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http://www.phayul.com I tibetani nel villaggio di Lhatok in Chamdo, torturati per essersi opposti al progetto minerario Nel gennaio di quest'anno dopo la morte di un tibetano in segno di protesta contro le attività minerarie cinesi nel Tongbar città di Zogang contea di Chamdo, sono stati arrestati almeno 30 tibetani nella città di Lhatok in Chamdo, che avevano firmato le petizioni contro la miniera, e sono stati torturati gravemente, ha detto una fonte tibetana. Due tibetani, che sono stati accusati di guidare la campagna contro l'estrazione, sono stati privati del cibo per 20 giorni, ha aggiunto. I tibetani sono stati avvertiti di gravi conseguenze nei loro villaggi e città se continueranno le proteste contro i progetti minerari. Il 6 gennaio, circa 500 soldati e poliziotti hanno affrontato i manifestanti arrabbiati nella città di Lhatok in cui le autorità cinesi stavano progettando di avviare un progetto minerario. Una fonte tibetana ha detto che le autorità cinesi avevano tentato di avviare il progetto nel 2003, poi ancora nel 2006 e nel 2013, ma senza riuscire a realizzarlo a causa della forte opposizione della popolazione tibetana locale. Il 4 Febbraio 2013, funzionari del governo cinese, accompagnati da funzionari tibetani locali di Lhatok hanno cercato di convincere i tibetani di consentire al progetto di continuare promettendo compensazioni economiche e la costruzione di strade. I funzionari hanno presentato ai tibetani ordini del governo che autorizzano il progetto. I tibetani, tuttavia, hanno rifiutato di conformarsi. Le autorità hanno ignorato le proteste e sono andate avanti con la costruzione di strade che conducono alla zona mineraria. Circa una cinquantina di tibetani hanno presentato petizioni firmate alle autorità superiori alla Prefettura di Chamdo nella Regione autonoma del Tibet. La situazione in Chamdo rimane tesa con un altro tibetano che ha tentato di uccidersi per esprimere il suo sostegno a Phakpa Gyalsten che è morto dopo essersi accoltellato e gettato da un edificio di Tongbar la scorsa settimana. Rigzin, 34 anni, è stato fermato dai tibetani locali nel tentativo di pugnalare se stesso, e portato in un ospedale aChamdo per le cure. La sua condizione non è conosciuta, la polizia cinese impedisce a chiunque di fargli visita in ospedale. I tibetani hanno a lungo sostenuto che i grandi progetti cinesi in Tibet sono pianificati e attuati senza consultazione, ne consenso o conoscenza dei tibetani locali. Proteste contro le attività minerarie dai tibetani in varie regioni del Tibet sono state frequenti in passato. L'Amministrazione Centrale Tibetana basato a Dharamshala sostiene che Pechino, "con il pretesto dello sviluppo economico e sociale, favorisce la migrazione della popolazione cinese in Tibet, emarginando i tibetani in ambiti economici, educativi, politici e sociali." http://www.phayul.com Tibetans in Chamdo's Lhatok village tortured for opposing mining project Following the death of a Tibetan in protest against Chinese mining activities in Tongbar town of Zogang County in Chamdo, reports have emerged of arrest of at least 30 Tibetans in Lhatok town in Chamdo in January this year. At least thirty Tibetans who had signed the petitions against mining were arrested and tortured severely in January this year, a Tibetan source said. Two Tibetans who were accused of leading the campaign against the mining were starved for twenty days, he added. The Tibetans were warned of “serious consequences” if they protested any mining projects in their villages and town. On January 6, around 500 soldiers and police faced angry protesters in Lhatok town where the Chinese authorities were planning to start a mining project. A Tibetan source said the Chinese authorities had made attempts to start the project in 2003, 2006 and 2013 but failed to implement due to strong opposition from the local Tibetan populace. On Feb. 4, 2013, Chinese government officials accompanied by local Tibetan officials from Lhatok township tried to convince the Tibetans to allow the project to continue promising monetary compensation and construction of roads. The officials presented before the Tibetans government orders authorizing the project. The Tibetans, however, refused to comply. The authorities ignored the protests and went ahead with construction of roads leading to the mining area. Around fifty Tibetans submitted signed petitions to the higher authorities at Chamdo prefecture and Tibet Autonomous Region. The situation in Chamdo remains tense with another Tibetan attempting to kill himself to express his support for Phakpa Gyalsten who died after stabbing himself and throwing himself from a building last week in Tongbar. Rigzin, 34, was stopped by local Tibetans from attempting to stab himself, and taken to a Chamdo hospital for treatment. His condition is not known as Chinese police prevent anyone visiting him at the hospital. Tibetans have long argued that China’s grand projects in Tibet are planned and implemented without consultation, consent, and knowledge of the local Tibetans. Protests against mining by Tibetans in various regions of Tibet have been frequent in the past. The Dharamshala based Central Tibetan Administration maintains that Beijing, “under the guise of economic and social development, encourages the migration of Chinese population to Tibet, marginalising the Tibetans in economic, educational, political and social spheres.”
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