Quds Press. 14 palestinesi uccisi e 911 arrestati durante il mese di giugno Traduzione di Maddalena Goi Il centro “Ahrar” (Liberi) per lo studio sui prigionieri e i diritti umani, ha emesso il rapporto mensile sul numero di vittime e detenuti nei Territori Palestinesi durante il mese di giugno scorso: 14 palestinesi uccisi, colpiti dalle forze di occupazione, e 911 arrestati in Cisgiordania. In un comunicato stampa, il Centro ha spiegato che le forze di occupazione stanno conducendo un’intensa campagna di arresti denominata “Il taglio delle teste” contro i cittadini palestinesi in rappresaglia per la morte dei tre giovani coloni-soldati israeliani scomparsi il 12 di giugno e i cui cadaveri sono stati trovati lunedì 30. Hebron è la città che ha subito il maggior numero di arresti, 314. Le altre città: Nablus, 120; Gerusalemme, 117; Betlemme, 113; Jenin, 76; Ramallah, 61; Tulkarem, 51, Qalqilya, 23; Tuba, 17; Salfit, 10; Striscia di Gaza, 5; Gerico, 4 e la Valle del Giordano, 4. E tra gli arresti che sono stati eseguiti, 12 di questi sono deputati del Consiglio Legislativo Palestinese, tra cui il presidente del Clp, dottor Aziz Dweik, e i deputati Hassan Yousef, Ahmad Mubarak, Husni Burini, Mahmud Muslih, Mohamed Totah, Abd al-Rahman Zaydan, Ibrahim Abu Salim, Azzam Salhab, Ayman Daraghmeh, Anwar Zbun, Khaled Tafesh. Tra gli arrestati durante la campagna risultano anche i nomi di due ministri del X Governo palestinese: Wasfi Qobha e Khaled Abu Arafa. Il Centro ha riferito che le autorità hanno arrestato anche 6 ex prigionieri, due di Hebron e 4 della città di Jenin, detenuti per alcune ore e poi rilasciati dopo il loro interrogatorio. E ha aggiunto che il numero di prigionieri durante lo scorso mese è stato il più numeroso a partire dal 2014, sottolineando che circa 50 ex-prigionieri hanno ri-ottenuto la libertà tramite il patto noto come “Wafa Al-Ahrar”, mentre ci sono prigionieri liberati che sono stati trasformati in detenuti amministrativi subito dopo l’arresto.
|
|