AFP - January 3, 2014 L’Onu lotta per raggiungere le comunità siriane intrappolate Il sottosegretario per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Valerie Amos, ha detto Giovedi che le agenzie umanitarie devono affrontare una lotta sempre più dura per raggiungere le comunità intrappolate nella guerra civile di Siria. Amos ha evidenziato il caso del campo profughi palestinese di Yarmuk a Damasco, dove almeno 15 persone sono morte per fame nelle ultime settimane. Le Nazioni Unite hanno fatto pressioni sul governo siriano e sulle opposizioni per ottenere un maggiore accesso, in quanto il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha chiesto una maggiore cooperazione da parte del governo del presidente Bashar al Assad nel mese di ottobre. Ma è stato impedito all’Onu di accedere al campo di Yarmuk, che ospita circa 20.000 persone, fin da settembre. Yarmuk è "una delle aree a cui stiamo continuamente cercando di accedere, ma non abbiamo avuto alcun successo fino ad oggi. Continueremo a provare", ha detto Amos ai giornalisti. Il sottosegretario generale dell’Onu per gli affari umanitari ha detto che vi era stato un miglioramento nella ripartizione dei visti per i lavoratori delle Nazioni Unite in Siria e si aprivano nuovi centri umanitari. "Abbiamo visto inizialmente un maggior numero di convogli che erano in grado di muoversi. Quel numero è sceso a dicembre a causa di problemi di sicurezza in corso" L'Onu è stata in grado di organizzare nove convogli umanitari nel mese di novembre, contro una media mensile di tre. "Sulle questioni importanti, circa la protezione dei civili, e la smilitarizzazione di scuole e ospedali, per esempio, entrare in nelle comunità assediate, non abbiamo visto alcun progresso ", ha detto Amos. Amos ha aggiunto che avrebbe informato il Consiglio di Sicurezza nelle prossime settimane, mentre i diplomatici hanno confermato che una maggiore attenzione internazionale sarà messa sull'accesso umanitario in Siria. L'appello per la raccolta di 6,9 miliardi dollari per la Siria, lanciato dalle Nazioni Unite quest'anno, è il più grande nella storia dell’organizzazione. AFP - January 3, 2014 UN struggling to reach trapped Syrian communities "We saw initially a greater number of convoys that were able to move. That number decreased in December because of ongoing security concerns." UNITED NATIONS - Aid agencies face an increasing struggle to reach communities trapped in Syria's worsening civil war, UN humanitarian chief Valerie Amos said Thursday. Amos highlighted the case of the Yarmuk Palestinian refugee camp in Damascus where the UN says at least 15 people have died from malnutrition in recent weeks. The UN has had no access to the camp, which houses some 20,000 people, since September. The United Nations has pressed the Syrian government and opposition for greater access since the UN Security Council demanded more cooperation from President Bashar al-Assad's government in October. Yarmuk is "one of the areas we are continually trying to seek access to, we haven't had any success to date with respect to Yarmuk. We will keep trying," Amos told reporters. The UN undersecretary general for humanitarian affairs said there had been an improvement in Syria's allocation of visas for UN workers and opening new humanitarian centers. "We saw initially a greater number of convoys that were able to move. That number decreased in December because of ongoing security concerns." The UN was able to organize nine humanitarian convoys in November, against a monthly average of three. "On the major issues, around protection of civilians, around demilitarization of schools and hospitals -- for example, getting into those besieged communities -- we have not seen any progress in those areas," Amos said. Amos said she would brief the Security Council in coming weeks, and diplomats said more international focus would be put on humanitarian access in Syria. The $6.9 billion appeal launched by the UN for Syria this year is the biggest in the global body's history.
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