http://www.eastonline.eu/ Concerti, workshop e mostre tra i colpi di mortaio in Siria Nel giugno del 2013 un gruppo di giovani siriani si è riunito per costituire “Nehna” “Noi” in italiano, un’associazione che ha l’obiettivo di incoraggiare il dialogo e la stabilità fra i giovani di tutte le comunità, attraverso la musica, la pittura, il teatro e la fotografia. “Dopo poco più di un anno dall’inizio della nostra attività siamo riusciti a costituire due gruppi musicali, un gruppo teatrale, un gruppo di pittura e fotografia e abbiamo organizzato diversi eventi importanti”. A parlare a East è il giovane avvocato Rami Jalbout, un siriano di origine palestinese che vive a Damasco, portavoce dell’associazione. “L’anno scorso abbiamo organizzato nove concerti tra la Siria e il Libano, quattro mostre fotografiche all’Università di Damasco, un workshop cinematografico con alcuni dei migliori registi siriani e due corsi di fotografia. La sede dell’associazione “Nehna” si trova a Al Qassaa a Damasco, “una zona molto pericolosa”. “In questo quartiere riferisce Jalbout ogni giorno arrivano colpi di mortaio e, in un attacco, cinque dei nostri associati sono rimasti feriti”. “Ormai racconta Jalbout ci siamo abituati a questa situazione, per noi è diventato quasi normale. Stiamo cercando di andare avanti. Dobbiamo accendere una candela in mezzo a tutto questo buio”. Al Qassaa è una zona a maggioranza cristiana, “ma la nostra associazione è aperta a tutti i Siriani indipendentemente dalla religione, il sesso, la razza o il colore della pelle”. Jalbout nel conflitto siriano ha perso amici e familiari. “Alcuni sono morti, altri sono stati arrestati e diversi sono stati rapiti e non abbiamo più notizie”. Il giovane avvocato, minacciato spesso perché contro l’estremismo religioso, sta continuando a lavorare ma confessa che “è molto difficile prendere dei casi in questo periodo”. “I ribelli siriani - racconta Jalbout - controllano alcuni distretti intorno a Damasco e bombardano in modo casuale. Sono alleati con gruppi fondamentalisti che hanno volontari jihadisti provenienti da tutto il mondo”. Uno di questi gruppi è l’Isis (Stato islamico) che, secondo il giovane avvocato, “è un gruppo che è stato sostenuto da molti paesi e che ora è diventato ingestibile”. E Assad? “Assad è sicuramente migliore di tutti questi terroristi assetati di sangue”.
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