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AFP
Feb 6, 2014

La Russia dichiara che non è il tempo per una risoluzione umanitaria in Siria

Dal momento che i negoziati sulla Siria si sono fermati Venerdì, senza risultati concreti, le nazioni occidentali e alcuni paesi arabi che appoggiano l'opposizione siriana hanno elaborato un testo che sperano di portare davanti al Consiglio di Sicurezza questa settimana, hanno detto i diplomatici.

"E' troppo presto", ha detto l'ambasciatore russo Vitaly Churkin ai giornalisti. "Noi crediamo che non sia un buon momento per avere una qualsiasi risoluzione discussa al Consiglio di Sicurezza ... La mia preoccupazione è che se c'è una risoluzione, ci sarà un tentativo di politicizzarla"

Chiedendo un "approccio pragmatico" verso Damasco.

Ma Churkin ha rifiutato di dire se la Russia applicherebbe il suo potere di veto ad una possibile risoluzione umanitaria per la Siria, come ha fatto tre volte da quando è scoppiato il conflitto nel marzo 2011.

Francia, Gran Bretagna  Stati Uniti e altri membri del Consiglio come Australia, Giordania e Lussemburgo hanno tenuto riunioni senza la Russia per discutere il testo, che deve ancora essere completato.

Tre milioni di civili siriani sono stati intrappolati dalla violenza che ha lacerato il paese, tra cui più di 2.500 nella sola città assediata di Homs, secondo le Nazioni Unite.

Senza minimizzare la situazione già abbastanza orribile, Churkin ha affermato che, "quello di Homs, non è un tipo di assedio su larga scala del genere che abbiamo visto nel corso della storia."

Alla domanda circa gli sforzi molto ritardati per distruggere l'arsenale di armi chimiche della Siria, Churkin ha elogiato Damasco per i suoi sforzi.

"Le cose si stanno muovendo, l’operazione dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche funziona bene" ha detto. "Siamo fiduciosi che questo progetto sta per essere realizzato in modo tempestivo e queste sostanze chimiche stanno per essere distrutte."

Gli Stati Uniti affermano che, finora, solo due piccole spedizioni di prodotti chimici pari a circa il quattro per cento dell'arsenale dichiarato dalla Siria hanno lasciato il porto di Latakia,  molto meno rispetto alle 700 tonnellate che la Siria avrebbe dovuto cedere entro la fine del 2013.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite lo scorso anno ha sostenuto un accordo USA-Russia per distruggere il vasto arsenale chimico della Siria, come un modo per evitare attacchi statunitensi minacciati dopo gli attacchi chimici vicini a Damasco di cui Washington incolpava il regime.

In base all'accordo, l'intero arsenale chimico siriano avrebbe dovuto essere eliminato entro il 30 giugno.

Le potenze occidentali accusano il regime del presidente Bashar al Assad di ritardare volutamente le operazioni, mentre la Siria sottolinea le sfide che deve affrontare per soddisfare gli impegni assunti nel corso di un periodo di guerra.

Churkin ha rinnovato l’invito della Russia perché l'Iran sia coinvolto nei colloqui di pace tra il regime e l'opposizione, quando riprenderanno il 10 febbraio.

"E' stato un errore non invitare l'Iran" per l'ultimo round, ha aggiunto l'anbasciatore russo.


AFP
Feb 6, 2014

Russia says not the time for 
Syria humanitarian resolution

Since negotiations between Syria and world powers halted without concrete results, Western nations and some Arab countries backing the Syrian opposition have drafted a text they hope to bring before the council.

Russia's UN envoy said Wednesday that Moscow opposes a UN Security Council Resolution demanding greater humanitarian access in Syria to those in urgent need of food and medical supplies.

Since negotiations between Syria and world powers halted Friday without concrete results, Western nations and some Arab countries backing the Syrian opposition have drafted a text they hope to bring before the council this week, diplomats said.

"It is too early," Russian Ambassador Vitaly Churkin told reporters. "We believe it is not a good time to have any resolution discussed in the Security Council... My concern is if there is a resolution, it will be an effort to politicize."

He called for a "pragmatic approach" toward Damascus, Moscow's ally.

But Churkin declined to say whether Russia would apply its veto power to a possible humanitarian resolution on Syria, as it has done three times since the conflict broke out in March 2011.

France, Britain, the United States and other Council members such as Australia, Jordan and Luxembourg have held meetings without Russia to discuss the text, which has yet to be completed.

Three million Syrian civilians have been trapped by the violence tearing through the country, including more than 2,500 in the besieged city of Homs alone, according to the United Nations.

Without minimizing the "quite horrific" situation in Homs, Churkin claimed that "it is not a large-scale kind of a siege of the kind we've had in the course of history."

Asked about much-delayed efforts to destroy Syria's chemical weapons arsenal, Churkin praised Damascus for its efforts.

"Things are moving along, the joint [United Nations-Organization for the Prohibition of Chemical Weapons] operation is functioning well," he said.

"We are confident this project is going to be accomplished in a timely manner and these chemicals are going to be destroyed."

The US says only two small shipments of chemicals worth about four percent of Syria's declared arsenal have left the Syrian port of Latakia so far–far less than the 700 tons the country was supposed to dispose of by the end of 2013.

The UN Security Council last year backed a US-Russian deal to destroy Syria's vast chemical arsenal as a way to avert US strikes threatened after chemical attacks near Damascus that Washington blamed on the regime.

Under the agreement, Syria's entire chemical arsenal is due to be eliminated by June 30.

Western powers accuse President Bashar al-Assad's regime of purposefully delaying the operations, while Syria stresses the challenges it faces in meeting its commitments during a time of war.

Churkin renewed Russia's call for Iran to be involved "constructively" in peace talks between the regime and the opposition, due to resume February 10.

"It was a mistake not to invite Iran" to the last round, the Russian envoy added.

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