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22 Gen 2015

Ucraina, bombardata fermata bus a Donetsk: 13 morti. Separatisti controllano aeroporto

L'attacco nella città dell'Est dove continuano i combattimenti tra le truppe regolari di Kiev e i filorussi. Almeno dieci soldati uccisi. Bilancio pesante di 24 ore di escalation: almeno 34 vittime

Almeno tredici persone sono morte nel bombardamento di una fermata d'autobus a Donetsk, nell'Est dell'Ucraina al centro del conflitto tra separatisti e governativi. Lo riferiscono le autorità locali. Secondo i testimoni oculari citati dall'agenzia dei ribelli Dan-News Info, la fermata sarebbe stata colpita da cinque colpi di mortaio mentre transitavano un tram e un filobus, che ha preso fuoco, insieme a un'auto di passaggio. Secondo un rappresentante del ministero della Difesa dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, Eduard Basurin, ci sono nove morti e nove feriti. La tv Rossia 24 mostra un bus distrutto da un ordigno, cadaveri alla fermata e nello stesso bus.  È di pochi giorni fa un attentato contro un autobus nella città dell'est di Volnovakha, in cui hanno perso la vita altre 13 persone. Sale a 41 il numero delle vittime nelle ultime 24 ore: oltre ai 13 civili uccisi alla fermata di tram, sono morti dieci civili a Gorlivka. L'esercito ha annunciato anche la morte di dieci soldati, mentre la polizia separatista della regione di Lugansk ha riferito che altre otto persone sono state uccise.

Il ministero della Difesa ucraino ha accusato i "terroristi" (come Kiev considera i ribelli filorussi, ndr) del bombardamento di un mezzo di trasporto civile in un quartiere dove non si combatte". Mentre secondo i filorussi entrambi gli attentati sarebbero stati messi a segno dalle forze di Kiev. Sui social media circolano immagini di soldati ucraini presi prigionieri dai filorussi condotti in parata sul luogo dell'attentato, alcuni picchiati selvaggiamente in pubblico.

Il massacro di oggi, segna il culmine di 24 ore di violenze, che porta finora un pesante bilancio di 34 vittime. Dieci persone sono state uccise a Gorlivka, città poco distante da Donetsk, 10 soldati ucraini sono stati uccisi nella battaglia per il controllo dell'aeroporto e una donna è rimasta vittima di scontri nella regione di Lougansk.

Un'escalation che è stata affrontata a Berlino nella riunione tra i ministri degli Esteri di Ucraina, Russia, Germania e Francia, in cui Mosca e Kiev hanno raggiunto accordi parziali che potrebbero sbloccare il negoziato e riavviare il processo di pacificazione nella parte orientale dell'Ucraina.

"Nel breve periodo l'obiettivo è ristabilire l'integrità dell'Ucraina" anche attraverso la fine degli scontri delle "aree di Donetsk e Lugansk", ha affermato il cancelliere tedesco Angela Merkel. Ma, sottolinea, "non dimentichiamo la Crimea" la cui vicenda, da parte della Russia, "ha costituito una violazione della pace in Europa". "Non vogliamo rompere i ponti" con Mosca ma "non possiamo semplicemente sorvolare su una violazione dell'integrità territoriale" ucraina, ha aggiunto.

Ieri il presidente Petro Poroshenko, che oggi ha convocato una riunione con lo stato maggiore dell'esercito per organizzare la risposta all'"aggressione" russa nell'Est del paese, ha lasciato il Forum internazionale di Davos per rientrare in patria e seguire la nuova escalation del conflitto. Non prima di aver esibito dal palco dei leader mondiali un pezzo di lamiera dicendo che era la fiancata del bus attaccato a Volnovakha, sostenendo che si è trattato di un attacco dei filorussi. Le milizie sostenute da Mosca accusano invece le truppe regolari ucraine di mettere in scena questi attentati per far precipitare la situazione.

Oggi i militari ucraini hanno lasciato ai separatisti l'aeroporto di Donetsk, come annuncia il battaglione di volontari filogovernativi Azov. "I soldati ucraini, che difendevano l'aeroporto di Donetsk sono stati costretti a cedere quello che solo un anno fa era un bellissimo e moderno aeroporto. L'epopea dell'eroica difesa è durata 242 giorni", si legge sulla pagina Facebook dell'Azov, rilanciato dalle agenzie russe e ucraine.

Il portavoce dell'esercito di Kiev, Vladislav Selezniov, in conferenza stampa ha confermato e spiegato perché i militari governativi hanno lasciato in particolare il nuovo terminal dell'aeroporto, la principale posizione da cui combattevano le forze separatiste. "Arrivavano colpi da ogni direzione, durante la notte si è deciso di abbandonare la posizione". Lo stesso Selezniov ha aggiunto che i combattimenti ora "proseguono attorno all'aeroporto".

Nelle ultime 24 ore 10 militari ucraini sono rimasti uccisi nei combattimenti per l'aeroporto, mentre altri 16 sono stati feriti e fatti prigionieri. Altri 20 sono riusciti ad abbandonare il terminal. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, citato da Interfax. I separatisti affermano di aver perso tra i propri ranghi 8 uomini, mentre 16 sono rimasti feriti.

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