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https://www.middleeastmonitor.com Centinaia di bombe a botte utilizzate dalla Siria come sfida alle nuove risoluzioni delle Nazioni Unite Il governo siriano sta facendo piovere bombe di barili esplosivi sui civili a dispetto di un risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) votata all'unanimità, all'inizio di quest'anno, lo ha detto Human Rights Watch. A partire da febbraio, a tutte le parti in conflitto in Siria è stato vietato l'utilizzo di bombe a botte e altre armi in aree popolate, ma, come Sarah Leah Whitson, direttore per il Medio Oriente di Human Rights Watch (HRW) ha riportato, questi tipi di attacchi sono continuati mese dopo mese, mentre il Consiglio di sicurezza dell'ONU sedeva a guardare il governo che contestava le sue esigenze di nuovi attacchi dinamitardi con i barile di esplosivo contro i civili. Tra il 22 febbraio e il 22 luglio di quest'anno, circa 1.655 civili sono stati uccisi dal governo ad Aleppo in seguito ad attacchi aerei. Il governo siriano sta usando mezzi e metodi di guerra che non distinguono tra civili e combattenti, utilizzando bombe a botte su aree densamente popolate, a cui vinene attribuita la tutela a norma delle leggi di guerra e combattenti, rendendo gli attacchi indiscriminati e quindi illegittimi. Il Consiglio di Sicurezza si riunirà di nuovo oggi per un quinto round sulla risoluzione. Da quando è stata approvata, HRW ha documentato oltre 650 nuovi siti con danni importanti, compatibili con l'impatto di bombe a botte sui quartieri della città di Aleppo, sotto il controllo di gruppi armati non statali. Gruppi armati non statali che partecipano ad attacchi indiscriminati, con autobombe e attacchi di mortaio nelle zone filo-governativi. HRW ha esortato la comunità internazionale a considerare la presa di mira sistematica e continua dei civili, come un crimine di guerra, e una certa quantità di crimini contro l'umanità. I comandanti militari non dovrebbero, farne una questione politica, ordinando l'uso di armi esplosive con effetti su vaste zone popolate a causa dei danni ai civili, HRW ha detto. Le aziende e gli individui che forniscono armi, munizioni e altro materiale in Siria o ai gruppi armati non statali, che sono stati implicati in crimini contro l'umanità o in crimini di guerra, rischiano la complicità in questi crimini, ha avvertito HRW. La risoluzione Onu inoltre condanna fermamente la detenzione arbitraria e la tortura di civili in Siria, così come rapimenti, sequestri e sparizioni forzate, e chiede che "tutte le parti, in particolare le autorità siriane, consentano prontamente un rapido, sicuro e senza ostacoli accesso umanitario alle agenzie umanitarie delle Nazioni Unite e ai loro partner, inclusi gli attraversamenti delle linee di conflitto e dei confini". Quando la Siria non ha rispettato tale richiesta, il Consiglio di sicurezza ha autorizzato agenzie delle Nazioni Unite e i loro partner incaricati di fornire assistenza umanitaria attraverso il confine, anche senza il consenso del governo. "La Russia e la Cina devono consentire al Consiglio di Sicurezza di mostrare la stessa determinazione e unanimità che ha portato alla questione degli aiuti umanitari e porre fine a questi attacchi mortali contro i civili", ha esortato Whitson. Dopo aver ripetutamente bloccato l'azione dell’UNSC di sanzionare il governo siriano per le sue violazioni dei diritti, ha detto Whitson, necessarie per consentire al Consiglio di sicurezza di imporre un embargo sulle armi al governo della Siria, nonché ad eventuali gruppi implicati in diffuse e sistematiche violazioni dei diritti umani. Ciò limiterebbe la capacità del governo siriano di condurre attacchi aerei che violano il diritto internazionale. Ha continuato a spiegare che devono consentire al Consiglio di imporre un divieto di viaggio e di congelamento dei beni ai singoli implicati in gravi abusi, e di riferire della situazione al Tribunale penale internazionale. https://www.middleeastmonitor.com
Hundreds of barrel bombs used as Syria defies new UN Resolutions The Syrian government is raining explosive barrel bombs on civilians in defiance of a unanimous United Nations Security Council (UNSC) resolution passed earlier this year, Human Rights Watch said. As of February, all parties to the conflict in Syria were prohibited from using barrel bombs and other weapons in populated areas but, as Sarah Leah Whitson, Middle East director at Human Rights Watch (HRW), reported these types of attacks have taken place "month after month" whilst the UNSC has sat "idly by" as the government challenged its demands with new barrel bomb attacks on civilians. Between February 22 and July 22 this year, some 1,655 civilians have been killed in the Aleppo government as a consequence of aerial strikes. By using barrel bombs on densely populated areas the Syrian government is using means and methods of warfare that do not distinguish between civilians, who are accorded protection under the laws of war, and combatants, making attacks indiscriminate and therefore unlawful. The UNSC is due to meet again today for a fifth round of reporting on the resolution. Since it was passed, HRW has documented over 650 major new damage sites consistent with barrel bomb impacts on neighbourhoods of the city of Aleppo held by non-state armed groups. Non-state armed groups participate in indiscriminate attacks as well, including car bombings and mortar attacks in pro-government areas. HRW urged the international community to see the systematic and continuous targeting of civilians as war crimes, and some amount to crimes against humanity. Military commanders should not, as a matter of policy, order the use of explosive weapons with wide-area effects in populated areas due to the harm to civilians, HRW said. Companies and individuals that provide arms, ammunition, or materiel to Syria or to non-state armed groups that have been implicated in crimes against humanity or war crimes, risk complicity in these crimes, HRW warned. The UN resolution also strongly condemns the arbitrary detention and torture of civilians in Syria, as well as kidnappings, abductions, and forced disappearances, and demands that "all parties, in particular the Syrian authorities, promptly allow rapid, safe and unhindered humanitarian access for UN humanitarian agencies and their implementing partners, including across conflict lines and across borders." When Syria failed to comply with that demand, the UNSC authorised UN agencies and their implementing partners to deliver humanitarian assistance across the border even without government consent. "Russia and China need to allow the Security Council to show the same resolve and unanimity it brought to the issue of humanitarian aid to call a halt to these deadly attacks on civilians," Whitson urged. Having repeatedly blocked UNSC action to penalise the Syrian government for its rights abuses, Whitson said, they need to allow the Security Council to impose an arms embargo on Syria's government, as well as on any groups implicated in widespread or systematic human rights abuses. This would limit the Syrian government's ability to conduct aerial attacks that violate international law. She went on to explain that they need to allow the council to impose a travel ban and an asset freeze on individuals credibly implicated in grave abuses, and refer the situation to the International Criminal Court.
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