Fonte: http://www.activistpost.com/ Agenda 2030: La Bancarotta del Terzo Mondo, una nazione alla volta Il destino dell’Africa, da secoli, viene usurpato dai conquistatori; che si tratti della Compagnia delle Indie Orientali, della campagna imperialistica di Cecil John Rhodes o del moderno sicario economico noto come FMI, gli obiettivi eugenetici dell’establishment angloamericano verso le popolazioni africane (e le enormi risorse su cui sono sedute) continuano indisturbati da oltre cent’anni. Agenda 2030 è stata creata per portare lo sfruttamento dell’Africa a livelli finora sconosciuti, con il resto del terzo mondo che seguirà a breve. “Dichiaro che siamo la prima razza del mondo, e più ne conquistiamo meglio è per la razza umana... Se ci fosse un Dio, ciò che vorrebbe vederci fare è dipingere il più rosso possibile la mappa dell’Africa Britannica” – Cecil Rhodes Mentre i reali scopi in serbo per l’Africa approvati durante la conferenza per il cambiamento climatico non saranno resi noti fino alla fine dell’anno, almeno una nazione, il Ghana, ha sottoposto il suo progetto di bilancio all’Onu prima della conferenza. Il costo stimato, se corretto, non sarà che il prossimo di una lunga serie di abusi perpetrati dalle entità globaliste quali FMI e multinazionali al seguito. Il Ghana è pericolosamente situato in bilico tra gli obiettivi geopolitici dello scacchiere di 2 superpotenze, vale a dire gli angloamericani e la Cina. La colonizzazione del Ghana da parte di grandi aziende americane e ONG, sotto le mentite spoglie di aiuti umanitari, registra una consistente introduzione di esperimenti eugenetici coperti spesso dall’egida della filantropia; “nutrire gli affamati” e “guarire i malati” sono il mantra costante di questi lupi travestiti da agnelli. Monsanto ne è solo un esempio. Da tempo nodo ai media alternativi come spacciatore mondiale di OGM (vedasi ad es. il golden rice) ha fatto dell’Africa una discarica buona per i suoi “beta test” sulle biotecnologie. Sarà per l’incrollabile odio che le elite provano per la gente “non bianca” oppure per vincere la scommessa di riuscire a coprire l’intero continente con sementi brevettate, acquistando quindi più terra possibile, fatto sta che la Monsanto non sta di certo lasciando il Ghana illeso. “Un recente studio della conferenza ONU sul commercio e lo sviluppo sostiene che in Africa queste biotecnologie possono essere utilizzate nel processo produttivo riguardante legumi, mais, cotone, olio di palma, carne, latticini, pollame, pescato, per non parlare della manioca, saggina e miglio.” Quanto sopra è un estratto dei progetti per l’agricoltura in Africa così come descritti dalla conferenza ONU sul commercio e lo sviluppo durante un dibattito sul cambiamento climatico. All’inizio di quest’anno, sempre il Ghana è stato bersaglio di misure draconiane del G7 volte all’imposizione di sementi fuorilegge. Eufemisticamente nota come la “legge di Monsanto”, essa presenta una raccolta di regole tese al controllo e allo sfruttamento sia del suolo che dell’agricoltura. In aggiunta agli OGM, l’establishment angloamericano ha surrettiziamente introdotto in Ghana un altro strumento eugenetico: vaccini “codificati per razza”. Tale questione, recentemente portata all’attenzione del congresso dal repubblicano Bill Posey, era fino a poco tempo fa relegata nel solo settore della cinematografia; oggi non è più così, come rivelato da una gola profonda del Center for Decease Control secondo cui l’utilizzo dei vaccini codificati per razza è inserito tra le armi biologiche. La terribile verità sui vaccini Link: http://www.activistpost.com/2015/10/agenda-2030-bankrupting-the-third-world-one-country-at-a-time.html |