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3 July 2014

Siria: L’Onu avverte dei gravi rischi per i rifugiati se non si risolvono le lacune nei finanziamenti

Secondo l'agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, la mancata chiusura del deficit di finanziamento per soddisfare le esigenze del crescente numero di persone in fuga dal conflitto siriano potrebbe portare a gravi rischi per i rifugiati nonché per la stabilità della regione,

L'allarme arriva mentre l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) si prepara a presentare, domani a Ginevra, una versione aggiornata al 2014 del piano di risposta regionale per i rifugiati siriani, invitando i donatori a finanziare un programma di 3.740 milioni di dollari per il Libano, la Giordania, la Turchia, l'Iraq e l'Egitto.

Il Piano mira a salvare vite umane, evitare danni, proteggere i più vulnerabili e rafforzare la capacità e la resilienza dei rifugiati e delle comunità ospitanti, mentre la crisi si acquisce nel suo quarto anno.

"Non riuscendo a fornire abbastanza sostegno umanitario ai profughi siriani entro la fine del 2014 si potrebbero avere conseguenze drammatiche per i rifugiati e per la stabilità di tutta la regione, tra cui una grave minaccia per la sicurezza in Libano", ha dichiarato l'Alto Commissario per i Rifugiati António Guterres.

"Abbiamo una situazione di volatilità nella regione, un spill-over del conflitto in Iraq, e continui flussi di profughi nei paesi limitrofi alle prese con problemi di sicurezza molto complessi e questioni umanitarie", ha detto.

Attualmente ci sono 2,9 milioni di rifugiati siriani registrati nella regione, con i numeri che crescono ad un ritmo di 100.000 persone ogni mese, secondo l'UNHCR.

Grazie a $ 1,1 miliardi di contributi al Piano Siria di risposta Regionale, l'UNHCR e i suoi partner sono stati in grado di soddisfare molte delle esigenze alimentari, sanitarie, dell'istruzione e della protezione dei rifugiati.

Tuttavia, l'agenzia ha osservato che tale importo è solo il 30 per cento dei requisiti rivisti dalla nuova stima di 3,6 milioni di rifugiati siriani nella regione entro la fine del 2014.

Guterres ha evidenziato alcune delle difficoltà e dei rischi che affrontano i rifugiati, se il finanziamento necessario non è imminente. Questi includono un aumento del numero di donne e bambini a rischio di violenza, sfruttamento e abuso, se le persone vulnerabili non possono essere identificate e sostenute, riducendosi le razioni di cibo e i valori nutrizionali aumenteranno i tassi di malnutrizione acuta.

Milioni di bambini già vulnerabili e le loro famiglie rischierebbero di contrarre la diarrea, il tifo, la poliomielite e altre malattie di origine idrica e contagiosa a causa della scarsa igiene e della mancanza di accesso sostenibile all'acqua potabile, aggravata dalla crisi idriche crescenti che Libano, Giordania e Iraq devono fronteggiare attualmente.

"La comunità internazionale non può permettersi di lasciare che questa la popolazione di rifugiati, sempre più in crescita, cada nel baratro. Né possiamo astenerci dal sostenere i paesi che generosamente li ospitano", ha detto Guterres.


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3 July 2014

Syria: UN agency warns of grave risks to refugees if funding gaps remain unmet

Failure to close the funding gap to meet the needs of the growing number of people fleeing the conflict in Syria could mean grave risks for the refugees as well as for the stability of the region, according to the United Nations refugee agency.

The warning comes as the UN High Commissioner for Refugees (UNHCR) prepares to present an updated 2014 Syria Regional Response Plan tomorrow in Geneva, calling on donors to fund a $3.74 billion programme across Lebanon, Jordan, Turkey, Iraq and Egypt.

The Plan aims to save lives, prevent harm, protect the vulnerable and strengthen the capacity and resilience of refugees and host communities as the crisis deepens into its fourth year.

“Failing to provide enough humanitarian support for Syrian refugees by the end of 2014 could result in dramatic consequences for refugees and the stability of the entire region, including a serious security threat to Lebanon,” said High Commissioner for Refugees António Guterres.

“We have a situation of heightened volatility in the region, a spill-over of the conflict into Iraq, and continued outflows of refugees into neighbouring countries grappling with very complex security and humanitarian issues,” he said.

There are currently 2.9 million Syrian refugees registered in the region, with numbers growing at a rate of 100,000 people every month, according to UNHCR.

Thanks to $1.1 billion in contributions to the Syria Regional Response Plan, UNHCR and its partners have been able to meet many of the food, health, education and protection needs of refugees.

However, the agency noted that this amount is only 30 per cent of the revised requirements against the new estimate of 3.6 million Syrian refugees in the region by the end of 2014.

Mr. Guterres highlighted some of the hardships and risks facing refugees if the necessary funding is not forthcoming. These include an increased number of women and children at risk of violence, exploitation and abuse if vulnerable people cannot be identified and supported, and reduced food rations and voucher values and increased acute malnutrition rates.

Millions of already vulnerable children and families will also risk contracting diarrhoea, typhoid, polio and other water-borne and contagious disease due to poor hygiene and lack of sustained access to clean water, compounded by growing water crises facing Lebanon, Jordan and Iraq.

“The international community simply cannot afford to let this growing and increasingly protracted population of refugees fall through the cracks. Nor can we fail to support the countries who generously host them,” said Mr. Guterres.

News Tracker: past stories on this issue

Lebanon cannot bear brunt of Syrian refugee crisis alone, UN relief official warns

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