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http://www.hurriyetdailynews.com Ahmet Davutoglu: Al Qaeda legittima al Assad Il ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu ha detto il 10 gennaio che la presenza di al Qaeda in Siria sta cominciando a dare legittimità al governo di Bashar al Assad, aggiungendo che entrambi non solo ne beneficiano a vicenda, ma si sostengono l'un l'altro. Il ministro ha chiarito le sue osservazioni precedenti che le pratiche scorrette dei gruppi radicali avevano fatto sembrare il governo di al Assad meno malvagio, sottolineando che la Turchia non aveva cambiato la sua posizione. Ha detto che era rimasto sorpreso di essere citato dai giornali per aver detto di aver visto al Assad meno malvagio di al Qaeda. "Non ho detto meno malvagio. Quello che dico è che alcuni circoli stanno cercando di dimostrare che al Assad è meno malvagio di al Qaeda", ha detto Davutoglu ai giornalisti prima di partire per Parigi per la riunione degli Amici della Siria il 12 gennaio. "Il regime di al Assad non ha ancora combattuto al-Qaeda. L'Esercito siriano libero sta combattendo sia le forze del regime che quelle di al-Qaeda. L'esistenza di al Qaeda crea un'area di legittimità per il regime e le pressioni del regime ne crea una per al Qaeda. Così beneficiano e si sostengono a vicenda", ha detto il ministro degli Esteri, aggiungendo che "il governo di al Assad è la fonte di tutti i mali in Siria". "Se il regime di al Assad non avesse applicato una tale intensa pressione nel corso degli ultimi due anni, non sarebbero emersi gruppi come lo Stato islamico in Iraq e Levante (ISIL)" ha detto. Davutoğlu ha anche detto che la riunione del nucleo degli Amici della Siria ha lo scopo di fermare l’assalto armato di Damasco, e di adottare misure per fornire aiuti umanitari e discutere della prossima riunione di Ginevra II. Il ministro ha anche sottolineato la minaccia di morte per fame in Siria, dicendo che circa 15 siriani sono morti per fame. Nel frattempo, sul campo, quasi 500 persone, tra cui almeno 85 civili, sono stati uccisi in una settimana di combattimenti tra i ribelli siriani e i jihadisti nel martoriato nord del paese. "Abbiamo documentato l'uccisione di 482 persone negli scontri, 85 civili, 240 membri delle brigate ribelli e 157 membri di ISIL", ha detto il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman. 42 ostaggi sono stati giustiziati in Aleppo dal ISIL. I ribelli inoltre, hanno giustiziato 47 membri di ISIL, principalmente nella provincia di Idlib nel nord-ovest della Siria. http://www.hurriyetdailynews.com Al-Qaeda ‘legitimizes’ al-Assad: FM Davutoğlu The presence of al-Qaeda in Syria is beginning to lend legitimacy to the Bashar al-Assad government, Foreign Minister Ahmet Davutoğlu said Jan. 10, adding that both were not only benefiting each other, but supporting one another as well. The minister clarified his earlier remarks that the incorrect practices of radical groups had made the al-Assad government seem less evil, stressing that Turkey had not changed its position. He said he was surprised when he read newspapers quoting him as saying he saw al-Assad as less evil than al-Qaeda. “I didn’t say less evil. What I say is that some circles are trying to show al-Assad as less evil than al-Qaeda,” Davutoğlu told reporters before leaving for Paris for the Friends of Syria meeting on Jan. 12. “The al-Assad regime has not fought al-Qaeda yet. The Free Syrian Army is fighting both regime forces and al-Qaeda. The existence of al-Qaeda creates an area of legitimacy for the regime and the pressures of the regime create [one] for al-Qaeda. Thus they benefit and support each other,” the foreign minister said, adding that the al-Assad government was “the source of all evils in Syria. “If the al-Assad regime had not applied such intense pressure during the past two years, no groups like the Islamic State in Iraq and Levant (ISIL) could have emerged,” he said. Davutoğlu also said the meeting of the core group of the Friends of Syria aimed to stop Damascus’ armed assault, take steps to provide humanitarian aid and discuss the upcoming Geneva II meeting. The minister also underlined the threat of starvation in Syria, saying some 15 Syrian people had died of hunger. Meanwhile, on the ground, nearly 500 people, among them at least 85 civilians, have been killed in a week of fighting pitting Syrian rebels against jihadists in the north of the strife-torn country. “We have documented the killing of 482 people in the fighting, 85 civilians, 240 members of the rebel brigades and 157 members of ISIL,” said Syrian Observatory for Human Rights Director Rami Abdel Rahman. Among the civilians and rebels killed were 42 hostages who were executed in Aleppo by the ISIL. Rebels also executed 47 ISIL members, mainly in the Idlib province in northwestern Syria, Abdel Rahman said.
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