Fonte: Al Manar
http://www.controinformazione.info
13 Dic 2014

Seymour Hersh: Assad uscirà vittorioso dalla crisi in Siria
Traduzione: Luciano Lago

Il noto giornalista statunitense Seymour Hersh ha partecipato di recente ad un convegno ad Amman, Giordania, dove ha segnalato che il presidente della Siria, Bashar al-Assad seguirà nel suo incarico fintanto che il popolo siriano voglia e nessuno potrà impedirlo.

“L’Iran attacca l’ISIS (Stato Islamico), la Siria attacca l”ISIS, anche gli Stati Uniti ed i loro alleati stanno bombardando l’ISIS. Tutti dicono che non esiste coordinamento ma nessuno guida un aereo se non sa che lo spazio aereo sia sicuro”, ha segnalato.”Esiste una grande opportunità per ottenere la pace e la stabilizzazione della regione, ma questo da fastidio a qualcuno”, ha detto riferendosi agli alleati tradizionali degli USA, come Israele e l’Arabia Saudita.

Dopo aver manifestato la sua previsione  che il presidente siriano, Bashar al Assad, uscirà vittorioso da questa crisi, Hersh ha consigliato l’opposizione “che possa negoziare per formare un governo di moderati in Siria”. Il giornalista ha aggiunto che “molti ufficiali dell’Esercito Siriano Libero stanno adesso trattando per proprio conto con il governo e l’ESL (esercito siriano Libero) in pratica non esiste. Bashar non se ne andrà”.

Alcuni mesi addietro Hersh aveva rivelato, citando fonti dell’ Intelligence statunitense, che le sostanze chimiche  impiegate nell’attacco chimico del 21 agosto del 2013 nel Guta Orientale erano state fornite dalla Turchia con la finalità di portare a compimento una provocazione diretta a coinvolgere il governo siriano nell’incidente.

Successivamente  fu lanciata una campagna mediatica a favore di un intervento statunitense nel paese, sulla base di quella provocazione.

Hersh ha rivelato anche che nel 2013 ci fu un incidente con il gas sarin nel sud della Turchia di cui furono incolpati dei terroristi armati che si dirigevano verso la Siria e che contaminò anche il governo turco, che stava prestando ogni tipo di assistenza al terrorismo nel paese arabo. I membri di quel gruppo terrorista furono messi in libertà dalla giustizia turca poco dopo essere stati arrestati.

Nota: Niente di nuovo se non la conferma da un giornalista autorevole di quella che è l’ implicazione del governo turco nell’appoggio al terrorismo che opera da oltre tre anni in Siria e la rivelazione di quello che già si sapeva da un pezzo, che Washington nel 2013  stava architettando una “false flag” con un presunto attacco con armi chimiche per avere il pretesto di un intervento diretto in Siria per rovesciare il governo di Assad.

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