Quds Press Prosegue indisturbata la politica israeliana contro i minorenni palestinesi: 23 arrestati dall’inizio di maggio Prosegue indisturbata, e senza interventi della cosiddetta “comunità internazionale”, la politica israeliana di arresti di minorenni palestinesi, molti dei quali incarcerati sin dall’infanzia e ripetutamente. Come consueto, i media internazionali, solleciti nel costruire campagne contro Stati, gruppi, individui giudicati violatori dei diritti umani, con Israele e i suoi quotidiani crimini contro un popolo intero, tacciono, ignorando e negando ogni evidenza. Mercoledì mattina 14 maggio, all’alba, poliziotti israeliani hanno arrestato Muslim Odeh, di 14 anni anni, prelevandolo dalla sua abitazione, nel sobborgo di Bustan, nella città di Silwan, a sud di Gerusalemme. E’ la quattordicesima volta che Odeh è arrestato. La prima risale a quando aveva 9 anni. Martedì notte, le forze di polizia israeliane hanno arrestato un altro 14enne, Rashid Resheq, residente nella Città Vecchia di Gerusalemme. Il ragazzino era agli arresti domiciliari. Sempre all’alba di mercoledì, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato un adolescente palestinese nella città di Dura, a sud-ovest di Hebron, dopo aver fatto irruzione nella casa della sua famiglia. Fonti locali hanno riferito che i soldati, a bordo di cinque veicoli militari, hanno circondato la casa di Zakariya Qazzaz, 18 anni, l’hanno perquisita e hanno arrestato il ragazzo. Le autorità di occupazione hanno arrestato 23 minorenni gerosolimitani dall’inizio di maggio, con l’accusa di “resistenza all’occupazione”.
|
|