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Loro la base, noi l’alluvione Venerdì 21 febbraio iniziativa sugli argini del Dal Molin Dal 2010, non passa inverno senza inondazioni e allarmi di nuove alluvioni. Sarà un caso, ma tutto ciò avviene da quando sono piantate le fondamenta della nuova base Usa al Dal Molin. Alluvione e militarizzazione del territorio, dunque, qualche nesso lo devono pur avere. Se non altro per l’enorme cementificazione prodotta dall’installazione militare in un’area una volta verde e drenante, oggi grigia e impermeabile. Nei giorni scorsi è stato promosso l’appello "Basta alluvioni, moratoria subito!" con l’intento di bloccare le nuove costruzioni in programma a Vicenza che non farebbero altro che peggiorare ancora la situazione. Questo fine settimana, poi, in tutta Italia si svolgeranno iniziative a sostegno dei NoTav, da mesi sotto la scure repressiva della magistratura per la loro mobilitazione in difesa della Val di Susa. Ci mobiliteremo anche noi portando in piazza - come tante altre volte - le ragioni del nostro territorio al fianco delle donne e degli uomini della Val Susa con cui vogliamo solidarizzare. Per questo, venerdì sera torneremo sugli argini del fiume Bacchiglione, nei pressi della nuova base Usa al Dal Molin, ecomostro che ha devastato l’equilibrio idrogeologico dell’area nord di Vicenza e causato danni - già dimostrati, peraltro - alla falda superficiale. Il ritrovo è alle 19.30 nei terreni del Presidio Permanente NoDalMolin. Da li ci muoveremo, insieme, verso il fiume Bacchiglione. Porta la tua bandiera NoDalMolin: loro la base, noi l’alluvione!
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