Originale: Tomhayden.com

http://znetitaly.altervista.org/

21 giugno 2015

 

Laudato si’

di Tom Hayden

Traduzione di Maria Chiara Starace

 

L’enciclica papale di oggi, “Laudato Si’” è forse l’insegnamento religioso più importante   che sia stato diffuso da decenni.

La domanda è: lo studio del documento  scatenerà un salto creativo in avanti nella comprensione dell’ambiente o un ulteriore  fase di conflitti religiosi settari?

L’enciclica rinvigorisce  la dottrina della teologia della liberazione  che iniziò negli anni ’60 come  affermazione dei poveri del globo e che è stata infine smantellata dall’élite della Chiesa e dai conservatori di Reagan. L’attuale risveglio di quella dottrina  è stato drammaticamente rivelato il 23 maggio dalla beatificazione del Papa dell’arcivescovo  diventato martire, Oscar Romero di El Salvador.

Già minaccia per gli oligarchi militari dell’America Latina, la teologia della liberazione  si sta ora allargando in un nuovo abbraccio della giustizia climatica di fronte al riscaldamento globale.

La dottrina ha potenti implicazioni politiche perché accetta la scienza del cambiamento di clima e rifiuta la supposizione conservatrice della negazione di tale cambiamento.

Sta crescendo una potente  opinione  che asserisce che la strada verso la giustizia sociale per i poveri è anche la via che porta alla riduzione delle emissioni di gas serra che minacciano la stabilità del pianeta.

Ma la questione è sostanzialmente meno politica che teologica e spirituale. Fondamentalmente  il documento suggerisce che la natura nel suo insieme è sacra, non un contesto per un’economia politica incentrata sugli esseri umani.    Danneggiare o minacciare la creazione è un peccato, non semplicemente un effetto ambientale sfavorevole.

La prima sfida per gli ambientalisti , i difensori della giustizia sociale e per la gente di fede può essere un’immersione in una discussione e riflessione della nuova visione del mondo che viene suggerita da  Francesco. Soltanto dopo questa profonda immersione seguirà un’azione sociale.

Papa Francesco ha  ribaltato  la consapevolezza globale verso l’impegno  nei colloqui sul clima  sponsorizzai dalle  Nazioni Unite a Parigi a dicembre. Con un “blocco verde” globale di nazioni radicato in America Latina, l’iniziativa papale potrebbe certo portare a una riduzione negoziata sia della povertà e dell’inquinamento in tempo per prevenire le peggiori possibilità del cambiamento estremo del clima.

Quella riforma storica avrà necessità dell’idealismo e del potere di un movimento sociale globale a un livello raramente  visto.

 


Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Fonte: http://zcomm.org/znet/article/praised-be

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