english version below

http://www.dossiertibet.it
Mer, 04/06/2014

Funzionari cinesi hanno chiesto ai capi del monastero di provare "gioia" per il Partito Comunista Cinese

I funzionari cinesi in Tibet hanno convocato più di un centinaio di leader religiosi tibetani ad incontri per guadagnare la loro fedeltà politica, mentre le autorità si muovono per contrastare l'opposizione alle regole cinesi. I funzionari hanno chiesto che gli anziani maestri religiosi e capi del monastero di Kardze provassero "gioia" nella leadership del Partito comunista durante gli incontri della scorsa settimana in Kardze. Tre temi principali sono stati presentati nell’incontro di formazione: cinque gioie, due impegni, e tre responsabilità. Tra le cinque gioie, le gioie più importanti sono la gioia per il governo cinese e la gioia per Partito comunista cinese. Ai partecipanti è stato detto di tenere bene a mente queste due gioie. Inoltre nella lista si trova anche la gioia per l’unità delle nazionalità.

I partecipanti alle riunioni sono stati esortati ad impegnare se stessi per obbedire alla legge cinese e di sostenere voti monastici, nonché a prendere responsabilità per il governo della Cina e le nazionalità etniche e per le proprie famiglie.

La prefettura di Kardze è stata teatro di molte delle proteste di auto-immolazione fatte da tibetani che si opponevano al dominio cinese chiedendo il ritorno del leader spirituale in esilio il Dalai Lama.

Oltre a prendere parte alle proteste, i tibetani di Kardze hanno sostenuto la lingua tibetana e i diritti religiosi, cause spesso opposte alle autorità cinesi come le espressioni di identità nazionale e culturale tibetana.

Colpire il separatismo è stata l'istruzione più importante data durante la formazione da parte delle autorità cinesi, secondo i funzionari del governo che conducono le riunioni.

Ai partecipanti è stato anche detto che, anche se la libertà di religione in Cina è garantita, elaborati rituali dovrebbero essere semplificati.


http://www.dossiertibet.it
Mer, 04/06/2014

Officials demanded that monastery heads take “joy” in the leadership of the Communist Party

Officials in Tibet have summoned more than a hundred Tibetan religious leaders for meetings to gain their political loyalty as authorities move to counter opposition to Beijing’s rule.The officials demanded that the senior religious instructors and monastery heads take “joy” in the leadership of the ruling Communist Party during the meetings last week in Kardze.Three main themes were presented in the training : five joys,’ ‘two commitments,’ ‘and ‘three responsibilities’”.Among the five joys, “the most important joys were joy taken in the Chinese government and joy taken in the Chinese Communist Party”.Participants were told to keep these two joys especially in mind.Also included in the list were joy taken in the “unity of nationalities”.

Those attending the meetings were further urged to “commit” themselves to obeying Chinese law and to uphold monastic vows, as well as to take “responsibility” for China’s government and ethnic nationalities and for their own families.

Kardze prefecture has been the scene of many of the self-immolation protests staged to date by Tibetans opposing Chinese rule and calling for the return of exiled spiritual leader the Dalai Lama.

Along with taking part in burning protests, Tibetans in Kardze have also championed Tibetan language and religious rights, causes frequently opposed by Chinese authorities as expressions of Tibetan national and cultural identity.

Striking back at ‘separatism’ was the most important instruction given in the training by the Chinese authorities, according to government officials conducting the meetings.

Participants were also told that though freedom of religion in China is guaranteed, “elaborate rituals should be simplified,”.

top