unione Europea: voi che vi pronunciate regolarmente sull'inviolabilità dei diritti umani, perché non imponete alla presuntuosa dirigenza ucraina di smetterla? Non è la prima volta che avete dimostrato di saper imporre la vostra volontà a Kiev. Dimostrate allora questa volta la vostra disponibilità ad agire come difensori dei diritti civili e delle libertà.

 

Allo stesso tempo, il Presidium del CC del PCFR sottolinea il fatto che alcuni politici degli USA e dell'UE sono direttamente coinvolti nelle azioni dei fascisti di Kiev. Questi signori sono al servizio di quelle forze della globalizzazione che stanno operando consapevolmente per provocare una conflagrazione militare nella speranza di utilizzarla per fare fronte alla crisi economica e rafforzare la propria egemonia politica. Sono proprio degni di condividere le stesse responsabilità dei fascisti ucraini, di fronte al tribunale della storia.

 

Il Presidium del CC del PCFR richiama l'attenzione sul fatto che la proibizione del Partito Comunista di Ucraina non è sufficientemente denunciata dagli strumenti di informazione di massa russi. Noi crediamo che questa situazione sia inaccettabile. Non abbiamo dubbi: gli ammiratori dell'ideologia della destra liberale simpatizzano per la giunta di Kiev. Tuttavia, siamo convinti che la maggioranza la pensa diversamente. Qualsiasi giornalista che si consideri un professionista onesto è tenuto oggi ad alzare la voce in difesa di coloro i cui diritti e libertà sono violati nel modo più cinico e le cui vite sono in pericolo.

 

Il Presidium del CC del PCFR fa appello al presidente e a chi dirige il governo della Russia perché si adotti una posizione energica e si riaffermi la fedeltà verso l'eredità dei padri e dei nonni – vincitori del fascismo. Occorre offrire il massimo sostegno alle repubbliche del Donbass e risolvere la questione con il loro riconoscimento ufficiale. Tale richiesta è stata avanzata già da molto tempo.    Il PCFR vi insiste dal 2014.

 

La Russia dispone di leve potenti per esercitare pressione su Poroshenko e i prepotenti teppisti che gli stanno attorno. Se non si utilizza la pressione politica, domani tutti saremo costretti a difendere il paese con le armi in mano dai fanatici "banderisti".

 

La nuova offensiva delle forze neofasciste minaccia di incendiare militarmente tutto il mondo e in primo luogo l'Europa. Il PCFR lancia un appello alle forze progressiste di tutti i paesi ad alzare la propria voce in difesa del Partito Comunista di Ucraina, a sostegno delle norme democratiche più elementari. Oggi siamo ancora in tempo per fermare gli eredi della banda hitleriana. Il PCFR invita tutte le persone oneste ad unirsi e a respingere i nuovi fomentatori della guerra. Questa minaccia non è meno pericolosa del terrorismo internazionale.

 

Difendiamo i comunisti ucraini! Fermiamo il neofascismo!